Ingegnere, urbanista, dirigente politico, amministratore pubblico, professore e preside universitario, divulgatore e attivista, fondatore e direttore del sito eddyburg. In ognuno di questi ruoli, ha condotto una battaglia, durata una vita intera, per affermare il primato dell’interesse comune su quello dei singoli, alla ricerca di una città più giusta.
A questo scopo si è dedicato alla divulgazione di un pensiero critico sui temi riguardanti la città e il territorio, sempre argomentati alla luce del contesto storico, sociale e politico.
Attraverso libri, saggi, articoli di giornale, convegni e incontri pubblici, e, a partire dal 2002, attraverso eddyburg, ha cercato le parole per rendere evidenti, anche al pubblico non esperto, i nessi fra politica, economia e sfruttamento del territorio. E le ha messe a servizio di un impegno politico nel senso pieno del termine. La politica ha racchiuso la sua filosofia di vita, arricchita dalla complessità e molteplicità dei suoi interessi, a partire dalla riflessione sulla città futura, che della politica è una delle massime espressioni.
Eddy e eddyburg sono indissolubilmente legati. Solo la sua curiosità e passione potevano concepire questo dispositivo, tecnologico e umano, personale e collettivo al tempo stesso. Il sito è nato perché Edoardo desiderava condividere con tutti le proprie idee attorno a Urbs, Civitas, Polis (la città fisica, la società che la vive, la politica che la governa) e - al contempo - i propri interessi, compresi i piccoli piaceri personali dei viaggi e della cucina e persino alcune storielle che raccontava divertito nei momenti conviviali.
In calce alla sua firma nella posta elettronica aveva apposto “dum spiro spero”, finchè vivo c’è speranza. E lui, nonostante tutto la speranza di riuscire a costruire un mondo migliore, perchè più giusto. non l’ha mai persa.
In un commento alla legge sulla casa, approvata in seguito allo sciopero generale del 1969, chiosava: cambiare è necessario e possibile. Da allora ha sempre dedicato l’ultimo paragrafo dei suoi scritti alle idee e alle azioni necessarie per modificare lo stato delle cose. Il titolo del suo ultimo post su eddyburg è “io guardo oltre”.