loader
menu
© 2024 Eddyburg
Giancarlo Consonni
Consonni, da "In breve volo"
10 Agosto 2004
Poesie
Giancarlo Consonni ha scritto poesie soprattutto nella sua lingua, il brianzolo di Verderio (per gli amici foresti, la Brianza è una regione della Lombardia).Poche in italiano. Queste (le ho scelte nel libro G. Consonni, In breve volo , All’insegna del pesce d’oro di Vanni Scheiwiller, Milano 1984), mi sembrano bellissime. Forse anche perché vi riconosco echi di altri poeti che amo: l’Ungaretti dell’Allegria , Montale, gli autori degli Haiku. (E di altri pittori: è facile pensare a De Pisis e a Morandi). Qui accanto, una sua composizione

Reggono ma per poco

gli sguardi amorosi,

cincie presto buttate

a saggiare i dirupi.

--------------------------------

Nulla scompone l’agave.

Urge dentro

l’unico fiore.

---------------------------------

Il respiro giusto

nel tempo assegnato.

Altro non è dato sapere

di chi ha costruito i sentieri.

---------------------------------

Oltre i terrazzi il ponentino

soffia nei pini

passi di danza.

I cipressi sono già sulle punte.

---------------------------------

Tace il ramarro.

Urla il suo verde.

----------------------------------

Non si mostra

il gatto selvatico.

Dalle forre

inarca

lamenti d’amore.

-----------------------------------

Sull’acqua

si accoccola appena.

Vento o mare il gabbiano

sa l’arte

di farsi cullare.

----------------------------------

Come per accordo

con la signora

dell’ombrellone accanto

ci salutiamo

un anno sì un anno no.

Non si può

chiedere tutto

all’estate.

------------------------------------

Stare presso.

Questo

a noi è concesso.

------------------------------------

ARTICOLI CORRELATI
4 Ottobre 2004
16 Settembre 2004
20 Febbraio 2018
© 2024 Eddyburg