Voci
Le voci dei ramarri sono rare
vengono per dolore
in quelle dei piccioni
rode il mal d’amore.
A cantare i pavoni
incrinano i tramonti…
Dicono tempesta
Dicono tempesta
dicono tifone
ma questa rabbia d’acqua e di vento
mi pare una voglia di aprirci i pugni
curiosità del buio
che ci portiamo dentro.
Dopo il temporale
Dopo il temporale
la farfalla sembra nuova
tenta una lumaca la sua strada
e la zucca un altro fiore.
Tra un po’ lei dice:
”Ecco, vedi, adesso come adesso
ti amo molto”.
Lo so dai passi.
Roccolo
Il capanno per spiare
una finestra sul cielo
e zitti.
Che vengano
che cantino
che si credano a casa loro
nella calma dei morti.
Soffiatina
Ali che abattono
becco ostinato
zampine che graffiano
a sgarbugliare i passeri.
e sul capino spaventato
una soffiatina leggera
come lo schiaffettino del vescovo.
Fiati
Arare.
Fiati d’uomini
e di cavalli
sulla nudità
dei lombrichi.
Talpa
Talpa
bestia sorella
soglia di luce
attraverso la terra.
Semafori
Tot morti? Tot feriti?
Ora si comincia a ragionare.
Gli incroci
caro signore
i semafori se li devono guadagnare.
Metrò
Marocchini cinesi persiani
algerini tailandesi
turchi indiani senegalesi.
E in mezzo noi
facce di figli di ladri d’obelischi.
Posto
Alle volte cambiamo passo
fino quasi a correre
come per tener posto
in una fila.
Fretta
Dove vado
così di fretta?
Cerco uno specchio.
Tre persone di fila
mi hanno sorriso.
Ritratti
Delle case che buttano giù
tengono alle volte un muro
colori prima nascosti
si vedono senza i luoghi.
Così i ritratti
di quelli che abbiamo conosciuto.