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Appello degli urbanisti per il voto a sinistra
6 Aprile 2008
2008-13 aprile, prima e dopo
L’appello di un gruppo di urbanisti, con le firme raccolte. E una postilla

L'articolo di Vezio De Lucia a proposito delle prossime elezioni politiche ha indotto un gruppo di urbanisti a redigere su quella base un appello, e altri a firmarlo.

Sappiamo tutti che le elezioni politiche del 13 e 14 aprile sono decisive per la società italiana. Ma siamo convinti che è in gioco soprattutto il futuro delle città e del territorio italiani. La vittoria della destra porterebbe sicuramente verso il trasferimento anche formale del potere urbanistico nelle mani di soggetti privati, riprendendo il percorso già avviato negli anni del precedente governo Berlusconi. È una prospettiva drammatica, alla quale fanno da contorno il rilancio indiscriminato delle grandi opere, a cominciare dal ponte sullo Stretto, il ritorno al nucleare e il favore per politiche energetiche ambientalmente insostenibili.

Il Partito Democratico, che dovrebbe essere il naturale antagonista di Berlusconi, si presenta oggi per molti aspetti consenziente con le impostazioni della destra, soprattutto nelle materie di cui stiamo trattando. Quando si legge, nel programma del Partito Democratico, che “l’ideologia della regolamentazione è cattiva consigliera” [vedi postilla] scompare di fatto ogni differenza con il berlusconismo. In un Paese come il nostro, nel quale quasi la metà del territorio è devastata da un abusivismo sostanzialmente impunito, dove gli energumeni del cemento armato continuano a essere i protagonisti, non solo in materia di edilizia, ma più in generale della finanza e dell’economia, com’è possibile che la regolamentazione dell’uso del territorio sia degradata a ideologia? Ci si rende conto dove possono portare ragionamenti siffatti se estesi ad altri ambiti del vivere civile?

Il programma de La Sinistra l’Arcobaleno, ancorché striminzito per quanto qui interessa, lo condividiamo. L’impegno per politiche ambientalmente corrette e il richiamo alla legge quadro sul governo del territorio ci sembrano importanti e qualificanti. E speriamo che siano un’indicazione ad abbandonare il sostegno a politiche speculative e di dissipazione del territorio che i partiti di sinistra e i verdi hanno praticato, anche molto recentemente, come nel caso del recente piano regolatore di Roma.

Se nel nuovo Parlamento l’unica forza alternativa al Popolo delle Libertà sarà quella del Partito Democratico, diventerà impossibile la resistenza alla politica delle grandi opere, della privatizzazione della città e del territorio, della promozione della rendita immobiliare, dell’ulteriore decadenza del potere pubblico. Per impedire che ciò avvenga, per lasciare aperta la strada verso prospettive meno devastanti, i sottoscritti ritengono che sia utile e necessario votare per La Sinistra l’Arcobaleno.

Alessandro Abaterusso, Diego Accardo, Immacolata Apreda, Maria Giovanna Arghittu, Paolo Baldeschi, Dino Barrera, Piergiorgio Bellagamba, Paolo Berdini, Irene Berlingò, Lamberto Bernini, Piero Bevilacqua, Flavia Bianchi, Ivan Blecic, Antonello Boatti, Ilaria Boniburini, Antonio Bonomi, Fabrizio Bottini, Sergio Brenna, Rosalinda Brucculeri, Michele Camporeale, Claudio Canestrari, Vittorio Caporioni, Arnaldo (Bibo) Cecchini, Pino Chiezzi, Gabriella Corona, Donatella D’Arco, Michele De Crecchio, Francesca De Lucia, Vezio De Lucia, Pasquale Di Perna, Agostino Di Lorenzo, Claudio Favale, Maria Teresa Fernandez, Daria Ferrari, Piero Ferretti, Georg Josef Frisch, Ado Grilli, Renato Grimaldi, Anna Guerzoni, Polo Henrici de Angelis, Francesco Indovina, Francesco Lo Piccolo, Giovanni Lupo, Marcello Madau, Roberta Madoi, Alberto Magnaghi, Patrick Marini, Antonietta Mazzette, Lodovico Meneghetti, Maurizio Morandi, Loredana Mozzilli, Paolo Nicoletti, Diego Novelli, Anna Pacilli, Gaia Pallottino, Rossano Pazzagli, Mariangela Perale, Antonio Perrotti, Francesco Pistilli, Valentino Podestà, Fabio Poggioli, Fabrizio Profico, Antonella Radicchi, Raffaele Radicioni, Giulietta Rak, Carla Ravaioli, Sandro Roggio, Maria Teresa Roli, Mariangela Rosolen, Bernardo Rossi Doria, Milvio Sabatini, Edoardo Salzano, Angelo Saracini, Emilio Soave, Marco Turati, Mauro Torriani, Sauro Turroni, Manlio Vendittelli, Giuliana Zagabria.

Postilla

Chiudiamo qui le adesioni all’appello pubblicato giusto un mese fa. Abbiamo raccolto quai ottanta firme di urbanisti o di persone comunque interessate ai problemi delle città e del territorio, ne siamo soddisfatti. Siamo anche soddisfatti per aver in qualche modo contribuito a una significativa correzione del programma del partito democratico. "In tema di pianificazione dell’uso e di governo del territorio, l’ideologia della regolamentazione è cattiva consigliera", quest’affermazione del programma PD l’abbiamo citata nell’appello per denunciare il rischio di confluenza verso il berlusconismo, denuncia condivisa anche da importanti esponenti di quel partito. È successo che, dopo qualche giorno, la frase incriminata è stata sapientemente corretta: cattiva consigliera non è più la regolamentazione ma la deregolamentazione. Benissimo, siamo pienamente d’accordo, e speriamo, subito dopo le elezioni, di poter partire da quest’impegnativa asserzione per riprendere con il Pd il lavoro per la nuova legge urbanistica .

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