In concomitanza con l’incontro a Marsiglia dei ministri europei per la casa e la città e sulla base delle decisioni comuni assunte all’European social forum di Malmö si terrà a Venezia un convegno sulla situazione attuale e sulle prospettive che si aprono al sindacato dei lavoratori e ai movimenti della società civile.
Città e territorio - l’ambiente della vita dell’umanità -sono abbandonati dai poteri pubblici. Essi sono utilizzati esclusivamente per arricchire i loro padroni. I problemi sono lasciati marcire, se qualcuno non può trarre tornaconto dalla loro soluzione. L’ambiente e la sua tutela, l’accesso a una abitazione soddisfacente e a un prezzo ragionevole, l’utilizzazione dei servizi sociali indispensabili alla vita (scuola, salute, sport, ricreazione, cultura), sono lasciati sempre più alla mercè del mercato: vengono soddisfatte così le richieste di chi può spendere, restano inevase le domande della quota, continuamente crescente, di chi al mercato non può ricorrere.
Succede in Italia, e non solo in Italia. La privatizzazione dei beni comuni e delle utilità sociali è uno degli assi dell’ideologia e della politica del neoliberalismo. Dovunque – in misura maggiore o minore, con resistenze maggiori o minori da parte della società e delle istituzioni democratiche – la distruzione del “welfare territoriale” si accompagna a quella del welfare sociale. Entrambi, nella loro perversa sinergia, costituiscono l’altra faccia del processo parallelo di dequalificazione del ruolo del lavoro, e tutti agiscono pesantemente sulle condizioni di vita degli abitanti delle città e dei territori, la cui composizione demografica in questi anni è oggetto di profonde modificazioni dovute ai processi migratori .
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Deboli sono ancora le resistenze, e la costruzione di alternative, a questi processi. Nella società sono vive, e danno luogo a reazioni interessanti e crescenti, le iniziative per la difesa dell’ambiente naturale e storico. Comincia appena a manifestarsi una protesta per la difficoltà di abitare, di godere di un’abitazione adeguata alle proprie esigenze. Si manifestano sporadicamente iniziative per la difesa di spazi pubblici minacciati dalla privatizzazione, e per la crescente segregazione degli abitanti appartenenti alle categorie più deboli. Il disagio per le condizioni dei trasporti pubblici, e per l’immane spreco di tempo e risorse preteso dalla mobilità per il lavoro e i servizi, non dà ancora luogo a significative proteste. Soprattutto, è debolissima la consapevolezza che tutti questi aspetti (l’ambiente, la casa, i servizi, i trasporti) sono tutti legati tra loro: sono componenti distinte ma non separate della politica del territorio, di quella politica del territorio che ha nella pianificazione, urbana e territoriale, il proprio essenziale strumento democratico di governo.
Su questi aspetti si è ragionato anche nelle recenti sessioni del Forum sociale europeo, constatando l’esistenza di un interesse diffuso ad affrontare il tema da parte di numerose associazioni, gruppi, comitati e organizzazioni presenti in ogni regione d’Europa. Si è deciso di costituire un forum permanente, centrato sullo slogan: “il diritto alla città deve essere garantito a tutti i suoi abitanti, e per ottenerlo la città deve essere considerata e organizzata come un bene comune”.
Le Camere del lavoro di Bologna, Ferrara, Modena, Padova, Reggio Emilia, Venezia, Vicenza insieme a eddyburg e all’associazione Zone onlus (con i quali hanno organizzato gli eventi sulla città al Forum sociale europeo), e alla facoltà di Pianificazione del territorio dell’Università Iuav di Venezia, organizzano un convegno per affrontare i temi sopra enunciati: per individuare le tendenze in atto e le possibili alternative, sia nell’insieme delle politiche urbane sia nelle loro diverse componenti.
Il convegno si aprirà con due interventi di carattere generale, che forniranno alcune coordinate della riflessione così come è emersa dal Forum sociale europeo. Successivamente saranno affrontati alcuni aspetti particolari della crisi della città e delle possibili risposte (la casa, la segregazione,la mobilità, l’ambiente, la pianificazione) sia da alcuni esperti sia dai rappresentanti del movimento sindacale. Gli obiettivi sono la crescita di una consapevolezza sempre più larga della situazione e della sua gravità e l’individuazione di azioni possibili, anche attraverso la contrattazione confederale territoriale, per una soluzione dei problemi alternativa a quella del mercato.
PROGRAMMA
9.30 Registrazione
10.00 Saluto del preside della facoltà di Pianificazione del territorio dell’Iuav: Domenico Patassini
Introduzione: Sergio Chiloiro
10,10 Sessione I: Dopo l’European social forum di Malmo
Coordina: Sergio Chiloiro
La città come bene comune: Edoardo Salzano
Città e lavoro, le due vittime del neoliberismo: Oscar Mancini
Proiezione di due filmati
11.00 Sessione II: L’Italia nella morsa del neoliberalismo straccione
Coordina: Ilaria Boniburini
La città come luogo delle espulsioni e delle segregazioni: Paola Somma
Realtà e prospettive per il problema della casa: Mauro Baioni
La dimensione sovracomunale in Italia e in Europa: Cristina Gibelli
Due modelli di sviluppo per il Nord-Est italiano: Anna Marson
12.20 Sessione III: Dalle città, dai territori, dai luoghi di lavoro
Coordina: Andrea Fabbri Cossarini
Interventi delle Camere del lavoro e dei movimenti della società civile
Bologna: Mauro Alboresi
Ferrara: Giuliano Guietti
Modena: Donato Pivanti
Padova : Andrea Castagna
13.00 Pausa buffet
14.00 Continua Sessione III
Interventi delle Camere del lavoro e dei movimenti della società civile
Reggio Emilia: Matteo Alberini
Venezia: Sergio Chiloiro
Vicenza: Maurizio Ferron
Roma: Antonio Castronovi
14.45 Dibattito
Coordina: Andrea Fabbri Cossarini
16.30 Conclusioni
Mauro Alboresi ed Edoardo Salzano