Poiché dei mondi sognati
non incontrai che la creta
e delle stelle intraviste
non ho che il gelo
poiché la vicenda si compie
senza eroismo
senza bellezza
senza passione
io sono morta da tempo
e qui c'è qualcuno che scrive.
I LEONI SUL SAGRATO
C'è un luogo dove dormi
e il tuo respiro
io non lo sento, non lo sento mai.
Fra i nostri due riposi
è la città spavalda
strade, fragori, alterchi, gente e tetti
e come due leoni sul sagrato
remoti e fermi, chiusi in una forma,
noi vigiliamo la nostra distanza.
CONFESSIONE
E scrivo male
perché ho tanta pena
e parlo piano
perché non mi ascolti
e piango zitta
perché mi vergogno.
CHANSONNETTE
Colui che amo
sa che lo chiamo
lo chiamo piano
lo chiamo invano
nella mia mano
sta la sua mano
finché lo chiamo
cosí pian piano
E se lo chiamo
con voce forte
le nostre mani
scioglie la morte.
LE TUE MANI
Le tue mani
sono sottili e chiare
mani gentili e deboli
carezzevoli alla fronte
use ad asciugar lagrime
ad aprirsi in elemosina.
Mani come le tue
conoscono tutto lo sporco soffrire
di tutti i mondi.
Hanno stretto le grate aspre
e graffiato le porte chiuse
e sanguinato di ferite ignobili.
Hanno giocato e perduto.
Hanno raccolto un premio
e dissipato,
compiuta una fatica
e disperso il vantaggio,
carezzato l'amore
e ucciso.
LA ZOLLA
lo sono la tua zolla
calda e oscura
dove fermenta la seminagione
che inonda l'acqua
e il sole brucia e assecca.
Sono la zolla verde
che darà il frutto della tua stagione
sono la zolla nera
che poi l'aratro gelido discosta.
Verde una spiga nuova
vicino a me trema nel vento e aspetta.