INGREDIENTI
Gnocchetti sardi De Cecco, 1.500 gr
zucchine, 4
pomodori, 4-6
Peperoni gialli e rossi, 4
Sedano, 1
Schie, 400 gr
Olive verdi snocciolate, 200 gr
Olive di Gaeta snocciolate, 200 gr
Pesce spada affumicato, 2 buste
Basilico e menta, una manciata di foglie
Olio extravergine d’oliva, sale, pepe, q. b.
PREPARAZIONE
Pulite i peperoni, sciacquateli e tagliateli in pezzettini piccoli (1x1 cm)
Tagliate i pomodori in 2 o in 4, togliete acqua e semi e tagliate in pezzettini
Pulite il sedano e tagliate la parte morbida a pezzettini molto sottili
Tagliate le olive se sono grosse
Calate la pasta nell’acqua salata a bollore e lasciate cuocere il tempo necessario, poi scolatela e lasciate raffreddare avendo cura di condire subito con qualche cucchiaio d’olio perché gli gnocchetti non si saldino
Dividete la pasta in più zuppiere (a meno che non ne abbiate una grandissima) aggiungete gli altri ingredienti e mescolate
SERVIRE
Freddi, guarniti con rametti di basilico o di menta
FONTE E NOTE SUGLI INGREDIENTI
Una sera avevo invitato per un bicchiere di vino rinforzato una ventina di amiche e amici dell’associazione europea Urbandata, a Venezia per una riunione del Gruppo di lavoro permanente e del Consiglio d’amministrazione (riunione in cui si è deciso operativamente di passare dal formato CD-rom, Urbadisc, al formato web, UrbaWeb). Ho pensato che, dato il caldo di fine maggio 2003, la cosa più indicata era un piatto di pasta fredda (accompagnato da baccalà mantecato, formaggi stagionati italiani e apfelstrudel fatto in casa).
Ho scelto gli gnocchetti sardi anche per ricordare la riunione di Alghero in cui avevamo posto le basi per UrbaWeb, ma qualunque pasta corta può andar bene: naturalmente purché sia di grano duro; come alternativa suggerirei le orecchiette pugliesi. Le verdure le ho scelte al mercato di Rialto. Le schie sono dei microscopici gamberetti di laguna, che si trovano già bolliti e sgusciati. L’idea dei pezzettini di pescespada affumicato mi è venuto da un ottimo piatto di penne fredde che ho mangiato da Robiglio a Firenze, via dei Servi. L’olio era della tenuta Il Poderino, dell’Antella (FI).
Tutte le variazioni sono comunque possibili, salvo l’olio che deve essere ottimo e leggero, e la pasta che deve essere, ripeto, di grano duro. Per conto mio, la prossima volta aggiungerò aglio tagliato a pezzettini, e abbondante erba cipollina.