Ci sono in tutto il mondo milioni e milioni di persone che apprezzano gli asparagi, impareggiabile gustoso e sano prodotto di stagione. Ci sono, parimenti, altri milioni (?) di persone che gli asparagi li detestano, ma una buona parte lo fa perché vengono puntualmente proposti nel medesimo modo: scottati in acqua bollente, da intingere in un tuorlo d’uovo, magari con un pochino di olio d’oliva e/o di formaggio grattugiato. Ottimi, ma se stufano stufano.
Così un paio d’anni fa ho preso l’abitudine di stufarli io, prima che loro stufassero me.
La cosa più importante è dividere le punte dalla parte ancora morbida ma intermedia dell’asparago. Le punte si possono anche tagliar via con un coltello, ancor prima di slegare il mazzetto in cui vengono di solito venduti. La parte intermedia è quella che, piegando l’asparago, si spezza facilmente e in modo netto, in uno o due tratti. Il resto, naturalmente, è la parte che si butta.
Agli asparagi vanno aggiunti: aglio fresco, prezzemolo, sale e olio d’oliva.
Preparare in una casseruola un fondo di olio d’oliva e aglio fresco salato (più o meno, un intero gambo di aglio molto fresco tagliato a rotelline sottili, per ogni mazzetto di asparagi). Mettere a cuocere per circa 45 minuti a fuoco lento, coperti, i pezzetti intermedi degli asparagi, con l’aggiunta di una manciata di prezzemolo tritato e mezzo bicchier d’acqua. Poi verificando che non si sia asciugata troppo l’acqua sul fondo, aggiungere le punte e proseguire la cottura per altri venti minuti. Far asciugare del tutto, ed è fatto.
Tempo di preparazione (cottura a parte) 5-7 minuti. L’unica “difficoltà” è quella di giudicare quale parte degli asparagi buttar via, ma basta eccedere un po’ per evitare di trovarsi pezzettini legnosi, che comunque poi è facile scartare da cotti.
E, volendo, per salvare la tradizione, si può intingere nell’uovo, o cospargere di parmigiano grattugiato, anche questa versione.