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Oggi l’abbattimento dell’ecomostro
16 Gennaio 2007
Articoli del 2006-2007
Anche la Calabria sulla strada della difesa del territorio e della legalità. Oggi si abbattono quattro edifici abusivi sulla costa. Da il Giornale di Calabria online, del 16 gennaio 2007

CATANZARO. “L’abbattimento dell’ecomostro di Copanello di Stalettì sarà un grande risultato della politica”. È quanto afferma l’assessore regionale all’Urbanistica, Michelangelo Tripodi, facendo riferimento alla demolizione di una megastruttura in cemento armato, con quattro corpi di fabbrica, realizzato negli anni ‘80. “Un ammasso di ferro e cemento - è scritto in una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale - incastonato in un ambiente tipicamente caratterizzato da elementi rocciosi, vero e proprio scempio, frutto dell’abusivismo edilizio e dell’illegalità diffusa che in questi anni hanno deturpato il territorio calabrese”. “Il mio impegno come assessore, assieme al presidente della Regione, Agazio Loiero, - prosegue Tripodi - ha consentito di iniziare un percorso positivo per ripristinare le regole sul litorale costiero per troppo tempo lasciato nelle mani degli speculatori. È la prima volta che in Calabria si demolisce un edificio abusivo e ciò è il frutto di un impegno preciso, costante e qualificante che stiamo portando avanti come Giunta regionale e come assessorato all’Urbanistica e al Governo del Territorio. Sarà un evento eccezionale, ma non unico. Seguiranno, infatti, altri interventi per riportare la legalità e salvaguardare il paesaggio e il territorio della nostra regione”. Per Tripodi quella di domani “sarà una data storica per la Calabria che aprirà ad una nuova cultura per un uso equilibrato delle risorse territoriali. E proprio per la valenza culturale che assume tale abbattimento è estremamente importante che i calabresi partecipino all’evento, non solo i rappresentanti istituzionali ma anche i giovani, le associazioni e quanti hanno a cuore il futuro di questa terra che non dovrà mai più essere violentata dagli interessi economici ai danni del paesaggio e dell’ambiente”. “Per procedere alla riqualificazione dell’area dopo l’abbattimento dell’ecomostro - è detto ancora nel comunicato - va ricordato che tra le opere inserite nell’Accordo di programma quadro, firmato il 29 dicembre 2006, è stata stabilita una dotazione finanziaria di 600mila euro”. A Copanello ci saremo anche noi e non solo perché l’abbattimento dell’ecomostro è frutto di una battaglia che abbiamo portato avanti da molti anni, ma anche e soprattutto perché rappresenta l’inizio di una nuova stagione della legalità in una regione come la Calabria, fortemente martoriata dall’abusivismo”. A sostenerlo é il direttore generale di Legambiente, Francesco Ferrante. In una nota, Ferrante fa sapere che all’abbattimento dell’ecomostro di Copanello sarà presente una nutrita delegazione dell’associazione ambientalista proveniente da tutte le regioni d’Italia. “L’alveare di Copanello, così ribattezzato, - è scritto nella nota - è stato costruito negli anni ‘70 a due passi dalla scogliera di Stalettì, sito di importanza comunitaria per la presenza delle cosiddette Vasche di Cicerone e della tomba di Cassiodoro. I lavori furono bloccati perché avviati senza concessione edilizia e quindi lo scheletro del complesso turistico, del volume di 16 mila metri cubi, non venne mai ultimato”.

“Un risultato politico”

Il commento dell’assessore Tripodi. Ci sarà anche Legambiente

CATANZARO. Quattro corpi di fabbrica di cui uno di cinque piani fuori terra, due di sei piani fuori terra, e un ultimo di nove piani con andamento a gradoni intervallati da vani e scale di collegamento in cemento armato. È questo il complesso edilizio, comunemente noto come “ecomostro di Copanello”, che sarà demolito oggi, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio, Alfredo Pecoraro Scanio. La costruzione è stata realizzata in pochi anni, a partire dell’agosto 1980, con una licenza edilizia mancante di alcuni pareri di enti preposti ed è uno degli undici ecomostri d’Italia da abbattere. Il complesso, che sorge nel comune di Stalettì sulla costa jonica catanzarese, si trova a vicino alla battigia e il luogo è caratterizzato dalla presenza, a poca distanza, di un sito archeologico nel quale si troverebbe la tomba di Cassiodoro e del suo Vivarium, prima struttura universitaria e di studi sistemici in Europa. Il 29 dicembre scorso era stato siglato a Roma l’Accordo di programma quadro tra la Regione Calabria, il ministero dell’Economia e delle finanze e quello delle infrastrutture e dei trasporti sulle Emergenze urbane e territoriali. L’atto dopo che la Giunta calabrese aveva deliberato, su proposta dell’assessore all’Urbanistica e governo del territorio, Michelangelo Tripodi, l’approvazione di questo accordo in tema di salvaguardi ambientale. Per l’assessore, è uno dei provvedimenti più significativi, che pone la Calabria all’avanguardia tra le altre regioni italiane ed europee in materia di tutela del territorio. Il quadro complessivo delle risorse finanziarie disponibili ammonta a cinque milioni di euro. Al momento, sono stati giudicati tecnicamente e giuridicamente realizzabili nove interventi. Tra questi, appunto, l’abbattimento del complesso di Copanello e il successivo recupero ambientale dell’intero contesto paesaggistico. Nell’area, sono previsti interventi di bonifica idraulica con la realizzazione di sentieri pedonali e messa a dimora di piante tipiche della zona. Ora, dopo anni di attesa e rinvii, l’inizio dei lavori di demolizione. Domani, alle 10,30, il presidente della Regione, Agazio Loiero e gli assessori Michelangelo Tripodi e Diego Tommasi, terranno una conferenza stampa alla presenza del ministro Pecoraro Scanio, proprio sul luogo della demolizione, in località San Martino di Copanello. Poi, entreranno in scena le ruspe dell’impresa Fiore, ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto lo scorso ottobre, per il prezzo, in via provvisoria, di 170.960 euro, al netto del ribasso d’asta del 36,66 %, su sei ditte partecipanti. “Per la Calabria sarà una giornata memorabile. Sarà cancellata una bruttura ambientale, un vero e proprio sfregio al territorio e si concretizzerà una politica di legalità”. È quanto afferma il presidente della Regione, Agazio Loiero alla vigilia dell’inizio dei lavori di demolizione dell’“ecomostro” di Copanello. “Domani, infatti, presente anche il ministro all’Ambiente Pecoraro Scanio - prosegue Loiero in una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale - inizieranno i lavori di demolizione di una delle costruzione abusive da anni in cima alla classifica italiana degli ecomostri. Questa Giunta non tollera i guasti del passato ed è attenta a evitarne per il futuro. Dal 1987 esisteva un’ordinanza di demolizione. Ma solo lo scorso anno è stato firmato un protocollo di intesa fra la Regione Calabria, la Soprintendenza regionale ai beni ambientali e il Comune di Stalettì per l’abbattimento. Inoltre, il 29 dicembre dello scorso anno, tra Regione ed i Ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture è stato siglato l’Apq Emergenze urbane e territoriali”. “Si tratta - ha sostenuto ancora Loiero - di un piano incisivo per la valorizzazione del paesaggio e la difesa del territorio che riguarda interventi per il recupero dei siti degradati nel quale rientrano non solo Copanello, ma anche altri nove comuni. Interventi che assumono un alto valore simbolico, una riconquista della cultura della legalità che non consente più speculazione e degrado”. Alla conferenza stampa, che precederà l’avvio della demolizione, oltre al presidente Loiero e al ministro Pecoraro Scanio, parteciperanno anche gli assessori, al Governo del Territorio, Michelangelo Tripodi e all’Ambiente, Diego Tommasi.

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