Nemmeno un euro per la sublagunare. Il voto di fiducia imposto dal governo Prodi alla Camera sul testo della Finanziaria ha di fatto annullato tutti gli emendamenti presentati. Tra questi c’era anche il testo firmato da Cesare Campa, deputato veneziano di Forza Italia, che chiedeva di stornare una parte dei fondi per le metropolitane di Roma e Napoli alla sublagunare. «Una vergogna», la definisce Campa. Mentre gli oppositori del futuristico progetto di treno sotto la laguna tirano un respiro di sollievo.
Perché senza i soldi dello stato sembra difficile che il contestato progetto, sostenuto dalla Camera di Commercio e dalla Regione, possa decollare. Un progetto sul tappeto da molti anni. Che contra fra i suoi tifosi anche molti esponenti del centrosinistra, come l’ex sindaco Paolo Costa e il presidente di Arsenale spa Roberto D’Agostino. La giunta Cacciari ha tirato il freno sul progetto, definito nel 2002 dall’amministrazione Costa «di interesse pubblico». Ma un «no» deciso non è stato pronunciato. Potrebbero esserci penali da pagare ai progettisti, dicono in Comune. Intanto però i dubbi aumentano. Non soltanto di carattere ambientale, con gli studi che prevedono serie conseguenze per il sottosuolo lagunare e per l’ambiente. Si dovrebbero costruire sei o sette stazioni e uscite di emergenza in cemento in mezzo alla laguna. e poi perforare il caranto per istallare il grande tubo sotto la laguna. Anche l’equilibrio delle zone di arrivo, a cominciare dalle Fondamente Nuove, sarebbe stravolto. E la sublagunare, accusano i comitati che hanno avviato una raccolta di firme a livello internazionale contro la grande opera, porterebbe ancora turisti in un città già stravolta dall’afflusso dei visitatori. Due idee contrapposte che si scontrano. Ma secondo le associazioni per la tutela del territorio, a cominciare da Italia Nostra 8la sublagunare sarebbe l’ultimo colpo per affondare una città già messa in ginocchio dal Mose, dalla speculazione turistica e dal calo dei suoi abitanti». Dubbi si insinuano anche nel partito Democratico. Tre congilieri comunali della Margherita (Pepe, Conte e Salviato) hanno deciso di chiedere al sindaco un dibattito pubblico sulla questione. «Dai dati in nostro possesso», dice Franco Conte, che è anche responsabile regionale del Movimento consumatori, «quel progetto non sta in piedi, neanche dal punto di vista economico. Meglio sarebbe studiare invece come suggeriscono trasportisti di fama, un sistema di collegamento veloce alternativo via acqua, con mezzi ecologici che facciano poche onde. Fondamente Nuove e Arsenale distano in barca soltanto 20 minuti».
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