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Guglielmo Ragozzino
Cinque anni di crescita. Si salvi chi può
14 Maggio 2008
2008-13 aprile, prima e dopo
Attenzione, amici del PD. Ecco un temibile argomento di collaborazione distruttiva! Il manifesto, 14 maggio 2008

Crescere, stando a Silvio Berlusconi, «significa produrre più ricchezza». Nel discorso al Parlamento, Berlusconi sceglie però di spiegare ai presenti e al paese che c'è ben altro: si può utilizzare la crescita per una serie di finalità. La tecnica oratoria lo porta lontano, fino a indicare almeno nove scopi possibili. Scuola, ricerca e formazione; federalismo fiscale; promozione del Mezzogiorno; infrastrutture; famiglia e rimozione delle cause dell'aborto; controllo dell'immigrazione; valorizzazione delle imprese italiane; lavoro, ma senza morti bianche; flessibilità. La crescita della ricchezza insomma consentirà margini di manovra in tutte queste direzioni.

D'altro canto il miracolo della crescita avverrà se alcuni settori d'intervento si metteranno in moto. Berlusconi suggerisce così un circolo virtuoso in cui la crescita è tanto fine che mezzo. Tra qualche mese ci dirà che tutto e subito non si può fare: prima questo e dopo, semmai, quello. Tanto per fare un esempio, prima il federalismo del Nord e solo poi la compassione per il Sud.

Crescita, Crescere e Accrescere sono concetti che compaiono almeno 17 volte nel testo del presidente del consiglio. Sviluppo, invece una sola e come «sviluppo demografico». Non ne sarà felice Claudio Scajola che dello Sviluppo è il ministro.

A ben vedere quello considerato essenziale è il caso dell'impresa ; e il risultato dipende anche - o soprattutto - da «una seria e non retorica tutela dell'ambiente». Sull'ambiente c'è solo questa citazione nel discorso del presidente del consiglio. In precedenza però Berlusconi aveva invitato a «Rinnovare il paesaggio delle nostre infrastrutture». Sommando uno più uno, sembra che si suggerisca all'opposizione parlamentare di non tutelare l'ambiente «in modo retorico», ma accettare invece di rinnovare il paesaggio con qualche ulteriore infrastruttura «nostra». Si può scommettere che l'opposizione di sua maestà accoglierà la proposta di buon grado.

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