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Italia Nostra
Auditorium di Ravello. Una prima pronuncia del Consiglio di Stato
11 Novembre 2004
Ravello
Con sentenza del 2 novembre 2004 il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva della sentenza del TAR di Salerno, che bloccava la realizzazione dell’auditorium a Ravello. È una testimonianza ulteriore (sebbene non ancora definitiva) della posizione di chi ha sostenuto che quell’intervento era del tutto illegittimo. Ecco il comunicato stampa di Italia Nostra

COMUNICATO STAMPA

La decisione del Consiglio di Stato non lascia spazio a dubbi: l’illegittimità del “progetto Auditorium” per contrarietà alle norme del Piano Urbanistico Territoriale vigente, così come da noi denunciata, è stata confermata, in sede di cognizione sommaria, dal supremo organo di giustizia amministrativa.

Con ordinanza n. 5278/2004, assunta nella Camera di Consiglio del 2.11.2004, il Consiglio di Stato ha, infatti, rigettato la richiesta di sospensione della chiarissima sentenza del TAR Salerno – significativamente proposta dal solo Comune di Ravello e non anche dalla Regione Campania e dalla Comunità Montana Penisola Amalfitana – sostanzialmente affermando che non vi sono ragioni giuridiche per disattendere la corretta pronuncia dei giudici di primo grado, i quali, come è noto, avevano accolto il ricorso di Italia Nostra.

Si tratta di un ulteriore tassello che conduce al definitivo riconoscimento della correttezza e della validità della tesi giuridica da noi sostenuta e, fino a questo momento, condivisa da tutti gli organi di giustizia amministrativa che si sono occupati della vicenda.

(Avv. Oreste Cantillo, Legale di Italia Nostra)

Il Consiglio di Stato ha confermato che le nostre perplessità sulla conformità dell’Auditorium di Ravello alle norme urbanistiche erano più che fondate.

Il supremo organo della giustizia amministrativa, infatti, ha rigettato la richiesta di sospensione cautelare che il Comune di Ravello – unica amministrazione tra quelle soccombenti – aveva proposto avverso la sentenza del TAR Salerno che, nell’agosto di quest’anno, accogliendo il ricorso presentato da Italia Nostra, aveva bollato di illegittimità la paventata costruzione.

La decisione rappresenta un ulteriore significativo ostacolo al tentativo di vanificare l’impianto normativo dettato dal Piano Urbanistico Territoriale vigente nella penisola sorrentino-amalfitana, il quale, proprio perché contenente le regole per la pianificazione del territorio, costituisce la sola garanzia per lo sviluppo armonico di quelle zone, nel rispetto della legge finalizzata alla salvaguardia di un sito unico al mondo per le sue peculiarità ambientali.

Italia Nostra, nel rinnovare il proprio ringraziamento ai tanti privati cittadini ed alle illustri personalità del mondo accademico, politico e delle professioni che, sin dall’inizio, hanno appoggiato la difficile battaglia intrapresa, non può fare a meno di rimarcare con rammarico l’assenza di altre associazione ambientaliste che hanno inteso lasciare sola Italia Nostra nel contenzioso amministrativo avviato; così come – d’altro canto – deve con soddisfazione sottolineare che – probabilmente prendendo atto dell’erroneità delle scelte a suo tempo compiute – sia la Regione Campania che la Comunità Montana Penisola Amalfitana non hanno inteso contrastare la chiarissima pronuncia resa dal TAR Salerno, non costituendosi nel giudizio di secondo grado.

(Raffaella Di Leo, presidente della Sezione di Salerno di Italia Nostra)

Altre informazioni e commenti nella cartella SOS SOS SOS / Ravello

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