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Auditorium, il caso va in Consiglio
8 Settembre 2006
Ravello
Ancora ostacoli peril gadget di Ravello. Con qualche preoccupazione per il territorio. Da la Repubblica del 7 settembre 2006 e una postilla

RAVELLO e non solo. Sotto la guida del presidente della quarta commissione, Pasquale Sommese della Margherita, il Consiglio regionale piazza di fatto un altolà alla giunta sulla intera questione urbanistica. La commissione consiliare, riunita ieri, ha infatti approvato all´unanimità la proposta di presentare una mozione in Consiglio, già nella seduta del 13 settembre, per discutere dei contratti di programma e delle conferenze dei servizi che procedono in deroga ai piani urbanistici territoriali. La proposta è stata avanzata da An, ma è stata fatta subito propria dallo stesso Sommese, che da tempo lancia l´allarme sul fatto che molti progetti e finanziamenti - dai porti agli insediamenti turistici e produttivi nell´area della Tess - rischiano il blocco, con conseguente perdita dei fondi europei, per la mancata conformità ai Put.

È la stessa casistica della polemica sull´auditorium di Ravello, da cui infatti è nata l´intera questione. «Il caso-Ravello – spiega Sommese – è solo la punta di un iceberg rispetto ai tanti progetti, anche di grande rilevanza sociale e occupazionale, che ricadono in aree vincolate sul piano paesaggistico-ambientale». La mossa di ieri punta a convincere la giunta a venire in aula per ridisegnare gli strumenti urbanistici, piuttosto che puntare a procedure che li scavalchino. Richiesta condivisa da molti gruppi. Non solo An, che si schiera anche col sindaco diessino di Ravello, Paolo Imperato, contro la Regione che gli ha mandato un commissario ad acta per l´auditorium, vicenda sulla quale Salvatore Gagliano proporrà una interrogazione nel "question time" del 13 prossimo. Anche Gerardo Rosania (Prc) critica il commissariamento di Ravello. Fausto Corace dello Sdi chiede che il tema vada in Consiglio. Intanto il Consiglio generale d´indirizzo della Fondazione Ravello ha confermato Domenico De Masi alla guida dell´ente, mentre sono stati nominati nel Cda Ciro Castaldo (Provincia di Salerno), Lauro Mariani (Fondazione Monte dei Paschi di Siena) e Mario Rusciano (Regione). Mancano tuttavia i rappresentanti del Comune.

(r.f.)

Postilla

Non vorremmo proprio che il programma fosse quello di modificare i presenti atti di pianificazione (il Piano urbanistico territoriale della Penisola Sorrentino-Amalfitana) per consentire di rendere legittimi progetti in contrasto con la tutela, certo perfettibile, garantita da quello strumento! Ma le scarne informazioni della nota qui riportata lasciano temere che la direzione di marcia sia proprio quella. Troppe volte abbiamo visto e vediamo, soprattutto nel Mezzogiorno (ma non solo qui) addurre la “grande rilevanza sociale e occupazionale” adoperati come grimaldelli (anzi, come piedi di porco) per scardinare la grande risorsa del mezzogiorno (e dell’Italia), costituita dalle residue qualità del suo territorio.

Se fosse come temiamo, se l’intenzione fosse quella di allentare i “vincoli” sul territorio, allora si dovrebbe ricordare, tra l’altro, che gran parte della penisola campana è qualificata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, e che questa qualifica – che a suo tempo fu ottenuta con qualche difficoltà e qualche limitazione - può essere persa.

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