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Romano Prodi
Europa: Il sogno, le scelte
11 Dicembre 2005
Scritti 2004
La lettera con cui Romano Prodi ha trasmesso il suo documento. È forse l’apertura di un dibattito sulle intenzioni, gli obiettivi e i progetti comuni alle formazioni politiche di centrosinistra?. Lo speriamo in molti. In calce alla lettera, il link al documento integrale di Prodi, ripreso da l’Unità on line dell’11 novembre 2003

Nel luglio scorso, guardando all’Italia e alle elezioni della primavera prossima per il rinnovo del Parlamento Europeo, ho invitato i riformatori italiani a unirsi in una singola lista.

Era una proposta aperta, rivolta alle forze politiche, ai movimenti, alle donne e agli uomini che si riconoscono nei valori dell’Europa unita, della libertà, della giustizia, della solidarietà, del rispetto per l’ambiente.

In pochi mesi l’idea ha preso piede. I riformatori italiani stanno trovando in questo progetto una risposta alla loro domanda di unità.

Nei prossimi giorni si riuniranno per discuterlo le assemblee dei partiti che per primi hanno raccolto l’invito.

E’ la prima tappa di quello che deve essere un cammino di dibattito e di confronto con le forze politiche e con la società civile.

Un dibattito che punta a raccogliere un consenso vasto e unitario, e che per questo impone di tenere la porta aperta a tutti sino all’ultimo momento utile per le elezioni europee, e anche dopo.

Un dibattito che, per condurci a risultati solidi e concreti, ci obbliga a definire i contenuti e le scelte che corrispondono al progetto di una lista unitaria.

“Europa: il sogno, le scelte” è il mio contributo a questo confronto.

Sono riflessioni che corrispondono all’ispirazione che fu all’origine dell’Ulivo. Esse sono il frutto di un lavoro appassionante: prima alla guida del governo italiano per portare il nostro paese nell’euro, poi alla guida della Commissione Europea per riunificate l’Europa e dotarla di una costituzione all’altezza dei tempi.

Ho scelto di guardare in avanti, con spirito di apertura e innovazione, alle sfide che ci attendono e alle opportunità che ci si offrono, come Europa e come Italia.

Non è ancora un programma. Questo lo dovremo elaborare tutti insieme, forze politiche e cittadini. Di qui parte una grande scommessa sul futuro. Uniti possiamo vincerla.

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