La costituzione di un sistema di parchi in Val di Cornia deriva dalle scelte urbanistiche compiute tra il 1975 e il 1980, quando i comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto diedero avvio ad una delle più interessanti e felici esperienze di pianificazione intercomunale.
Una volta stabilita la decisione di sottrarre all’urbanizzazione e alle lottizzazioni turistiche alcuni lembi costieri di straordinaria bellezza, e una volta definite le aree dei cinque parchi della Val di Cornia, si è posto il problema della gestione di un comprensorio così vasto. Nel 1993, con la partecipazione di tutti i Comuni della Val di Cornia e di imprese private, è stata costituita la Parchi Val di Cornia spa alla quale è stato affidato il compito statutario di realizzare e gestire le strutture e i servizi necessari per promuovere la tutela e la valorizzazione sotto il profilo sociale, economico e territoriale delle aree in questione.
La storia di successo della Parchi Val di Cornia dimostra come sia stato possibile tradurre in una realtà concreta l’intuizione tecnico-politica contenuta nei piani redatti all’inizio degli anni settanta. Possibile e necessario al contempo: se i parchi non fossero tuttora un modello di gestione, un soggetto economico e un protagonista attivo sulla scena locale, è del tutto probabile che le stesse scelte di pianificazione potrebbero facilmente essere messe nuovamente in discussione. (m.b.)
Chi volesse conoscere più da vicino la storia e le attività della società Parchi Val di Cornia, può scaricare l’intervento che il presidente, Massimo Zucconi, ha tenuto nell’edizione 2005 della Scuola estiva di pianificazione di eddyburg.
In eddyburg, due interventi giornalistici, di Giovanni Valentini e di Francesco Erbani spiegano perché la Parchi val di Cornia spa possa essere annoverata tra i pochi difensori del paesaggio e dell’ambiente italiano, e un esempio di come si possa concepire uno sviluppo diverso dalla mera crescita quantitativa.