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"Sostiene Pirani"
24 Maggio 2004
Lettere e Interventi
Vezio De Lucia (RM) 24.05.2004

Caro Eddyburg,

un tempo, su la Repubblica, di urbanistica, paesaggio e dintorni scriveva Antonio Cederna. E’ un segno del declino dell’Italia il fatto che adesso di quegli argomenti si occupa Mario Pirani. Chi ha conosciuto Cederna ricorda bene lo scrupolo addirittura maniacale con il quale verificava le informazioni da utilizzare negli articoli. Pirani, invece, riporta notizie raccogliticce per poterle meglio smentire. Così ha fatto per l’auditorium di Ravello, il cui progetto è attribuito a Oscar Niemeyer, mentre negli atti ufficiali della regione e del comune sta scritto chiaramente che è stato redatto dall’ufficio tecnico comunale. Cita i nomi autorevoli di chi è favorevole all’auditorium, non quelli prestigiosi di chi è contrario. Eccetera. Su la Repubblica di oggi, Pirani tratta approssimativamente di urbanistica, prendendosela – a proposito del nuovo piano regolatore di Roma – con i “fondamentalisti” favorevoli a “l’accantonamento della ‘perequazione’ sostenendo che si deve procedere per esproprio”. Chissà dove Pirani ha letto simili asinerie. Come sai, caro Eddyburg, per conto di Italia nostra (che per Pirani è come il fumo negli occhi) mi sono a lungo occupato delle osservazioni al nuovo piano di Roma e non ho mai lontanamente pensato di far ricorso all’esproprio, né mi consta che lo abbiano fatto altri fondamentalisti. Anche se, devo pur dire, mi pare inquietante la diffusa attitudine a considerare l’esproprio – istituto all’origine degli stati liberali – come nefandezza estrema (secondo Gigi Scano, l’esproprio è ormai come la sodomizzazione dei prigionieri iracheni). La verità è un’altra: la perequazione, così come prevista nel piano di Roma, è un’invenzione che serve a legittimare l’edificabilità in ogni direzione, anche dove non serve. La conseguenza è uno scambio obbrobrioso fra verde pubblico e cemento, con esiti paradossali, fino a quasi 78 metri quadrati di spazio pubblico ad abitante nel XII municipio, tanto da indurre le associazioni ambientaliste a pretenderne di meno, al fine di limitare spropositate espansioni.

Concludo osservando che Pirani si scatena contro i pochi che cercano di impedire scempi e pasticci, mentre non scrive una parola contro il terrificante disegno di legge urbanistica della maggioranza in discussione alla Camera, di cui solo Eddyburg e pochi altri si stanno occupando. Anche questo è un segno del declino politico e culturale della sinistra, dell’Italia e di la Repubblica.

Tuo scoraggiato Vezio De Lucia

Il fatto è che Cederna non si contentava di ascoltare le campane degli urbanisti, ma voleva vedere i fatti e i documenti. Pirani si limita a sentire una sola campana. Il suo articolo è qui.

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