Laggiù qualcosa si muove. mette le radici. Cresce. Dall'emarginazione nascono nuove centralità, germogli d'un possibile mondo nuovo. Comune.info, 11 aprile 2015
Scampia non è solo Le vele, peraltro in via di demolizione, location per telefilm sulla camorra e fondale per le visite dei papi a Napoli. É un quartiere-dormitorio di centomila abitanti, dove manca tutto, persino uno sportello bancario, ma non la voglia di riscatto. Qui opera il più longevo centro sociale autogestito d’Italia, il
Gridas. Qui è rinata per iniziativa di un gruppo di giovani la casa editrice
Marotta & Cafiero (con cui Comune ha diffuso
Vie di fuga, ndr). Qui sono state organizzate le prime Piazze di economia solidale senza mercanti. Qui è nato il gruppo
Risveglio dal sonno che con l’artista Felice Pignataro dette vita al carnevale di Scampia: L’utopia per le strade. Qui, tredici anni fa, un gruppo di otto studenti universitari costruirono una baracca in uno dei campi rom del quartiere, con il loro aiuto e le loro tecniche costruttive. Gli dettero nome “Scuola giungla” e diventò un avamposto dove comunità rom e non rom (gagiò) hanno imparato ad ascoltarsi, a partire dai bambini.“Parlare di integrazione ha il sapore di una formula burocratica – dice Barbara, una delle fondatrici, trent’anni, due figli uno in arrivo – La relazione semplicemente avviene, attraversa spazi, coinvolge persone, mette in moto azioni, e qualche volta piccole rivoluzioni”.
L’ultima è una vera start-up di impresa,
La Kumpania (progetto pluripremiato nel campo delle attività di innovazioni sociali e dell’antidiscriminazione razziale) che ha dato vita al Chikǔ il primo ristorante italo-romanì dove lavorano otto donne, quattro rom e quattro no. Cucinano ricette che combinano sapori, memorie, storie, percorsi biografici e geografici che vanno da Napoli ai Balcani: ghibaniza, moussaka, spezie di vegeta e fritture napoletane. Menù e prenotazioni su: www.chiku.it, tel.0810145681, Viale della Resistenza, Comparto 12, Scampia.
Le attrezzature di cucina sono arrivate grazie ad alcune fondazioni bancarie, lo stabile, con affaccio sul grande parco della Villa comunale, è stato assegnato in comodato dal Comune, il mobilio è stato realizzato in autoproduzione con fantastici materiali di riciclo. Al Chikǔ ha sede anche l’associazione di promozione sociale Chi rom e… chi no, che si occupa di ricerca e formazione sui temi dell’educazione rivolta all’infanzia, agli adolescenti e adulti rom, italiani e stranieri. Ha realizzato un piccolo abbecedario italiano/romanes con le parole degli affetti e dell’accoglienza, illustrato da bambini. É in funzione anche uno sportello legale per la tutela dei diritti. Di tutti.
Paolo Cacciari è autore di articoli e saggi sulla decrescita e sui temi dei beni comuni. Questo articolo è stato pubblicato anche su Left. Il nuovo libro di Paolo Cacciari, Vie di fuga (Marotta&Cafiero) – un saggio splendido su crisi, beni comuni, lavoro e democrazia nella prospettiva della decrescita – è leggibile qui nella versione completa pdf (chiediamo un contributo di 1 euro).