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Piano Regolatore per l'Isola dei Canguri
7 Giugno 2005
Esperienze straniere
Un'isola al largo di Adelaide in Sud Australia: 300 km di coste, 4.000 abitanti , 10.000 turisti, e relativi problemi, anche urbanistici e ambientali. Alcuni estratti dal Kangaroo Island Development Plan, 2003 (f.b.)

Kangaroo Island Council, Development Plan, 2003 – Estratti e traduzione per Eddyburg a cura di Fabrizio Bottini

[...] Premesse

Kangaroo Island è una delle più grandi isole della costa australiana. Si compone di un vasto altopiano che termina in alte scogliere verticali a nord, e in una fascia di territorio basso sulla costa meridionale, costituito in gran parte di strati calcarei e dune di sabbia.

Nella parte occidentale dell’isola, caratterizzata da piogge relativamente abbondanti, abbondano gli eucalipti di una certa altezza. La gran parte di questa foresta di sclerofoglie è compresa nel Flinders Chase National Park. Nella parte orientale dell’isola, con livelli di precipitazioni più bassi, la vegetazione dominante sono cespugli di mallee. Il centro principale dell’isola è Kingscote, e altri nuclei comprendono Penneshaw, American River, Parndana, Emu Bay e Vivonne Bay.

L’agricoltura tradizionale, che comprende attività di coltivazione e allevamento, continua a costituire la maggio fonte di reddito e posti di lavoro di Kangaroo Island.

L’economia locale deriva principalmente da lana, ovini e bovini da carne, orticultura, viticoltura, turismo, acquacoltura, pesca, attività forestali, coltivazioni, uova e pollame, attività estrattive. Si allevano anche animali da latte, mucche e pecore, principalmente per latticini. L’allevamento delle pecore ha tradizionalmente costituito circa il 60% della base economica dell’isola, ma le attività intensive sono limitate. Viene prodotto miele, ed esportate api di tipo Ligure (l’unica discendenza pura nota al mondo).

I prezzi dei prodotti agricoli sono ciclici, e soggetti ai mercati mondiali. La dipendenza da prodotti a basso valore aggiunto si traduce in una bassa crescita della domanda e a un margine sempre più ampio fra il prezzo all’origine e quello al consumatore, con un declino del reddito reale delle attività agricole. Se il settore agricolo vuole restare un’attività significativa a Kangaroo Island, nuovi mercati e nuovi tipi di attività devono essere individuati, promossi, adottati dagli operatori e sostenuti attraverso destinazione terreni e offerta di infrastrutture. Ciò sta ora avvenendo per quanto riguarda l’allevamento ovino dell’isola, attraverso il Kangaroo Island Flock Production Group. Le attività agricole devono essere ambientalmente sostenibili.

L’ambiente di Kangaroo Island è caratterizzato da ampie zone di Parco nazionale e di altre riserve, che interessano quasi il 30% dell’isola. Kangaroo Island possiede caratteri spettacolari riguardo alle coste; spiagge di sabbia pulita; torrenti di acqua dolce; ambienti naturali incontaminati; una piccola popolazione stabile; una notevole diversificazione di flora e fauna locale (comprese specie rare e minacciate); una colonia di foche si specie rara; sono assenti volpi o conigli; è relativamente assente anche l’inquinamento. L’isola possiede un paesaggio attraente, con una miscela di ambienti a pascolo e vegetazione naturale.

Kangaroo Island offre una natura australiana incontaminata, fauna selvatica e un’esperienza rurale caratterizzata dal contesto distintivo isolano. La possibilità di vedere la fauna australiana (comprese specie rare) negli habitat naturali, le coste spettacolari, i paesaggi boscosi e l’atmosfera mistica di isolamento, scarsa popolazione, tradizione, fanno di Kangaroo Island una destinazione irresistibile per visitatori locali, nazionali, internazionali.

L’ambiente dell’isola è di qualità estremamente alta perché naturale e incontaminato, e davvero proponibile come “incontaminato” e “naturale”.

Di conseguenza, il turismo è un’attività importante per Kangaroo Island. L’offerta comprende il fatto di essere un’isola, gli ambienti naturali, le coste, boschi, scarsa popolazione, storia. Kangaroo Island è luogo di riposo, contemplazione, divertimento nella scoperta della natura, osservazione della vita selvatica, pesca, immersioni, surf, campeggio e passeggiate nei boschi.

È stato sviluppato per l’isola un modello di gestione del turismo noto come Tourism Optimisation Management Model (TOMM). Si tratta di un modello pensato per l’isola, a monitorare l’attività turistica e le risorse su cui si basa, in modo tale che i vari interessati possano inserire i risultati nel proprio sistema di decisioni sul futuro dell’Isola. TOMM è iniziato nel 1999 ottenendo un notevole sostegno da parte delle imprese e della comunità.

Il turismo ha mostrato una crescita negli anni recenti, e si prevede che il numero dei visitatori aumenterà nel futuro. È di estrema importanza che il turismo a Kangaroo Island sia gestito in modo da assicurare che le esperienze dei visitatori continuino a corrispondere alle loro aspettative e idee.

La pesca, sia amatoriale che commerciale, è un’attività chiave per l’isola, con merlani, tonni, snappers, salmoni e altre varietà che si trovano nelle acque circostanti. Le imprese del settore della pesca esistenti comprendono esportazione di aragoste da scoglio e altri tipi. L’acquacoltura su terra comprende allevamento di varie specie. Quella in mare cozze e ostriche.

Le attività di forestazione di Kangaroo Island sono in genere localizzate all’estremità occidentale, e comprendono parecchie migliaia di ettari a conifere (per legname) e blue gum (per la polpa). Ci sono potenzialità per altre coltivazioni di alberi, nei settori del legname, degli oli di eucalipto, e altri prodotti da biomasse, in particolare nelle aree a maggior precipitazioni.

Il rafforzamento dell’economia di Kangaroo Island attraverso attività a valore aggiunto e orientate a mercati specifici turistici, viene considerato vitale per mantenere una stabile popolazione residente, e un’attività economica vitale.

La comunità dell’isola sinora è stata capace di mantenere una qualità della vita ricca di aspetti naturali e culturali grazie alle caratteristiche uniche di Kangaroo Island. Il benessere sociale dipende comunque dal rafforzamento e miglioramento economico, dall’offerta e ampliamento di servizi e infrastrutture, dalla creazione di opportunità formative e lavorative, in particolare per mantenere l’equilibrio fra le classi di età sull’isola.

Le dimensioni del territorio limitano fortemente un’equa distribuzione dei servizi, con quelli primari concentrati a Kingscote, il principale centro urbano dell’Isola. Qui si trovano tutti i servizi come gli uffici governativi, polizia, ambulanza, ospedale, servizi medici e programmi di sostegno comunitario. Sono disponibili limitatamente alcuni servizi anche a Penneshaw, che insieme all’aeroporto di Kingscote è considerato l’ingresso principale all’isola.

Strutture per lo sport e il tempo libero sono reperibili nei centri urbani di Kingscote, Penneshaw, American River, Emu Bay e Parndana, oltre che in varie località rurali come Wisanger, Western Districts, Birchmore, e Stokes Bay.

La qualità della vita collettiva e il benessere economico sono influenzati dai costi dell’accessibilità a servizi e infrastrutture, costi associati a miglioramento e ampliamento dei servizi. I costi economici e sociali dell’accessibilità da e al continente continuano ad essere un problema per abitanti e imprese. La comunità di Kangaroo Island sarà sempre gravata da costi di trasporto relativamente alti, e quindi l’economia locale necessita di spostarsi verso produzioni di nicchia e ad alto valore aggiunto, e servizi che possano sostenere questi inevitabili alti costi di trasporto.

Per gli scopi di pianificazione, è prudente assumere come popolazione permanente una base di 5.000 abitanti, con un incremento di turisti al picco stagionale sino a 10.000. (Nota: lo i dati del censimento 1996 dell’Australian Bureau of Statistics indicano per Kangaroo Island una popolazione stimata di 4.118 persone).

OBIETTIVI STRATEGICI

Gli obiettivi principali di sviluppo per Kangaroo Island si concentrano sull’economia, l’ambiente, la comunità.

Obiettivo Economico: creare una cornice economica tale da promuovere, sostenere e far crescere un contesto vitale, migliorare le condizioni generali, creare opportunità di occupazione.

Obiettivo ambientale: proteggere, sviluppare, ripristinare, a seconda dei casi, un ambiente naturale unico, le risorse idriche, il contesto marino, la biodiversità, i processi ecologici, assicurando che non si verifichi alcuna perdita netta nelle qualità ambientali dell’Isola.

Obiettivo comunitario: preservare e migliorare la qualità della vita per gli abitanti dell’isola, ampliando ed elevando la qualità dei servizi e delle infrastrutture, e delle occasioni di impiego.

L’ASSETTO FUTURO

Complementare agli Obiettivi strategici per Kangaroo Island, la seguente Dichiarazione di intenti per il futuro [ Vision Statement] definisce gli orientamenti per il medio e lungo periodo.

● Kangaroo Island sarà considerata una delle meraviglie naturali d’Australia, ben conosciuta e rispettata per i suoi vasti parchi di conservazione, flora e fauna unica, la generale consapevolezza locale riguardo all’ambiente e la pacifica coesistenza fra natura e attività agricole.

● Kangaroo Island sarà nota come meta turistica particolare, di livello nazionale e mondiale, che offre al turista esperienze rurali e naturali di grande significato.

● Kangaroo Island avrà una propria nicchia di mercato, rivolgendosi a chi ha consapevolezza ambientale, gode della natura, della flora e fauna selvatica, delle esperienze appartate, che desidera imparare e vivere direttamente culture e ambienti dei luoghi che visita. Le risorse naturali saranno mantenute da un’efficace gestione e interpretazione.

● Il settore agricolo di Kangaroo Island si svilupperà unendo le attività di coltivazione e allevamento tradizionali alla messa in atto di una vasta gamma di nuove colture e tecniche di pesca, come l’orticoltura, l’idroponia, la viticoltura, floricoltura, acquacoltura su terra.

● Kangaroo Island consoliderà le proprie esportazioni di prodotti dell’agricoltura.

● La promozione dell’immagine di Kangaroo Island (per il turismo e per l’esportazione di prodotti) sarà sostenuta dal mantenere l’isola ambientalmente intatta, per la soddisfazione di abitanti e visitatori.

● Kangaroo Island sarà dotata di un sistema stradale sicuro e ben mantenuto, con strade asfaltate a servizio dei centri urbani, delle principali attrazioni turistiche e attività economiche. I servizi saranno concentrati nei poli principali di attività come centri urbani, luoghi di attrazione turistica, zone di produzione e di ritrovo comunitario, in modo da sostenere uno sviluppo edilizio pianificato e coordinato.

● Gli abitanti di Kangaroo Island godranno di un livello di servizi comunitari adeguato a quello di una comunità rurale di 4.200 persone e ai bisogni di un’industria turistica, tenendo presente gli alti costi di erogazione.

OBIETTIVI

Gli obiettivi che seguono riguardano il quadro generale del Development Plan per Kangaroo Island e discendono dagli Obiettivi strategici e Assetto futuro delineati sopra.

Strategie di Sviluppo Economico

Obiettivo 1: Individuare e offrire opportunità di sviluppo economico basate sulle risorse esistenti, mantenendo contemporaneamente la vitalità di tutte le attività; oltre a ricercare occasioni di ulteriore miglioramento.

Obiettivo 2: Incoraggiare un maggior valore aggiunto alle produzioni agricole, naturali, e di altre attività.

Obiettivo 3: Incoraggiare investimenti e sviluppo di nuove imprese che siano complementari all’ambiente e agli obiettivi comunitari di Kangaroo Island.

Obiettivo 4: Realizzare e mantenere un turismo economicamente vitale ed ecologicamente sostenibile sull’isola, promuovendola come una delle destinazioni naturalistiche più importanti dell’Australia.

Strategie di Sviluppo Ambientale

Obiettivo 5: Kangaroo Island deve mirare a:

(a) Gestire l’ambiente naturale in modo da mantenere la biodiversità

(b) Conservare e migliorare gli aspetti di ambiente culturale

(c) Assicurare un uso efficiente e sostenibile delle risorse idriche, e mantenere un’alta qualità delle acque.

(d) Incoraggiare la costruzione di abitazioni energeticamente efficienti che utilizzino una progettazione a risparmio di energia, riducendo il bisogno generale dell’isola.

(e) Assicurare modalità di uso del suolo sostenibili.

(f) Assicurare la costruzione di edifici resistenti al fuoco, in un ambiente a rischio di incendi.

Obiettivo 6: Mantenere gli attuali nuclei di tipo urbano come principali zone di insediamento, e consentire l’edificazione esternamente ad essi solo in zone espressamente destinate, o secondo criteri limitati e controllati.

Obiettivo 7: Sostenere il ripristino, bonifica e monitoraggio di aree degradate o mal utilizzate, e degli habitat delle specie in pericolo.

Obiettivo 8: Incoraggiare, in ordine di importanza, l’evitare di produrre rifiuti, la loro riduzione, riuso e riciclaggio, una gestione e smaltimento sicuri.

Obiettivo 9: Gestire gli impatti dei visitatori, perché non degradino l’ambiente naturale e culturale.

Obiettivo 10: Mantenere e tutelare il paesaggio delle coste, le vedute panoramiche e le zone marine circostanti.

Strategie di Sviluppo Comunitario

Obiettivo 11: Incoraggiare iniziative economiche regionali che accrescano la base occupazionale delle aree rurali e offrano opportunità di impiego.

Obiettivo 12: Creare occasioni di lavoro per la popolazione locale, in particolare per le persone in età post-scolare.

Obiettivo 13: Migliorare i livelli di reddito attraverso lo sviluppo economico.

Obiettivo 14: Mantenere il patrimonio culturale, naturale e di paesaggio goduto da residenti e visitatori.

Obiettivo 15: Modernizzare e ampliare servizi e infrastrutture comunitari, come quelle sanitarie, educative, i trasporti pubblici, sport e tempo libero, arte e cultura.

Obiettivo 16: Facilitare lo sviluppo di strategie sociali di assistenza agli adeguamenti della collettività alle mutevoli circostanze economiche.

Forme dell’insediamento

Obiettivo 17: Un insediamento ordinato ed economico.

Le nuove abitazioni, le strutture per le vacanze e altre strutture urbane connesse all’incremento delle attività turistiche nei vari centri e nuclei, devono essere realizzate in modo contiguo, e rappresentare estensioni delle aree edificate esistenti. Ciò costituirà un’economia nella fornitura di servizi pubblici, e contribuirà alla creazione di un ambiente di vita adeguato, sicuro e piacevole.

Obiettivo 18: Un’adeguata distribuzione e separazione delle attività residenziali, produttive e per il tempo libero, destinando superfici di territorio adatte a tali scopi.

Un’adeguata distribuzione e separazione dell’insediamento residenziale, terziario, commerciale e per il tempo libero è di beneficio alla comunità, e consente ai centri di funzionare in modo più efficiente. L’accessibilità è più comoda e sicura; i valori immobiliari sono più stabili, e sorgono meno difficoltà a causa di strutture incompatibili mescolate nella stessa zona, ad esempio fabbriche e abitazioni. La pubblica amministrazione può progettare e fornire adeguati servizi ad una crescita così pianificata.

Obiettivo 19: Una corretta localizzazione di strutture pubbliche, collettive e per il tempo libero, destinando in anticipo le superfici più adatte allo scopo.

Il bisogno di terreni per aree destinate al tempo libero può essere previsto, e il piano regolatore offre la cornice entro la quale possono essere individuate le migliori localizzazioni. I terreni per scopi pubblici devono essere disponibili nel posto giusto al momento giusto, ed è prudente destinarli a futura acquisizione prima che vengano utilizzati ad altri scopi.

Obiettivo 20: La ristrutturazione urbanistica delle località con un cattivo o insoddisfacente assetto, o con edilizia obsoleta o malsana.

Un’edilizia di qualità insufficiente offre condizioni di vita di basso livello, e deprezza gli immobili circostanti. È socialmente ed economicamente desiderabile che tali zone siano ristrutturate, e a questo scopo si possono rendere necessarie particolari misure normative e finanziarie.

Obiettivo 21: Lo sviluppo edilizio della circoscrizione deve essere coerente al Kangaroo Island Structure Plan.

Il Kangaroo Island Structure Plan indica, in termini generali, gli orientamenti per lo sviluppo futuro dell’isola, in base ai punti seguenti:

(a) proseguimento delle attività primarie;

(b) individuazione delle strade principali, secondarie, panoramiche;

(c) sviluppo urbano attraverso completamento dei lotti inedificati, e ampliamenti compatti dei centri di Kingscote, Penneshaw, Parndana e American River;

(d) tutela delle coste e dei loro aspetti paesistici;

(e) crescita contenuta dell’insediamento di Muston;

(f) valutazione delle risorse minerarie significative;

(g) tutela delle zone umide principali adiacenti a Pelican Lagoon;

(h) analisi delle possibilità di Pennington Bay, Antechamber Bay e Brown’s Beach per attività di tempo libero a bassa intensità.

Obiettivo 22: Sviluppo compatto ed economico dei nuclei di Kingscote, Penneshaw, Parndana e American River come principali centri abitati e di servizio della circoscrizione amministrativa.

Obiettivo 23: Sviluppo commerciale, terziario, industriale, a soddisfare i bisogni dell’isola.

Obiettivo 24: Edificazione dei lotti disponibili nelle aree per case vacanza, ad offrire ambienti alternativi a quelli dei nuclei principali.

Obiettivo 25: Sviluppo separato delle funzioni, ad evitare conflitti fra usi del suolo incompatibili.

PRINCIPI DI REGOLAMENTAZIONE URBANISTICA

1 Lo sviluppo deve avvenire secondo la Carta 1 [allegata con indicazione dei nuclei urbani, n.d.T.] e relative mappe particolareggiate, e secondo i piani generali e particolareggiati per la circoscrizione e le zone di Kingscote, Parndana, Emu Bay, Harriet River, D.Estrees Bay, Nepean Bay, Brownlow KI, American River, Penneshaw, Baudin Beach e Island Beach.

2 L’edificazione deve essere ordinata ed economica.

3 Le nuove abitazioni, case vacanze e altri elementi urbani devono:

(a) costituire un ampliamento compatto e continuo di un’area edificata esistente;

(b) essere localizzate in modo da consentire una fornitura efficiente ed economica dei servizi pubblici;

(c) costituire un ambiente di vita sicuro, comodo, piacevole.

(d) essere progettate in modo da promuovere conservazione di energia e acque.

(e) non provocare eliminazione di vegetazione locale o impatti nelle Aree di Conservazione.

4 L’edificazione che possa essere colpita da allagamenti non deve avvenire dove:

(a) ci sia un significativo rischio di allagamenti, o di aggravamento degli effetti su altre zone;

(b) le misure di prevenzione degli allagamenti, come colmate, elevazioni di livello, possano aumentare il rischio di inondazioni o aggravamento degli effetti in altre zone;

(c) esista qualche probabilità che vite o proprietà possano essere a rischio nell’arco di 100 anni.

Aspetto degli insediamenti e degli edifici

Obiettivo 26: Conservazione dell’aspetto attraente dei nuclei urbani e dei principali accessi stradali.

Obiettivo 27: mantenimento e miglioramento dell’aspetto delle aree urbane tramite un’edilizia adeguata.

Obiettivo 28: La bellezza delle varie località non deve essere contrastata dall’aspetto di aree, edifici, altre strutture.

PRINCIPI DI REGOLAMENTAZIONE EDILIZIA

5 L’aspetto delle aree, edifici e altre strutture non deve andare a detrimento della bellezza della località dove sono situati.

6 Edifici e altre strutture devono essere di alto livello progettuale, con particolare cura per l’aspetto esterno e il collocamento dei fabbricati in modo da introdursi e migliorare i caratteri e l’aspetto della località.

7 Edifici e zone a parcheggio devono essere arretrati rispetto ai confini della proprietà, dalle pubbliche strade e dalle aree di riserva costiera, ed essere collocati in modo da non ostruire o ostacolare vedute significative.

8 Gli edifici devono essere collocati al di sotto dei crinali o cime di alture, ben arretrati rispetto ai corsi d’acqua, localizzati in modo da evitare disboscamenti, e con piantumazioni per ridurre l’impatto visivo. In modo specifico, localizzazione, progetto e realizzazione non devono danneggiare la visuale di punti particolari come il mare, promontori, crinali, percorsi panoramici.

9 L’edificazione deve essere accompagnata da piantumazioni che migliorino l’aspetto degli edifici, schermino gli elementi di servizio, carico e scarico, deposito, forniscano di ombra le aree a parcheggio, e contribuiscano ad un ambiente piacevole e complementare alle caratteristiche della località. Nella realizzazione dell’arredo a verde si deve prestare attenzione alla prevenzione degli incendi. Le piantumazioni non devono essere intensive, in modo da non contrastare le norme per la sicurezza dagli incendi.

10 Piantumazioni e arredi a verde devono utilizzare specie locali e endemiche, anziché di importazione.

11 Edifici e strutture devono essere di alta qualità progettuale per quanto riguarda l’aspetto esterno, i materiali, i colori, la posizione, il verde, la manutenzione futura, in modo da conservare e migliorare aspetto e caratteri della località.

12 Edifici e strutture devono consentire adeguata privacy e soleggiamento ai lotti residenziali circostanti, e il mantenimento della qualità nell’aspetto locale.

13 Gli alloggi singoli, a schiera, multipli, gli edifici ad appartamenti, devono contenere alta qualità architettonica nella scelta dei materiali e collocamento degli edifici. Ogni intervento si deve inserire per dimensioni, forme, altezze e altre caratteristiche con gli edifici circostanti, e deve essere collocato per offrire la massima privacy e tranquillità, anche attraverso arredi a verde e schermature.

14 Per le finiture esterne degli edifici:

(a) si eviti l’uso di colori vivaci e di materiali ed elementi ad alta riflettività;

(b) si usino colori che sottolineano i caratteri della località e non costituiscano invadenza;

(c) siano complementari al paesaggio e alle forme edificate esistenti, sia sulla costa, nelle zone urbane e rurali, a ridurre al minimo qualunque ingerenza visiva.

15 Il fronte delle zone residenziali e l’area di accesso devono essere organizzati a verde. La piantumazione può comprendere un insieme di piante e superfici pavimentate, ma la superficie asfaltata non può eccedere la metà dell’area fra il margine e la linea più avanzata dell’edificio. La larghezza dell’accesso carraio non deve essere superiore al 30% del fronte.

16 L’edificazione su zone che contengono edifici o strutture di importanza storica, o ad esse adiacenti, deve avere caratteristiche progettuali e di aspetto esterno, riguardo a materiali, colori, forme, dimensioni, masse, posizione, arredi a verde, tali da non danneggiare o degradare la qualità del luogo, edificio o struttura.

17 Con l’eccezione delle tettoie domestiche o degli edifici per scopi industriali, commerciali o agricoli, non è possibile realizzare nessun edificio con pareti esterne di materiali diversi da mattoni a vista, pietra, ardesia, legno, mattoni intonacati, a meno che tale edificio non possa contrastare bellezza e caratteri della località.

18 Non è possibile realizzare edifici sospesi su pilastri, o che manchino di una solida base in mattoni, pietra o calcestruzzo lungo il perimetro, a contenere lo spazio fra il pavimento del fabbricato e la superficie del terreno.

19 La costruzione di edifici superiori a un piano di altezza, può essere intrapresa solo quando:

(a) l’edificio sia in armonia visiva con gli altri edifici esistenti nella località;

(b) l’edificio sia progettato e collocato in modo da ridurre al minimo qualunque perdita di privacy o soleggiamento dei fabbricati esistenti;

(c) l’edificio non diminuisca la bellezza della località.

[...]

Centri commerciali e di servizi

OBIETTIVI

Obiettivo 44: L’edilizia commerciale, amministrativa, culturale, comunitaria, per il divertimento, gli insediamenti turistici, per l’istruzione, religiosi e per il tempo libero, devono essere collocati in Centri Integrati.

Obiettivo 45: Centri fissati e sviluppati secondo una gerarchia, in base alle funzioni di ciascuno rispetto alla propria regione.

PRINCIPI DI REGOLAMENTAZIONE URBANISTICA

93 Gli insediamenti commerciali devono essere localizzati come segue:

(a) Un negozio, o gruppo di negozi, con una superficie commerciale lorda superiore ai 450 metri quadrati, deve essere collocato nelle aree classificate Centro di Distretto o Zona Centrale Urbana.

(b) Un negozio, o gruppo di negozi, con una superficie commerciale lorda inferiore ai 450 metri quadrati, collocato esternamente alle aree classificate Centro di Distretto o Zona Centrale Urbana, non deve ostacolare lo sviluppo del Centro di Distretto o Zona Centrale Urbana.

94 Le azioni relative alla mobilità di merci e persone entro i Centro di Distretto e Zone Centrali Urbane devono mirare a:

(a) Il tipo di edificazione non deve causare inconvenienti o traffico poco sicuro per il movimento pedonale, o indurre necessità di spese significative per lavori relativi a traffico e trasporti, o servizi entro o fuori l’area.

(b) L’edificazione deve essere concentrata, per la maggior comodità dei pedoni, e non è consentito sviluppare eccessivamente senza bisogno i fronti stradali (un aumento della profondità costituisce un’alternativa più desiderabile).

(c) È altamente desiderabile all’interno delle zone commerciali la separazione del movimento pedonale da quello veicolare, ad assicurare sicurezza e comodità.

95 Centro di Distretto e Zone Centrali Urbane devono essere altamente accessibili alla popolazione servita, specialmente, dove ciò sia praticabile, tramite trasporto pubblico.

96 Centro di Distretto e Zone Centrali Urbane devono svilupparsi su un lato di una arteria di comunicazione secondaria, o strada principale locale, o sul quadrante definito dall’incrocio di un’arteria secondaria con una strada principale locale. Nei casi in cui le strutture del Centro già si collochino a cavallo di arterie secondarie o strade locali, o all’incrocio di due strade principali, l’edificazione al loro interno deve:

(a) concentrarsi su un lato dell’arteria secondaria o strada locale principale, o su uno dei quadranti dell’incrocio;

(b) ridurre al minimo la necessità di movimento pedonale o veicolare attraverso l’arteria secondaria o strada locale principale, da una parte del Centro all’altra.

97 I Centri devono avere impatti negativi minimi sulle aree residenziali locali.

98 ICentri devono essere localizzati in modo tale da consentire un uso efficace degli investimenti pubblici in infrastrutture, trasporti e altri servizi, e che ogni costo relativo sia superato dai vantaggi alla popolazione servita.

99 L’edificazione dei Centri non deve risultare nel degrado fisico di alcuno di essi.

100 L’edilizia commerciale più adeguata esternamente alla Zona Centro di Distretto è quella di tipo e funzioni non interferente con quella del Centro.[...]

Nota: L’intero documento del Kangaroo Island Development Plan, con le mappe anche dettagliate e le prescrizioni per le singole località, al sito Planning SA, del Department for Transport, Energy and Infrastructure, South Australia, insieme ad una ricchissima raccolta in forma editoriale standard di altri strumenti urbanistici approvati per l’area di Adelaide (f.b.)

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