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Western Australia Planning Commission
Linee per una politica di piano: sviluppo urbano e territoriale
18 Agosto 2006
Esperienze straniere
Un documento di indirizzo per la pianificazione a scala statale (2005) che definisce obiettivi spaziali e sociali molto concreti e tangibili, per un territorio ad alto valore naturale in fase di grande sviluppo (f.b.)

Western Australian Planning Commission, Linee per una politica di piano 3: Sviluppo urbano e territoriale, Stesura provvisoria, aprile 2005, Predisposta ai sensi della sezione 5AA del Town Planning and Development Act 1928 (e successive modifiche); Titolo originale: Statement of Planning Policy 3: Urban Growth and Settlement – Traduzione di Fabrizio Bottini

2. Introduzione e premesse

Questo documento fissa principi e considerazioni relativi alla pianificazione urbana e territoriale in Western Australia. Si tratta di un ampio ambito di politiche nel quadro dello Statement of Planning Policy No. 1 : State Planning Framework. Le linee qui fissate verranno poi attuate attraverso altre più specifiche indicazioni per le questioni particolari degli insediamenti urbani che richiedono orientamenti aggiuntivi.

Un’ampia proporzione degli abitanti della Western Australia (oltre il 90%) abita in città e piccoli centri. I caratteri insediativi e la qualità dell’ambiente urbano sono quindi di grande significato per lo stile di vita della popolazione. Un sistema insediativo ben pianificato e coerente, un attento governo dello sviluppo urbano e delle trasformazioni, sono elementi critici per il conseguimento di migliori obiettivi sociali, economici, ambientali, ad esempio offrendo una maggior scelta rispetto alle abitazioni e ai modi di vita, una più facile accessibilità ai luoghi di lavoro, opportunità di servizi e tempo libero per le persone di tutte le età e abilità, un forte e condiviso senso di appartenenza comunitario, una buona progettazione urbane e di quartiere che sappia creare spazi altamente vivibili, piacevoli, efficienti.

La Western Australia è uno stato con un insediamento discontinuo. La maggioranza della popolazione, circa 2 milioni di abitanti, è concentrata a sud-ovest di una linea fra Lancelin e Albany. L’area metropolitana di Perth è il fulcro di popolazione e di attività economiche con 1,5 milioni di abitanti (compresa Peel). Altre concentrazioni di popolazione nel sud-ovest si trovano a Bunbury, Busselton, Collie, Northam e Albany.

Nelle altre parti dello stato, il sistema insediativo riflette lo sviluppo socioeconomico delle diverse regioni: predominanza dell’allevamento e dell’attività mineraria al nord e all’est, agricoltura nel mid-west e nella “fascia del grano”. Si tratta di un sistema di porti, centri pescherecci e di vacanza lungo la costa, città minerarie remote a nord e a est, localizzate vicino ai giacimenti, e piccoli centri sparpagliati attraverso le regioni agricole. La maggioranza della popolazione è concentrata nei centri di Kalgoorlie-Boulder, Geraldton, Esperance, Carnarvon, Karratha, Port Hedland, Broome e Kununurra.

Lo stato è in crescita e sta cambiando. Negli ultimi trent’anni la popolazione è quasi raddoppiata sino a circa 2 milioni e si prevede che aumenterà sino a 2,9 entro il 2031. Lo sviluppo più rapido sta avvenendo nella regione di Perth e lungo la costa. La popolazione dell’area metropolitana di Perth, compresa Peel, si prevede raggiungerà i 2,2 milioni entro il 2031, a rappresentare il 76% di una popolazione statale calcolata in 2,9 milioni. Esiste una continua pressione allo sviluppo insediativo nelle aree costiere, in particolare per progetti legati al turismo, seconde case, e da parte di chi cerca un tipo di vita diverso da quello della città. Spesso i piani per questi insediamenti sono carenti dal punto di vista dell’offerta di posti di lavoro e servizi, oltre ad essere totalmente dipendenti dall’uso dell’automobile. L’insediamento costiero deve essere pianificato con cura per assicurare tutela a spiagge, dune, sbocchi dei corsi d’acqua, zone umide, perché possano essere prevenuti i rischi dei danni delle tempeste e l’erosione della linea di costa, collocando lo sviluppo urbano dove possano essere predisposte le infrastrutture essenziali, posti di lavoro, servizi e trasporti pubblici. Lo Statement of Planning Policy No.2.6 State Coastal Planning Policy predisposto dalla Commissione fissa i principi della pianificazione e tutela delle coste incoraggiando la concentrazione dello sviluppo urbano attorno ai centri esistenti, in particolare quelli dotati di servizi e infrastrutture.

Nell’area metropolitana di Perth e in molte città e cittadine della regione, molti dei nuovi interventi hanno preso la forma di insediamenti suburbani a bassa densità. Questo tipo di sviluppo rappresenta una risposta alle preferenze dei consumatori da parte delle forze di mercato dell’epoca. Lo sviluppo suburbano riflette la volontà collettiva delle famiglie di un’abitazione isolata con giardino, di una mobilità senza vincoli. Esiste un riconoscimento crescente del fatto che la diffusione dell’insediamento urbano intensifichi la pressione su importanti risorse di terra e acqua, imponga costi per la fornitura di servizi e infrastrutture, aumenti la dipendenza dall’auto privata e crei potenziali disparità fra chi abita nei sobborghi esterni, dove le occasioni di lavoro e i servizi non sono immediatamente disponibili. Alcuni suburbi sono carenti in quanto a senso comunitario, e le persone si sentono isolate. Esistono altri costi, a causa della dipendenza dall’auto per gli spostamenti quotidiani, quando sarebbe facile che le persone camminassero o si spostassero in bicicletta verso le proprie destinazioni. Le speranze e preferenze collettive si stanno ora spostando verso un tipo di edificazione più compatta. Anche le famiglie stanno diventando più diversificate. La popolazione invecchia ed esiste una proporzione crescente di piccoli nuclei in cerca di una gamma più ampia di tipologie abitative, diverse dalla convenzionale casa suburbana. Più persone vengono attirate dagli insediamenti compatti a funzioni miste che li liberano dall’onere della manutenzione di vasti giardini e dalla dipendenza dall’automobile. C’è un maggiore interesse al ritorno nei vecchi quartieri. Anche nei nuovi suburbi esiste una tendenza a tornare alle forme del vecchio quartiere con maggior senso comunitario e più accessibilità a posti di lavoro, servizi e trasporti pubblici. La tendenza è a creare comunità più vivibili nei nuovi quartieri, rivitalizzare e rilanciare quelli già esistenti nelle zone urbane, offrire una gamma più ampia di abitazioni e ambienti di vita, allargare le possibilità di scelta dei mezzi di trasporto, conservare le risorse ambientali, offrire una maggiore possibilità di interazione sociale.

Nelle altre regioni, mentre i centri più grandi come Geraldton, Kalgoorlie, Broome e Esperance hanno continuato a crescere, alcune delle cittadine minori di campagna hanno subito un declino a causa della riduzione delle possibilità di lavoro e alle trasformazioni sociali, con la popolazione che si è spostata dall’insediamento rurale verso i centri urbani. Nel settore minerario ed estrattivo, i miglioramenti nella mobilità con una riduzione dei costi, hanno generato una crescita della forza lavoro di tipo fly-in fly-out che trova posto direttamente sui siti minerari dove esistono scarse possibilità di contribuire ad una crescita economica e urbana locale. Scopo generale della politica è di facilitare modalità sostenibili di sviluppo urbano e territoriale fissandone i criteri, e determinando in linea di massima le linee di crescita e trasformazione. Le indicazioni dovranno essere tenute presenti nella predisposizione delle strategie urbanistiche regionali e locali, nei piani regolatori e loro varianti, trovare spazio nelle decisioni normative riguardanti lo sviluppo urbano e territoriale.



3. Applicazione della presente politica



Questa politica si applica a tutto il territorio della Western Australia.



4. Obiettivi della presente politica



Gli obiettivi di questa politica sono:

● promuovere un tipo di insediamento sostenibile e ben pianificato in tutto il territorio statale, su superfici di terreno sufficienti e adatte ad offrire una vasta gamma di abitazioni, occasioni di lavoro, spazi e strutture per il tempo libero, zone libere.

● governare la crescita urbana in risposta ai bisogni sociali ed economici della comunità, riconoscendo valori e vincoli ambientali.

● promuovere lo sviluppo di quartieri in forme vivibili e sostenibili assicurando nello stesso tempo faci accesso a posti di lavoro e servizi attraverso varie modalità di trasporto, offrire scelta qualitativa e di prezzo per le abitazioni e creare spazi dotati di identità propria in ogni comunità.

● coordinare i nuovi insediamenti con la realizzazione di infrastrutture e servizi efficienti ed economici.

5. Criteri di attuazione



5.1 Creare città sostenibili

La presente politica è orientata a creare città, cittadine e altri luoghi che offrano alti livelli occupazionali e di sviluppo economico, comunità solide, vivaci, inclusive, un’efficace tutela dell’ambiente, un uso cauto delle risorse. Gli elementi chiave per le città sostenibili sono:

● una base economica solida, diversificata, sostenibile che assicuri accesso al mercato del lavoro;

● terreni sufficienti e adatti nelle localizzazioni adeguate per abitazioni, attività economiche, commercio, tempo libero e altri usi, coordinati con un’efficiente ed economica offerta di trasporti, infrastrutture essenziali e servizi alla persona;

● varietà e possibilità di scelta nelle dimensioni, tipologie, prezzi delle abitazioni, a rivolte a una vasta di dimensioni, fasce di età e reddito delle famiglie;

● massima efficienza nell’uso delle risorse attraverso l’utilizzo migliore dei terreni nelle zone urbane, in particolare di spazi ed edifici liberi o sottoutilizzati, alte densità dove esse possano essere ottenute senza detrimento dei caratteri dei quartieri, uso attento delle risorse rinnovabili, quali terre e edifici urbani, scuole e servizi comuni, sistemi infrastrutturali e quartieri consolidati; infine promuovendo e incoraggiando uno sviluppo urbano coerente a un uso efficiente dell’energia;

● promuovere maggiori densità residenziali dentro e attorno alle città e centri di quartiere, nodi di trasporti pubblici e interscambio ad alta frequenza, grandi strutture terziarie e sanitarie, vicinanza a spazi per il tempo libero di alto livello quali coste e parchi;

● concentrare commercio, uffici, divertimenti e altre attività che attraggono un numero elevato di persone in centri organizzati attorno ai principali nodi del trasporto pubblico in modo da ridurre le necessità di spostamento, incoraggiare le modalità non automobilistiche e creare centri attraenti, gradevoli e a funzioni miste;

● accessibilità a tutti gli spazi per il lavoro, la salute, l’istruzione, il commercio e la socialità, a piedi, in bicicletta o col trasporto pubblico anziché dipendere dall’auto (anche riconoscendo la convenienza degli spostamenti in automobile in alcuni casi, e la possibilità limitata di offrire alternative negli abiti rurali e nelle regioni remote);

● una buona progettazione urbana che crei e migliori l’identità locale, il senso degli spazi, la vivibilità e l’interazione sociale; un’idea di ambiente urbano che riduca le possibilità e le paure di azioni criminali;

● un’adeguata considerazione dell’ambiente, riconoscendo la necessità di tutelarlo e ripristinarlo, proteggendo la biodiversità e riducendo al minimo gli impatti dell’urbanizzazione sui suoli, le acque, l’uso di energia, i minerali e le altre risorse che concorrono all’economia urbana e allo sviluppo sociale; infine

● una cornice di piano propositiva che miri attivamente a facilitare e promuovere una buona qualità dell’edificazione, anziché concentrarsi su regole e controlli, in modi che contribuiscano alla crescita economica, sostengano comunità sicure sostenibili e vivibili, migliorino la qualità della vita, coinvolgano adeguatamente la comunità nella pianificazione.

All’interno della State Planning Strategy, lo sviluppo futuro dell’area sud-ovest del territorio statale è contenuto in quello del sistema urbano, ulteriormente precisato e articolato nella strategia per l’area metropolitana di Perth. La crescita di Perth sarà accuratamente governata allontanandosi dal tipo di espansione urbana verso le fasce esterne, con il consolidamento delle aree esistenti mantenendo al contempo un’adeguata offerta di terreni per la crescita nelle zone a ciò destinate. Bunbury, Busselton e Albany continueranno a svilupparsi come centri principali. I terreni fra le città e cittadine verranno mantenuti all’uso rurale per la produzione agricola, la tutela del paesaggio, la qualità generale della vita.

Per le altre regioni, la State Planning Strategy promuove il consolidamento e crescita dei sistemi esistenti, per rendere le città regionali comunità sostenibili sul lungo periodo. C’è probabilmente la necessità di evitare nuovi insediamenti specializzati isolati lontani dai servizi, esistenti e previsti, che creerebbero forme di concorrenza e declino delle cittadine esistenti.

Gli elementi chiave della State Planning Strategy sono confermati nelle presenti indicazioni. Obiettivo preponderante è di costruire nelle città esistenti per sostenere le economie locali e regionali, concentrare gli investimenti nei servizi e infrastrutture, migliorare la qualità della vita di queste comunità.

Si deve pensare a nuovi insediamenti e grosse espansioni urbane quando si abbia una prevista base economica e occupazionale, quando possano essere efficientemente serviti da infrastrutture locali e regionali come trasporti, acquedotto, fognature e scarichi, reti elettriche, parchi, scuole, negozi, strutture per il tempo libero e altri servizi. Qualunque importante nuovo intervento, sia esso un nuovo nucleo o un’espansione urbana, non deve consistere di sole abitazioni ma essere pensato come comunità sostenibile con una miscela di funzioni produttive, commerciali, per l’istruzione e altro.

Nelle zone di nuova edificazione, l’obiettivo deve essere di ottenere densità residenziali superiori e offrire una certa gamma di tipi di abitazione. Questi quartieri ad alta densità e funzioni miste devono essere incoraggiati vicino ai nodi del trasporto pubblico e centri di attività.

Al di fuori della zona metropolitana e dei centri di sviluppo regionale, qualunque proposta per grossi nuovi insediamenti, sia per importanti aggiunte ad altri esistenti che per nuovi nuclei isolati, poco probabilmente rappresenterà una opzione sostenibile, data la difficoltà di assicurare una base occupazionale certa, il costo di realizzazione di tutti i servizi e infrastrutture necessari, da possibilità di distogliere popolazione e risorse dai centri esistenti e contribuire così al loro declino. I nuovi insediamenti si dimostreranno sostenibili solo quando si rivolgeranno a una significativa carenza di alloggi nella regione, avranno una base occupazionale certa, dimensioni sufficienti a sostenere una serie completa di servizi locali come scuole, negozi, attività, e non esista alcuna alternativa sostenibile.

Nuovi insediamenti possono essere necessari per offrire sistemazione relativa a progetti minerari ed estrattivi in aree remote. La preferenza è per il collocamento della forza lavoro mineraria entro i centri più vicini, se il sito della miniera è sufficientemente prossimo ed esistono spazi per queste abitazioni, le infrastrutture e i servizi per questi lavoratori. In tal modo la forza lavoro mineraria sosterrà l’economia della cittadina a avrà accesso ai servizi locali disponibili.

5.2 Il governo dello sviluppo urbano e territoriale della Western Australia

Lo State Planning Framework, che comprende la State Planning Strategy, i programmi di scala regionale, sub-regionale, e altre politiche, offre indicazioni per le modalità future di sviluppo urbano e territoriale, oltre alla base per le decisioni riguardo alle specifiche proposte di progetto. Lo State Planning Framework costituisce il contesto dei piani regionali e locali, che devono tenerne conto nella redazione.

Le strategie regionali sono predisposte dalla Commissione e riguardano una regione o sub-regione. L’orizzonte di piano in genere è di 30 anni. Le strategie regionali riflettono e sviluppano politiche e proposte fissate nella State Planning Strategy. Esse devono offrire indicazioni chiare riguardo al futuro dello sviluppo territoriale della regione e individuare le zone di crescita tenendo conto dei bisogni della popolazione e di case entro il periodo di validità, coerentemente ad uno sviluppo sostenibile.

Nelle strategie regionali devono essere individuati gli ambiti con potenziale di crescita tenendo conto delle possibilità economiche, occupazionali, di accessibilità, offerta di servizi e infrastrutture essenziali, possibilità di organizzare questo sviluppo entro un buon quadro economico, sociale, ambientale. La pianificazione dovrà agevolare la crescita entro questi ambiti traendo vantaggio dalle possibilità di crescita.

Il Metropolitan Development Program e il Country Land Development Program rispettivamente riguardano i piani di land release per l’area metropolitana di Perth e le maggior città e cittadine dello stato. Essi offrono chiare indicazioni riguardo alla disponibilità di terreni urbani tenendo conto della crescita di popolazione, della domanda di abitazioni, delle caratteristiche dei lotti residenziali, dell’offerta di servizi e infrastrutture, delle principali opere e programmi, delle combinazioni finanziarie. Questi piani sovrintendono all’ordinata ed efficiente edificazione dei terreni urbani nella regione metropolitana e negli altri centri urbani regionali assicurando che i tempi dell’urbanizzazione siano coordinati alla realizzazione di infrastrutture e servizi alla comunità.

Le strategie di piano locali sono gli strumenti principali che consentono alle amministrazioni di quei territori di programmare il proprio futuro. Esprimono una visione in prospettiva, politiche e proposte dell’amministrazione locale e riflettono necessità e aspirazioni della comunità. Sono anche lo strumento chiave per tradurre le politiche statali e regionali in azioni locali e offrire un quadro di razionalità allo zoning e alle altre previsioni dei piani regolatori urbani. Le strategie locali devono riflettere e realizzare concretamente le politiche di sviluppo urbano e territoriale fissate a scala regionale, i piani di land release, applicandoli in dettaglio su scala locale tenendo conto di bisogni e specificità. Le strategie locali devono cercare di individuare quantità sufficienti di terreni per i bisogni futuri della popolazione e delle abitazioni, su un arco di almeno 10 anni.

Nella preparazione delle strategie di piano locali, le amministrazioni devono valutare il bisogno abitativo e il tipo di residenze aggiuntive da prevedere. Le strategie di piano locali devono assicurare un’adeguata miscela di tipi residenziali, alla luce della domanda di abitazioni e della mutevole composizione delle famiglie. Le amministrazioni locali devono adottare un approccio sistematico nell’individuare le località adatte per i nuovi sviluppi residenziali, i progetti di rinnovo, di infill e le possibilità di aumento di densità, in particolare attorno a centri di servizi e nei pressi dei nodi di trasporto pubblico. Un’ordinata previsione di sviluppo urbano e territoriale sarà facilitata da structure plans, che tengano conto strategicamente delle caratteristiche fisiche dei luoghi, siano alla base della crescita di quartieri sicuri comodi e attraenti, rispondenti ai vari bisogni della comunità, assecondino una logica e coordinata realizzazione di infrastrutture e servizi. Gli structure plans possono consistere in una gerarchia di previsioni che vanno da quelle ampie di distretto a quelle più dettagliate di zone e quartieri.

Le proposte di crescita urbana saranno definite tenendo conto di:

State Planning Strategy e strategie regionali e sub-regionali entro lo State Planning Framework;

● previsioni demografiche fornite dal Department for Planning and Infrastructure;

● piani di land release pubblicati dalla Commissione; e infine

● strategie di piano locali predisposte dalle amministrazioni e approvate dalla Commissione.

In genere, non saranno approvate proposte riguardanti aree non individuate entro le strategie regionali e locali e nei piani di land release.

Allo scopo di giudicare adeguatamente e valutare i principali progetti di sviluppo urbano coerenti a questa politica, la Commissione può richiedere ai proponenti di presentare una descrizione dettagliata della coerenza del proprio progetto rispetti agli obiettivi di pianificazione regionale e sostenibilità. Sarà basata sull’analisi della coerenza della proposta con il quadro regionale e gli obiettivi di crescita economica, progresso sociale, conservazione delle risorse naturali e dell’ambiente. Elementi chiave dell’analisi saranno la capacità di offrire posti di lavoro, gli investimenti di capitale necessari per le infrastrutture e servizi (quali la partecipazione alle spese) e i costi e benefici generali del progetto, tenendo conto degli impatti sociali, ambientali ed economici (che possono essere negativi o positivi). Metodologia e dati utilizzati per l’analisi devono essere adeguati, trasparenti e verificabili, e possono far parte di un processo di consultazione riguardo al progetto. Dovranno anche essere fissati i dettagli di qualunque accordo o meccanismo attuativo della proposta.

5.3 Il governo dello sviluppo urbano nell’area metropolitana di Perth

Se un governo efficace dello sviluppo urbano è importante su tutto il territorio dello stato, esso diventa critico per un futuro sviluppo sostenibile dell’area metropolitana di Perth. La crescita di questa zona dovrà essere pianificata e governata secondo le attuali strategie:

● consolidando gli insediamenti residenziali nelle aree esistenti e orientando l’espansione urbana verso le aree a ciò destinate, che sono o saranno ben fornite dal punto di vista dell’offerta di posti di lavoro e trasporti pubblici;

● conferendo priorità allo infill development nelle aree urbane consolidate, in particolare attraverso processi di rigenerazione e intensificazione dell’edificato sui terreni sottoutilizzati, pur nel rispetto delle caratteristiche locali;

● collocando alte densità residenziali in posizioni accessibili a trasporti e servizi, come all’interno o attorno al distretto terziario centrale, nei centri regionali e di distretto, nei corridoi di attività, nei poli scolastici di istruzione superiore, in zone scelte di alto valore paesistico sulla costa e le sponde dei corsi d’acqua;

● concentrando lo sviluppo delle attività commerciali, culturali, sanitarie e per il divertimento all’interno e nei pressi dei centri e corridoi di attività con buon accesso al trasporto pubblico e dai bacini di popolazione;

● sviluppando un tipo di uso del suolo integrato che riduca la dipendenza dall’automobile e ampli le opzioni di trasporto, rendendo più facile per il pubblico usare i trasporti collettivi, camminare o andare in bicicletta verso le proprie destinazioni, fissando nei corridoi di mobilità la rete principale per il movimento di merci e persone;

● proteggendo la biodiversità e le aree di valore ambientale, e promuovendo l’idea di un sistema di spazi aperti regionali e locali strutturato a rete continua; infine

● proteggendo le risorse idriche, e riducendo lo sfruttamento di quelle non rinnovabili e che generano sprechi.

5.4 Progettare quartieri di alta qualità

La politica della Commissione denominata Liveable Neighbourhoods intende il quartiere come elemento base per uno sviluppo urbano di parti interconnesse e integrate, raggruppate entro ben definiti centri grandi e piccoli. Le nuove zone urbane verranno pianificate in modo integrato come comunità sostenibili con strutture e servizi locali, trasporti pubblici, possibilità occupazionali facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta, riducendo la dipendenza dagli spostamenti su auto privata. Oltre a rispondere ai bisogni quotidiani, i quartieri verranno anche progettati per costruire un forte senso dello spazio e comunitario, per offrire una miscela di vari tipi di abitazioni per vari tipi di famiglie, creando occasioni di interazione sociale, ambienti a dimensione umana, così che le strade siano attraenti, comode e sicuri spazi pubblici.

I principi per i Liveable Neighbourhoods si applicano alla redazione dei piani regionali e structure plans per le nuove aree di sviluppo, ai piani regolatori locali per le nuove lottizzazioni, ai progetti di rivitalizzazione e riorganizzazione dei quartieri esistenti. Questi principi sono:

● senso comunitario e forte identità locale e spaziale nei quartieri e nelle cittadine;

● una struttura urbana per quartieri percorribili a piedi raggruppati a definire centri di funzioni miste per ridurre la dipendenza dall’auto con facile accesso ai luoghi di lavoro, al commercio e ai servizi urbani;

● circolazione attraverso una rete di strade integrata dove sia piacevole e sicuro sia camminare, che andare in bicicletta, che guidare;

● accesso comodo e sicuro a servizi e strutture progettati per ogni tipo di utenza, compresa quella dei disabili;

● fronti strada attivi con edifici tesi a migliorare la sicurezza personale attraverso presenza e sorveglianza;

● nuovi insediamenti che sostengano l’efficienza del trasporto pubblico dove disponibile, e offrano un accesso diretto a sicuro a tutti gli abitanti;

● insediamenti urbani multifunzionali che offrano una vasta gamma di occasioni di vita, lavoro e tempo libero, in grado di adattarsi nel tempo alle trasformazioni della comunità, con adeguate caratteristiche di salubrità, sicurezza, bellezza;

● una varietà di dimensione dei lotti e dei tipi residenziali che risponda ai diversi bisogni di abitazione presenti nella comunità, ad una densità che sia in grado di sostenere l’offerta locale di servizi;

● forme urbanistiche ed edilizie che possano adattarsi a bisogni mutevoli e contenere graduali intensificazioni della densità;

● tutela delle aree ambientali più importanti e inserimento delle caratteristiche significative di tipo culturale e naturale all’interno dei progetti;

● approccio integrato alla progettazione degli spazi aperti, governo del sistema delle acque urbane; infine

● insediamenti efficienti, economici, ecologici, per promuovere l’abitazione a buon mercato.

5.5 Coordinamento di servizi e infrastrutture

La previsione di una nuova crescita urbana e di sviluppo del territorio deve essere coordinata con una economicamente efficiente di infrastrutture e servizi come strade, trasporti pubblici, acqua, fogne e scarichi, spazi aperti, scuole, strutture sanitarie e sportive.

Gli structure plans regionali e locali devono individuare gli spazi necessari per le future strade, linee di trasporto, infrastrutture, servizi alla comunità. Verranno consultati gli erogatori di servizi nella predisposizione di questi piani, per assicurare che la disponibilità del servizio sia coordinata con il processo di urbanizzazione.

Il piani di land release della Commissione devono guidare i programmi per nuovi insediamenti su aree libere e i principali interventi di infill/rinnovo urbano nella regione metropolitana e nei centri regionali, per assicurare la realizzazione tempestiva delle infrastrutture e servizi.

I contributi dei proprietari per le infrastrutture saranno regolati dalle politiche della Commissione. Nelle aree caratterizzate da una frammentazione delle proprietà, verranno considerate le ripartizioni dei costi per assicurarne un equilibrato finanziamento.

Agli insediamenti che avvengano su terreni liberi staccati dai margini attuali dell’edificato verrà richiesto di finanziare il prolungamento delle infrastrutture, come strade e servizi a rete, che sarebbero stati altrimenti realizzati dagli enti responsabili, in mancanza di un accordo fra costruttori e stato riguardo al finanziamento delle principali infrastrutture. È anche possibile che emerga il bisogno di contributi fissi per sostenere i costi di gestione generati da questi insediamenti.

5.6 Il governo dell’edificazione residenziale-rurale

Il sistema della residenza in zona rurale è un’importante componente dell’organizzazione territoriale in alcune aree dello stato. Gli insediamenti rurali-residenziali offrono un’opportunità di stile di vita e il potenziale per rivitalizzare le comunità rurali.

Questo tipo di insediamento però può anche avere una serie di impatti negativi. Le hobby farms e residenze rurali possono rappresentare potenziali conflitti con altri usi dello spazio e risorse come i prelievi d’acqua, alcune materie prime, zone naturali e paesaggi. C’è anche un certa pressione esercitata sul governo statale e sulle amministrazioni locali per i servizi e le infrastrutture, che sono difficili da fornire economicamente a causa del tipo di insediamento disperso. Nella regione metropolitana e nei pressi dei centri regionali, gli insediamenti di residenza rurale possono anche limitare le possibilità di un futuro sviluppo urbano frammentando i suoli, e rendendo più difficile l’accorpamento e più costosa la fornitura di servizi.

C’è dunque necessità di collocare e progettare gli interventi residenziali-rurali in modo sostenibile e integrato nel quadro territoriale generale.

La Statement of Planning Policy No. 2.5:Agricultural and Rural Land Use Planning della Commissione è rivolta al tipo di pianificazione degli insediamenti rurali-residenziali. Nel progettarli sarà necessario:

● evitare le terre agricole produttive, le risorse naturali importanti, zone boschive ad alto rischio di incendio o ambientalmente sensibili;

● evitare aree di cui è prevista l’urbanizzazione o comunque adatte allo sviluppo urbano per le loro caratteristiche e prossimità ai servizi;

● preferire le localizzazioni vicine ad insediamenti esistenti dotati di servizi e strutture che possano sostenere la comunità ed evitare una domanda di costose estensioni;

● ridurre al minimo le possibilità di conflitti con attività incompatibili associate a funzioni rurali produttive o gestione di risorse naturali;

● comprendere solo aree adatte a questo tipo di interventi, ad esempio terreni topograficamente vari, visivamente attraenti e con particolari caratteristiche ambientali; infine

● mantenere un approccio realistico destinando quantità di superfici proporzionate alla domanda di abitazione rurale, e non speculare sulla trasformazione d’uso.

5.7 Un piano per le comunità Aborigene

Anche se molti Aborigeni vivono in ambienti di tipo rurale o urbano, molti risiedono in townships e centri che sono governati dalla comunità Aborigena.

La Commissione sovrintende al progetto statale Planning for Aboriginal Communities per predisporre piani di insediamento che orientino la localizzazione di nuove abitazioni e edifici comuni destinati alle comunità Aborigene stanziali più remote. Lo Statement of Planning Policy No.3.2: Planning for Aboriginal Communities della Commissione prevede la cornice di piano per progetti di insediamenti e loro inserimento entro i piani regolatori urbani.

6. Attuazione



L’attuazione della presente politica avverrà attraverso altri documenti di statement, strategie regionali, locali, e piani regolatori regionali e locali. L’attuazione avverrà anche attraverso il processo quotidiano di decisione sulle trasformazioni d’uso, gli structure plans, le lottizzazioni, i progetti, e l’azione di altri uffici statali nello svolgere i propri compiti.

Agenzie statali e amministrazioni locali dovranno tener conto della presente politica per assicurare decisioni coerenti e integrate nella pianificazione dello sviluppo urbano e del territorio.

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