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La replica della banca. Mps: “Non siamo immobiliaristi”
13 Agosto 2010
Articoli del 2010
Il Monte dei Paschi di Siena non è solo immobiliarista né lo è più di ieri. Una smentita, che doverosamente pubblichiamo anche noi. Il Fatto quotidiano, 13 agosto 2010

L’articolo pubblicato da “Il Fatto” (11 agosto) [e ripreso da eddyburg] con il titolo “Cemento e polemiche, con Caltagirone svolta Montepaschi” descrive Banca Monte dei Paschi di Siena come un soggetto che, da un certo punto in poi, ha incrementato la sua attività nel mattone tanto da essere definita “l’immobiliare” Monte dei Paschi di Siena. Non è vero.

A sostegno di questa tesi l’articolo elenca 4 casi in cui la banca è coinvolta, peraltro sempre con quote di minoranza e mai sopra il 25 per cento. Il loro valore complessivo è il 2 per cento circa del totale delle nostre quote di partecipazione nelle 314 società di cui siamo soci in Italia nei più diversi settori: infrastrutture (parcheggi, strade, aeroporti, porti, interporti), società finanziarie, altri rami industriali (energia come Alerion Greenpower e Sorgenia, ricerca biomedica come Sorin e TBS Group), territoriali (patti territoriali e altre società per lo sviluppo) e, naturalmente, immobiliare. L’articolo, inoltre, individua nel 2003, con l’ingresso di un nuovo azionista, il momento di svolta verso il mattone.

Almeno 3 dei 4 progetti citati a supporto di questa tesi nascono molto prima. Nella tenuta di Marinella, in Liguria, dove la nostra presenza è passata dal 100 per cento al 25 per cento di recente. L’iter per il progetto è iniziato negli anni Novanta. L’Aeroporto di Ampugnano risale alla prima metà del ventesimo secolo e la pista di 1.480 metri, che secondo l’articolo dovrebbe comparire adesso, è quella che l’aeroporto utilizza da molto tempo per i voli consentiti nello scalo. Non è previsto alcun allungamento. Anche il progetto di Capo Malfatano, nel quale la Sansedoni (di cui Bmps ha solo il 20 per cento circa) è uno dei soggetti interessati, ha una genesi anteriore al 2003. L’unica partecipazione successiva al 2003 è il 20 per cento in Agricola Merse.

Firmato: Banca Monte dei Paschi di Siena

[Replica de Il Fatto quotidiano]

Ribadiamo quanto riportato nell'articolo e del resto non smentito dalla lettera del Monte dei Paschi. Ci sono altre banche – come abbiamo scritto in passato – che molto hanno investito nel mattone. Ciò non toglie che Mps partecipi a molte operazioni immobiliari al centro di polemiche: tra l'altro nella campagna senese, in Sardegna e in Liguria. Lo fa con società controllate e con partecipate, esattamente con le quote riportate nell'articolo (e verificate con visure camerali). Sulla ricostruzione di Mps ci sia permesso di esprimere perplessità: per l'aeroporto di Siena c'è un progetto di ampliamento con forte incremento del traffico. Alla Marinella, in Liguria, la società che ha lanciato il progetto (con un impatto pesante per la delicatezza del luogo) era detenuta al 100 per cento da Mps. Non ha rilievo (per quanto noi stessi lo avessimo riportato) che in un secondo tempo la partecipazione sia scesa al 25 per cento per far posto tra l'altro alle cooperative. Infine Sansedoni, società protagonista di operazioni immobiliari discusse perché realizzate in zone ad alto pregio: tra l'altro a Capo Malfatano in Sardegna. È vero che la Banca Monte dei Paschi detiene il 21 per cento delle azioni (come avevamo peraltro scritto), ma la Fondazione Monte dei Paschi detiene un altro 66 per cento (35 per cento privilegiate e 31 per cento ordinarie). Insomma, si gioca sempre in casa.

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