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IBA Stadtumbau (BRD)
IBA ristrutturazione urbana 2010. Nuove prospettive per le città in cambiamento
29 Agosto 2005
Esperienze straniere
Dopo l’Iba di Berlino e quella dell’Emscher Park è un’intera regione a proporsi come palcoscenico di un’esposizione internazionale: il Land Sachsen-Anhalt . Dal sito dell'Iba Stadt-Umbau (g.j.f.)

Per il Land Sachsen-Anhalt si tratta forse solo di uno stratagemma mediatico per attivare risorse altrimenti non disponibili. Come già nelle precedenti edizioni, anche questa volta l’esposizione internazionale cerca però di farsi strumento per affrontare un tema di particolare significatività: “la città in contrazione” ovvero “the shrinking city” (g.j.f.)

Titolo originale: Neue Perspektiven für Städte im Umbruch - Traduzione per Eddyburg di Georg Josef Frisch

Con l’ Iba ristrutturazione urbana 2010, il Land Sachsen-Anhalt vuole mettersi nella tradizione delle precedenti due esposizioni edilizie internazionali: negli anni Ottanta, l’Iba di Berlino propugnava i metodi di rinnovo urbano cautelativo; negli anni Novanta l’Iba Emscher Park si è occupata della rimodellazione dei paesaggi industriali nella Ruhr. Per la prima volta, con l’ Iba ristrutturazione urbana 2010 è un intero Land oggetto di un’esposizione edilizia internazionale.

Le città di domani non si possono più orientare all’immagine di una città in continua crescita. La qualità urbana e la capacità economica non dipendono da una crescita di abitanti e del consumo di aree, ma dalla crescita qualitativa di settori economici strategici e di progettualità: meno è più. Questi sono i pensieri guida dell’ Ibaristrutturazione urbana 2010 che viene organizzata, su incarico del governo del Land, insieme dalla fondazione Bauhaus Dessau e dalla società di sviluppo territoriale SALEG. L’esposizione internazionale ristrutturazione urbana 2010 a Sachsen-Anhalt si intende come “laboratorio” dove “strumenti” diversi della ristrutturazione urbana vengono usati e sperimentati.

Condizione per la partecipazione all’Iba è che le singole città coinvolte elaborino per se un profilo chiaramente riconoscibile, focalizzato sul rafforzamento e l’utilizzo dei propri potenziali economici, sociali e culturali e che possa servire nello stesso tempo come linea guida dello sviluppo edilizio e spaziale futuro. Su questa base, ogni città dell’Iba elabora un tema specifico della ristrutturazione urbana, che deve essere rilevante nel processo complessivo e i risultati del quale devono essere trasferibili in altre città.

Attualmente partecipano 15 città con una grande varietà di temi all’Iba. La partecipazione delle città e la loro valutazione annuale è decisa dalla giunta dell’Iba, presieduta dal ministro per l’edilizia. Il presidente del consiglio dell’Iba, composto da delegati del governo federale e regionale, delle associazioni di categoria, delle camere professionali e di esperti indipendenti è il presidente del governo Prof. Dr. Böhmer.

L’Iba non è un programma finanziato ad hoc. Il governo sovvenziona progetti nell’ambito dell’Iba prioritariamente tramite programmi già esistenti. Oltre ai lavori nelle singole città l’Iba organizza uno scambio di informazioni e opinioni sugli aspetti molteplici della ristrutturazione urbana: tramite colloqui internazionali, seminari e tramite la rete delle città dell’Iba composta dai 44 siti di ristrutturazione in Sachsen-Anhalt.

La prospettiva della città snella

Oggi, le città non si possono più orientare all’immagine di una città in continua crescita. Almeno nel medio periodo devono fare i conti con una dinamica demografica negativa e con una struttura generazionale diversa.

La qualità urbana e la capacità economica non dipendono però da una crescita di abitanti e consumo di aree, ma dalla crescita qualitativa di settori economici strategici e di progetti. Una concezione contemporanea della città del 2010 si basa dunque sull’accettazione positiva del nuovo spazio dovuto alla liberazione di aree: meno è più.

I cambiamenti strutturali nella società industriale influenzano massicciamente i tessuti urbani ma non determinano una contrazione automatica delle città dalle periferie fino al centro tradizionale. La pianificazione urbana deve quindi rispondere alla domanda con quali strumenti e in quali luoghi della città del 20. secolo si possa continuare a organizzare l’urbanità.

Nella Germania dell’Est il cambiamento strutturale, in collegamento con il cambiamento di sistema, si è impresso in modo talmente radicale sulle città che non era rimasto tempo per un processo lento di adattamento. L’alta e continuativa disoccupazione comporta in molte regioni un processo drammatico di migrazione. Per questo si devono compiere in pochissimi anni trasformazioni che altrove durano decenni.

A Sachsen-Anhalt ci sono 200.000 alloggi attualmente non occupati e dovranno essere demoliti. Grazie all’elaborazione precoce ed estesa di concetti per lo sviluppo urbano in complessivamente 43 città, le possibilità per un processo positivo di ristrutturazione urbana sono particolarmente alte.

Oltre ai concetti tradizionali, orientati allo sviluppo spaziale della città, è necessaria una precisazione del profilo economico, sociale e culturale di ogni città. Obiettivo dell’Iba è la promozione di questi profili con progetti utili sul luogo.

Il concetto dell’Iba

Un’esposizione internazionale non è un’esposizione convenzionale. I visitatori non aspettano quadri in un museo oppure teche in una fiera. Gli oggetti dell’Iba sono - oppure diventano - realtà. L’esposizione internazionale ristrutturazione urbana a Sachsen-Anhalt 2010 si propone come “laboratorio”, dove sperimentare e utilizzare in modo esemplare i diversi strumenti della ristrutturazione urbana. I progetti più innovativi vengono sostenuti e finanziati come progetti dell’Iba in parte dal governo regionale. Nell’anno conclusivo 2010 potranno essere visitati tutti i progetti realizzati.

Con l’obiettivo dello sviluppo di profili duraturi nel tempo e utili nel rafforzamento dell’identità, ogni città che partecipa all’Iba si occupa di uno degli argomenti fondamentali della ristrutturazione urbana. I temi e i progetti non si devono però caratterizzare soltanto per i propri contenuti di riqualificazione urbana e architettonica; essi si devono inoltre qualificare per modalità innovative nel finanziamento, nella cultura della pianificazione e nella partecipazione degli abitanti. Anche un progetto artistico che riguarda i temi della ristrutturazione e della diminuzione urbana può diventare un progetto dell’Iba.

I dieci principi dell’Iba

1. La ristrutturazione urbana riguarda tutti

Mediare fra gli interessi degli abitanti e dei proprietari, degli esercenti e dei comuni:

- tutte le forze sociali sono possibili pionieri della ristrutturazione urbana: gli abitanti si appropriano di spazi, formano reti e diventano attori urbani – fino a diventare “fondatori di città”;

- la ristrutturazione si dispiega quando gli obiettivi economici dei proprietari privati e delle società immobiliari si accordano con gli interessi degli abitanti. E’ compito delle amministrazioni pubbliche governare il processo di negoziazione;

- i pionieri dello spazio e le loro modalità innovative di comportamento all’interno delle strutture esistenti provocano modalità d’azione anticonformiste; questo vale soprattutto per i giovani e per chi intraprende una nuova attività, che deve essere sostenuto in questo;

- il tempo libero sovvenzionato degli abitanti si combina con lo spazio libero per l’appropriazione e per la formazione di proprietà. In questo modo nascono gli stimoli per l’autonomia e per la formazione di proprietà residenziale nei centri urbani.

2. Il cambio della struttura è un’occasione per il rinnovo urbano

Scoprire potenziali sconosciuti e svilupparli in modo creativo durante il processo di ristrutturazione:

- la ristrutturazione urbana comprende più che l’adeguamento del mercato abitativo tramite la demolizione e la valorizzazione urbanistica: la ristrutturazione urbana è un compito multidimensionale di formazione di strutture urbane, capaci di futuro;

- i concetti di ristrutturazione urbana devono valutare il riuso della struttura urbana complessiva, di singoli ambiti, gruppi di edifici o edifici singoli sullo sfondo di documentati potenziali di sviluppo e consolidamento;

- la ristrutturazione urbana incide sulla struttura urbana e sulla configurazione sociale e dura più a lungo di quanto prevedono gli orizzonti pianificatori e i periodi di finanziamento e di quanto i cicli biografici di vita degli abitanti necessitano;

- ristrutturazione urbana è la connessione fra concetti di risanamento urbanistici e determinazioni imprenditoriali delle imprese immobiliari nonché il riuso delle infrastrutture tecniche e sociali della città;

- spazi ed edifici a buon mercato offrono le possibilità per i mercati informali e le economie di servizio che devono diventare portatori della cultura urbana.

3. La forma della città cambia

Formulare scenari per la città ristrutturata e tradurli in concetti per i quartieri:

- la nuova occasione della ristrutturazione urbana consiste nella particolarità di ogni città di assumere, tramite l’eliminazione di sovrastrutture e incongruità, una forma più chiara: “meno è più”;

- il contesto non strutturato di frammenti urbani richiede nuove interpretazioni e forme di appropriamento dell’urbano. Forme d’azione post-industriali, comunicazione virtuale e reti sociali trasformati cambiano la percezione quotidiana e l’uso degli spazi urbani: stili di vita urbani non sono più legati alla forma tradizionale della città;

- in ogni città è necessario individuare in che modo i quartieri risalenti ad altre epoche, nonché le aree dismesse, quelle verdi, le aree dedicate alle infrastrutture per la mobilità e altro possono essere plasmati per continuare ad assolvere la propria funzione e rimanere spazi attrattivi anche in seguito a una contrazione urbana permanente;

- i quartieri di diverse densità e funzioni devono essere integrati come spazi urbani con specifiche caratteristiche funzionali e spaziali. L’urbanistica necessita di un’idea più ampia di pianificazione, di architettura e città come spazio sociale, di un cambio di paradigma nella successione temporale di pianificare, realizzare e riflettere le conseguenze.

4. Progetti modello caratterizzano la ristrutturazione

Con la progettazione sperimentale e innovativi mix funzionali ristrutturare in modo attraente le città:

- strutture edilizie esistenti e piante urbane subiscono una nuova interpretazione e vengono destinate a nuovi usi; le grandi strutture vengono suddivise in unità più piccole e adattate a nuovi usi;

- sperimentazioni urbanistiche connettono, in singoli progetti di ristrutturazione, il lavoro con l’abitare, con il tempo libero e la cultura. Queste connessioni mirano a mix funzionali nelle case e nei quartiere incidendo sulla produzione di città in forma di piccole unità spaziali. Progetti modello per la ristrutturazione urbana non vengono promossi soltanto negli ambiti soggetti a finanziamento pubblico, ma anche in parti urbane di particolare importanza per lo sviluppo urbano;

- al posto della demolizione bisogna valutare le forme del mantenimento del patrimonio esistente per rafforzare l’identità dei quartieri; anche le nuove costruzioni servono a questo fine.

5. Ogni città ha la propria via di sviluppo

Identificare le qualità delle città e inserirle all’interno della rete urbana regionale:

- ogni città definisce le proprie prospettive di sviluppo sullo sfondo delle proprie caratteristiche storiche che definiscono la loro posizione nella rete urbana di Sachsen-Anhalt. Le possibilità di consolidamento e di sviluppo risultano dai potenziali endogeni come dall’importanza regionale;

- le diversità nell’attrezzatura e lo sviluppo diacronico degli spazi offre la possibilità di stili di vita diversi: le diverse identità regionali non sono da livellare ma da incrementare nella loro dinamica produttiva;

- la formulazione di tipologie urbane verte sulla definizione di chiari contorni e attrattive immagini spaziali delle città nella regione: servono ai comuni per definire i scenari e per sviluppare le strategie della modernizzazione.

6. La ristrutturazione produce spazi liberi

Ricercare una relazione equivalente fra città e campagna:

- i paesaggi post-industriali connotano l’immagine della città nella forma di spazi dismessi, interruzioni e periferie interne;

- le zone di transizione e di confine fra lo spazio edificato e quello aperto sono zone produttive della ristrutturazione urbana; gli spazi liberi diventano campi di sperimentazione di un tipo nuovo di paesaggio urbano. Il desiderio di una vita ai bordi della città può essere realizzato anche in luoghi centrali;

- i paesaggi diventano mondi di vita nelle città.

7. I tempi del rivolgimento sono dinamici

Soffermandosi nei processi decisionali tenere aperte le occasioni future:

- “lasciare” e “aspettare” sono strategie della distensione in tempi di cambiamento; promuovono la tranquillità, la voglia e l’energia di pensare cose fuori dal comune;

- una coscienza positiva di “vuoto” e “cambiamento” è la premessa per poter percepire diversamente gli spazi e attribuirgli valori differenziati.

8. La ristrutturazione urbana attinge a fonti di finanziamento variegate

Intrecciare gli investimenti e sovvenzioni da parte delle politiche economiche, sociali e urbanistiche:

- i progetti modello promossi esulano dalle procedure, strumenti e metodologie tradizionali della ristrutturazione urbana e suggeriscono specifiche modificazioni legislative;

- le decisioni circa l’allocazione di risorse pubbliche devono garantire il finanziamento di progetti sperimentali con rilievo internazionale; le modalità di finanziamento si devono orientare ai progetti;

- i progetti di ristrutturazione urbana vertono al conseguimento di risultati nel mercato del lavoro pubblico e privato.

9. I media e la comunicazione determinano l’immagine della città

Sviluppare concetti di marketing urbano per la ristrutturazione:

- media, comunicazione e immagini esercitano un’importante influenza sulla configurazione urbana e devono essere utilizzati come strumenti della pianificazione e della costruzione;

- interventi estetici creano spazi mentali liberi e offrono immagini per la propria attivazione; strutture aperte e flessibili rendono possibili comportamenti urbani;

- il marketing urbano mette a fuoco l’immagine della città e crea, insieme alle iniziative culturali ed economiche, nuovi posti di lavoro.

10. Le città in diminuzione sono un fenomeno internazionale

Organizzare e promuovere la ristrutturazione urbana nel contesto globale

- la ristrutturazione urbana è un lavoro epocale, sia delle città della Germania dell’Est, sia di molte città europee ed extra-europee. La “la città in contrazione” (“ shrinking city”) è un tema generale che deve essere dibattuto e sperimentato in sede internazionale;

- la ristrutturazione urbana pone nuove domande e apre a nuovi campi di ricerca nei settori della tecnica, economia e cultura, che devono essere elaborati nello scambio internazionale;

- il know-how della ristrutturazione urbana nell’Est genera nuove soluzioni di rilevanza regionale e interregionale.

Nota: qui il sito ufficiale dell’Iba (G.J.F.)

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