la Repubblica
Ultimo OK per il CERBA, i cantieri in aprile
di Alessia Gallione
Dopo cinque anni, da quando è ufficialmente partito l’iter, il Cerba si avvicina sempre di più al traguardo. Nell’ultima riunione del 2010, la giunta comunale ha adottato il piano urbanistico: un passaggio fondamentale, che può essere considerato l’anticamera dei cantieri. Tanto che, adesso, si guarda alla partenza dei lavori del nuovo polo di ricerca e cura che dovrà nascere nel Parco Sud: la prima pietra potrà essere posata già tra l’aprile e il maggio del prossimo anno, con la prima fase del parco scientifico internazionale di 620mila metri quadrati sognato da tempo dall’oncologo Umberto Veronesi che terminerà tre anni dopo.
Non è stato sempre facile, il cammino del Cerba. E non soltanto per l’opposizione degli ambientalisti che hanno contrastato a lungo la nascita del Centro europeo di ricerca biomedica avanzata all’interno del verde del Parco Sud, su terreni di Salvatore Ligresti. Lo ammise lo stesso Veronesi, nell’aprile dello scorso anno. «Ci sono stati grandi entusiasmi ma anche molte battute d’arresto», disse quando fu firmato da tutte le istituzioni l’accordo di programma che sbloccò il progetto, dopo una battuta d’arresto e un ritardo sulla tabella di marcia di un anno. Adesso - i cantieri sarebbero dovuti iniziare nel 2010 - arriva il voto della giunta.
«Un passaggio importante», lo definisce l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli. L’atto di ieri, infatti, è l’adozione del programma urbanistico. Che ora, dopo il tempo a disposizione dei cittadini per le osservazioni, passerà nuovamente in giunta per l’approvazione finale, tra gennaio e febbraio del prossimo anno. Il piano, però, c’è già ed è tutto contenuto nel documento appena votato. È di fatto il via libera al maxi-polo (progettato da Stefano Boeri) per la cura e la ricerca nei campi più vari: dall’oncologia alla neurologia, dalla radioterapia allo studio del Dna. Ci sarà spazio anche per edifici residenziali e ricettivi per i pazienti, i loro parenti, gli studenti e i medici e per un parco attrezzato di 320mila metri quadrati che la Fondazione si impegna a gestire per 30 anni.
In tutto (l’intero disegno si concluderà nel 2019) costerà 1 miliardo e 226 milioni, che arriveranno da finanziamenti privati. Ed è proprio questa la sfida che ora dovrà affrontare la Fondazione Cerba: trovare i fondi. Anche se il direttore Maurizio Mauri è ottimista: «L’adozione è un passo importante perché significa che tutte le istituzioni credono nel progetto. Per i fondi siamo nella fase della raccolta, ma siamo sicuri che con l’approvazione definitiva le dimostrazioni di interesse, che sono tante, si concretizzeranno».
Corriere della Sera
Via libera al piano urbanistico Entro un anno i lavori per il Cerba
Il Cerba è più vicino ed entro il 2011 partiranno i cantieri del Polo della scienza e della salute che nascerà a sud della città. La giunta comunale ha adottato ieri il piano urbanistico per la realizzazione del Centro europeo di ricerca biomedica avanzata: ora, scattano i tempi utili per le osservazioni e, nel giro di un paio di mesi, si conta di arrivare all’approvazione definitiva. Nell’ottobre del 2009 era stato ratificato l’accordo di programma, già sottoscritto da Regione, Provincia e Fondazione Cerba. Soddisfatto l’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli: «È un traguardo importante, soprattutto perché questo centro diventerà un’eccellenza internazionale e Milano si pone sempre più come capitale mondiale della ricerca e della sanità pubblica e privata» .
Il costo dell’intervento, che riguarda un’area del costruttore Salvatore Ligresti ed è un progetto dell’architetto Stefano Boeri, è di un miliardo e 226 milioni. L’area interessata, limitrofa all’Istituto Europeo di Oncologia, è di 620 mila metri quadrati, oltre la metà dei quali diventeranno un parco pubblico. Per quanto riguarda il Centro, sono previsti 45 mila ricoveri all’anno, 800 mila visite ambulatoriali, un accesso di 19 mila persone al giorno e 5 mila operatori, con la garanzia di nuovi posti di lavoro e di un indotto economico sulla città e comuni limitrofi. Per la parte della ricerca, poi l’ambizione è di dare spazio a 500 scienziati. Preoccupato il consigliere Basilio Rizzo: «Il Cerba in sé è una proposta importante. Ma farlo nel Parco Sud significa minare la salvaguardia dell’area»
Nota: il riferimento per qualche dato in più sul CERBA è all'articolo pubblicato qui a suo tempo (f.b.)