ROMA - La trattativa per superare l´impasse sul piano per l´edilizia continua. Ora si lavora a un percorso condiviso che potrebbe approdare anche a un decreto legge concordato con le Regioni. Il mandato del tavolo tecnico-politico, riunito nella sede del ministero degli Affari regionali, «prevede misure anti-cicliche, misure per il rilancio dell´edilizia, qualità del territorio e semplificazione», spiega il ministro Fitto. La scadenza per trovare un´intesa resta martedì prossimo.
L´ipotesi di un decreto è sul tavolo, ma le Regioni hanno chiesto di ragionare insieme su un testo che contenga misure per semplificare le norme nazionali. E di questa linea avrebbero discusso in serata, il premier Berlusconi, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta, il ministro delle Infrastrutture Matteoli e il responsabile del dicastero degli Affari regionali, Fitto.
Le trattative proseguono con l´obiettivo arrivare all´approvazione di un pacchetto che preveda anche misure anti-cicliche sull´ampliamento delle abitazioni. Berlusconi punta a un decreto che abbia effetti rapidi sul settore edile e serva da volano per l´economia. Con la mediazione di Fitto l´esecutivo potrebbe seguire uno schema simile a quello usato nella trattativa sugli ammortizzatori sociali. E quindi puntare a un decreto legge "light", da cui sarebbero stralciati i passaggi più controversi della bozza bocciata dalle Regioni, affiancato da un accordo vincolante con Regioni e autonomie locali che indichi i paletti per le leggi regionali.
Un´altra strada, preferita dalle Regioni, è quella di un atto di indirizzo del governo, dove dovrebbero essere inserite una serie di misure per facilitare e velocizzare l´iter per interventi di edilizia, seguito dopo due o tre mesi da leggi regionali che si adattino a quelle esistenti.
Il bilancio alla fine della prima giornata di trattative, dove non sono mancati i momenti di tensione seguiti alle dichiarazioni del premier di accelerare sul dl, è affidato a un comunicato congiunto governo-Regioni diffuso dal ministro degli Affari regionali: «Stiamo lavorando a un percorso condiviso sulla base del mandato emerso nel corso della Conferenza unificata, insieme con Errani». E prosegue: «La giornata di oggi ha indicato possibili valutazioni congiunte, che stiamo portando avanti. Rimane la data di martedì come scadenza per chiudere. Riteniamo che lavorando in questo modo si possa arrivare a una soluzione condivisa». Al tavolo tecnico politico si è discusso anche di housing sociale, le abitazioni low cost per giovani coppie e famiglie a basso reddito, cioè del "vero piano casa" del governo, su cui le Regioni vorrebbero accelerare.
Intanto ieri il Consiglio nazionale dell´Anci ha deciso che sosterrà quei comuni che si trovano in una situazione di crisi e decideranno di non rispettare i vincoli stabiliti dal patto di stabilità interno per il 2009.