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Mauro Baioni
Breve biografia di Antonio Cederna (1921 - 1996)
26 Agosto 2006
Scritti su Cederna
Una biografia sintetica di Antonio Cederna. Ci sembra la più precisa e completa di quelle on line.Per ora

Antonio Cederna è stato un archeologo che, per amore della bellezza da salvare, divenne giornalista, urbanista, organizzatore culturale, attivista di associazioni, parlamentare, pubblico amministratore.

Nato a Milano il 17 ottobre del 1921, si è laureato in archeologia classica all’Università di Pavia ed ha conseguito il diploma alla scuola di perfezionamento di Roma. Divenuto nel 1950 collaboratore de Il Mondo, rivista diretta da Mario Pannunzio, si è dedicato, dalle colonne del settimanale, alla denuncia sistematica e puntuale di quanto, nei fatti e nei progetti, metteva a rischio i beni culturali, il paesaggio e la natura del nostro paese. Da allora in poi è stato portavoce e protagonista di una serie di battaglie – alcune delle quali memorabili – contro le manomissioni dei centri storici (a cominciare da quelli di Roma e Milano), l’indiscriminata cementificazione delle coste, la distruzione della natura, l’espansione incontrollata e priva di qualità delle aree urbane. La vicenda alla quale è maggiormente legato il suo nome riguarda la salvaguardia del comprensorio dell’Appia Antica dall'espansione edilizia, alla quale ha dedicato l’impegno di una vita, come testimoniano gli oltre 140 articoli scritti nell’arco di quarant’anni.

Come giornalista, ha collaborato con Il Mondo fino al 1966, con il Corriere della Sera, dal 1967 al 1981 e, successivamente, con Repubblica e l'Espresso. I Vandali in casa, Laterza, 1956; Mirabilia Urbis, Giulio Einaudi, 1965; La distruzione della natura in Italia, Einaudi, 1975; Brandelli d'Italia, Newton Compton, 1991, costituiscono raccolte ordinate e commentate degli articoli pubblicati sui giornali e su alcune riviste di settore. Ha pubblicato inoltre Mussolini urbanista, Laterza, 1979, dedicato alla ricostruzione storica, in chiave fortemente critica, delle più clamorose manomissioni del centro storico di Roma operate durante l’epoca fascista.

E’ stato tra i fondatori, nel 1955, dell’associazione culturale Italia Nostra, di cui è stato consigliere nazionale dal 1960, presidente della Sezione Romana dal 1980, socio onorario, editorialista del Bollettino. E’ stato membro della VI sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, consigliere comunale a Roma dal 1990 al 1994, deputato della Sinistra Indipendente dal 1987 al 1992. Come parlamentare ha promosso, in particolare, la proposta di legge per Roma capitale, la legge quadro sulle aree naturali protette e sulla difesa del suolo. Nel 1993 è stato nominato Presidente del Parco dell'Appia Antica e negli ultimi anni della sua vita si è battuto duramente per far decollare il parco.

Più di ogni altra cosa, Cederna deve essere considerato come un grande urbanista moderno. Nei suoi scritti e nei suoi interventi, la difesa del patrimonio storico e ambientale, della storia e della bellezza, costituisce il fondamento della costruzione del presente e del futuro, affidata alla pianificazione urbanistica, strumento indispensabile per “impedire che il vantaggio di pochi si trasformi in danno ai molti, in condizioni di vita faticosa e malsana per la comunità”. Ironico, implacabile nella denuncia, nei suoi scritti ha utilizzato volutamente “la polemica acre e violenta, la protesta circostanziata e precisa, lo scandalo sonoro”, finanche l’invettiva. Nelle sue parole traspare soprattutto l’intransigenza, intesa come serietà, come rigore, come “forte posizione moralistica” perchè, come ha sostenuto con amara ironia, “in un paese di molli e conformisti, la rivolta morale può essere almeno un elemento di varietà”.

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