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Desideria Pasolini dall'Onda
Ambiente, difendo quel che ci han lasciato
23 Maggio 2005
Polemiche
Una replica di Italia Nostra a Legambiente. Da l’Unità del 23 maggio 2005

Ambiente, difendo quel che ci han lasciato

Una replica di Italia Nostra a Legambiente. Da l’Unità del 23 maggio 2005

Caro Della Seta,

mi scusi se al suo articolo rivolto a Emiliani e Chiarante rispondo io, “vecchia bacucca” come dice lei, ma per mia fortuna ancora sufficientemente lucida da guidare l'associazione che ho contribuito a fondare ben 50 anni fa. Chiede che si entri nel merito dei problemi, rispondo nel merito dei problemi.

1) La linea C della metropolitana di Roma. Italia nostra la vuole, la chiede da anni e insiste perché venga realizzata una metropolitana automatizzata che costerebbe molto meno (60 milioni di euro al metro di rotaia invece dei 150 previsti) e potrebbe essere realizzata in un tempo molto minore. Non riusciamo a capire perché Legambiente non ne voglia neanche parlare, di risparmiare tempo e denaro.

2) L'energia eolica: sa benissimo che per noi il problema è solo in termini di difesa del paesaggio (così come dice la Costituzione) e delle aree protette. Se si tutela una zona è perché la si ritiene di pregio, o no? Perché magari vivono là specie animali rare, o no?

3) La gestione dei rifiuti. Noi saremmo contrari al compostaggio? Ma se organizziamo corsi di compost a Genova frequentati da migliaia di persone! Forse non è informato, caro Della Seta, sui fatti a cui si riferisce: quell'impianto a Grosseto che siete tanto favorevoli a costruire non è per produrre compost per uso agricolo ma bensì "carburante" per gli inceneritori a cui voi siete favorevoli e noi (e molti altri) contrarissimi; anche perché siamo convinti che la risposta al problema sia nella promozione dell'opzione Rifiuti Zero attraverso politiche radicali di raccolta differenziata e riciclaggio. Per questo stiamo lanciando la nostra rete dei Cittadini Riciclatori alla quale speriamo lei voglia aderire.

4) Ravello: mi duole doverle ricordare che gli strumenti urbanistici non prevedono ulteriori costruzioni sul territorio già molto gravato di Ravello. Che ci vuol fare, è la legge. Legge che noi chiediamo venga rispettata e non "aggirata" per un elementare, banale principio di civiltà del diritto. Cosa vuole, in questi ultimi anni della legalità il governo ha fatto carne da macello e quindi da vecchi bacucchi un po' rimbambiti quali siamo ci attacchiamo con le unghie e con i denti a quel che ci hanno lasciato.

Desideria Pasolini dall'Onda è Presidente Italia Nostra

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