La Carta di Gubbio fu discussa e approvata da un gruppo di studiosi e di amministratori comunali nella città umbra settembre nel 1960. E' grazie a quel lavoro che si comprese che le qualità da salvaguardare non sono solo i monumenti eccezionali, ma l’intero contesto storico di cui essi sono parte, la società che li ha prodotti e che in essa vive, il territorio di cui sono parte costitutiva. E si comprese che la loro tutela ha la sua premessa in una corretta pianificazione della città e del territorio.
Da allora l’Italia è (era) considerata all’avanguardia nel settore, e la ricchezza del suo patrimonio trovava una corrispondenza nella cultura e nelle pratiche. Grazie, Mario, e buon viaggio alle tue idee