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Andrea Montanari
Nasce la Città della Salute: "Rivoluzionerà la medicina"
19 Ottobre 2010
Milano
Come spiega involontariamente il titolo, appunto, “Città”, e su aree verdi piccola soluzione di discontinuità edilizia. La Repubblica ed. Milano con doverosa postilla (f.b.)

Parte ufficialmente il progetto della Città della Salute. Dopo un lavoro preparatorio durato mesi, la pubblicazione del bando unico di gara è il primo atto concreto verso la costruzione del polo unico che riunirà l’ospedale Sacco, l’istituto neurologico Besta e l’Istituto nazionale dei Tumori. Un’idea che sta particolarmente a cuore al governatore Roberto Formigoni. Costo previsto dell’opera, 520 milioni di euro, di cui più della metà arriveranno dalle casse della Regione. Il resto, li metterà il concessionario che vincerà la gara, che potrà ammortizzare la spesa in base agli anni di durata della concessione o attraverso un leasing. La gara seguirà una procedura accelerata. Non servirà solo per scegliere il progetto, ma anche il costruttore. La proclamazione del vincitore è prevista nella primavera del 2011. I lavori inizieranno in ottobre per terminare entri il giugno 2015.

«Non si tratta di un semplice trasloco - anticipa il presidente del consorzio Luigi Roth - ma di gettare le basi di qualcosa di avveniristico verso le frontiere della nuova medicina molecolare». Un progetto ambizioso tutto pubblico che suona come una sfida al Cerba, il centro europeo di ricerca biomedica avanzata, guidato dal celebre oncologo Umberto Veronesi, che sarà un istituto privato non profit e nascerà, invece, in un’area di 62 ettari all’interno del Parco Sud. «La nostra è una iniziativa pubblica, nobile e intelligente - aggiunge con orgoglio Roth - che mette in campo solo risorse pubbliche. Il Cerba farà la sua storia». La Città della Salute, della ricerca e della didattica, sorgerà in un’unica area, nella periferia Nord Ovest. Come una città nella città. In grado di ospitare migliaia di pazienti con i loro parenti. Oltre 1400 posti letto, un centinaio in più di quelli attualmente disponibili, 220.000 metri quadri di superficie lorda di pavimento per le funzioni di ricerca e cura.

Di cui 180mila per la degenza, diagnosi e cura, ricerca e didattica e 40mila per le attività ricreative e compatibili. Altri 70mila metri quadri saranno destinati alle funzioni accessorie. Un progetto che basa i suoi fondamenti sul cambiamento di paradigma della medicina contemporanea. La valorizzazione delle «eccellenze» già presenti nei settori dell’oncologia, neurologia e infettivologia, attraverso la creazione di alcune aree comuni di lavoro. Prevista l’istituzione di un sistema unico integrato di contenuti medico scientifici e la creazione di un terzo polo universitario. Un approccio del tutto nuovo al tema della salute. «La Città della Salute è innovativa perché integra molte componenti diverse. La cura è strettamente connessa con la ricerca e progredisce giorno per giorno sul campo. Inoltre, la presenza dell’università e di un sistema didattico offre la possibilità ai giovani e ai ricercatori di essere formati sugli standard più elevati. Il progetto prevede quattro grandi rami, cui corrispondono quattro funzioni: sanitaria, complementare, infrastrutturale e ambientale».

postilla (lunghetta ma quanno ce vo’, ce vo’)

Il parallelo col Centro Ricerche Biomediche Avanzate del professor Veronesi (professore in Oncologia, Fisica nucleare e Urbanistica, of course ) appare più che mai adeguato nel caso specifico di questa trovata umanitaria della Città della Salute: in entrambi i casi si usa la leva della ricerca, della medicina, del progresso umano in generale, per fare esattamente il contrario. Ovvero, indipendentemente da quanto accadrà poi dentro i padiglioni delle nuove strutture, peggiorare, e di parecchio, l’ambiente complessivo della città dove per adesso si svolge ancora la maggior parte della nostra vita. E che quindi dovrebbe essere qualcosa di più di una specie di tabula rasa da riempire di metri cubi scientificamente eccellenti.

Col Cerba la nuova Cisal condivide il fatto di colmare un’area verde di interposizione fra zone edificate, e qui si potrebbe osservare nello specifico che forse (molto forse) la situazione è diversa da quella di vera e propria greenbelt metropolitana delle aree umanitariamente regalate a Veronesi dal filantropo Ligresti. Ma guardiamo un po’ meglio dal solito osservatorio GoogleEarth questa fettina di metropoli nord-occidentale, perfettamente allineata sull’asse di sviluppo del Documento di Inquadramento delle Politiche Urbanistiche Comunali.

All’estremo ovest i padiglioni della Fiera, attorno ai quali si sta completando la colmata stradale e edilizia gestita per anni dal medesimo Luigi Roth che ora vuole gettare le basi della medicina molecolare. Spostandosi a est, praticamente senza soluzione di continuità, si entra nel leggendario territorio delle aree Expo, per ora piene solo di tragicomici scontri di potere fra tutto e tutti, ma sappiamo tutti cosa ci si aspetta, in fondo, da quel “vuoto”. Di nuovo un salterello a est, appena oltre la biforcazione fra le due autostrade A4 e Autolaghi con lo svincolo Certosa, ed ecco i vecchi padiglioni dell’Ospedale Sacco, con lo spazio “vuoto” allineato sul tracciato dell’A4 di fronte al quartiere di Quarto Oggiaro.

Si aggiunga, volendo esagerare, che il garrulo assessore meneghino e ciellino Masseroli, per la fascia appena a sud dello svincolo Certosa, vantava pochissimi giorni fa previsioni in grado di farne un nuovo “Canary Wharf” con cubature da mettere i brividi a mezza Europa.

Come osserverebbe il vecchio Peppino De Filippo: …. E ho detto tutto!!

Anzi forse no, perché qualcosa di fondamentale l’ha già detta anche il presidente medico-molecolare Roth: la Città della Salute “integra molte funzioni diverse ”. Appunto. Per non dire dei fantastici “vuoti” che il previsto trasferimento di attività e personale aprirà altrove … ad libitum (f.b.)



Sul Cerbasi veda l’articolo scritto a suo tempo, Su come la medicina urbana nei paesi civili abbia approcci appunto un po’ più civili, si veda invece questo articolo dal Baltimore Sunriportato su Mall

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