Estratto da: Comune di Milano, PII Cerba, Relazione Tecnica Illustrativa, gennaio 2011, pp. 14-15)
Sulla base del Piano Regolatore Generale del Comune di Milano vigente (approvato il 26 febbraio 1980 e successive modifiche) l’ambito considerato risultava compreso in parte in Zona Omogenea F/E – aree a destinazione d’uso SI_VI con attività agricole adiacenti alla Zona di espansione residenziale C.14.11, la via Ripamonti, la Zona Omogenea B2 14.9 e le rogge Cascina Ambrosiana e Barbara, con destinazione funzionale VA – aree comprese nei parchi pubblici e territoriali, destinate alla formazione di parchi pubblici (art. 41 delle NTA) e in esse è consentito l’esercizio dell’attività agricola, sempreché non contrasti con specifici usi pubblici del piano particolareggiato del Parco per le singole aree. Le aree rimanenti ricadono in parte in Zona omogenea B1 (aree a ridosso delle Zone di espansione residenziale C 14.11 e C 14.9) con destinazione funzionale a VC – zone per spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport a livello comunale, di cui rispettivamente agli artt. 17 (comma 1.2), 19 e 38 delle medesime NTA. A conclusione sono riconoscibili le indicazioni grafiche di percorsi ciclopedonali lungo il fontanile Tua (dismesso) e la roggia Inferno (anche Cavo Danese).
La pubblicazione dell’Accordo di Programma ha prodotto l’efficacia dello stralcio a Piano di Cintura Urbana e poiché sono state introdotte nuove funzioni rispetto a quelle di cui all’allegato A del PTC del Parco Agricolo Sud Milano, la Giunta Regionale con delibera n. 9311 del 22 aprile 2009 ha approvato lo stralcio al parco di Cintura Urbana con effetto di Variante al PTC di Parco Sud Milano e di PRG.
La variante costituisce pertanto un adeguamento della strumentazione urbanistica sia di livello comunale che di livello sovracomunale e permette al soggetto giuridico di legittimare la comune volontà degli enti coinvolti nell’Accordo di Programma al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- migliorare l’offerta sanitaria e lo sviluppo dell’attività di ricerca;
- aumentare l’efficienza/riduzione dei costi grazie alla condivisione di servizi clinici, tecnologici, di supporto alla ricerca;
- creare un programma di formazione universitaria su modelli già diffusi all’estero;
- beneficiare dell’interazione tra ricercatori attivi operanti all’interno di uno stesso centro con aree contigue con la possibilità di usufruire di una comune piattaforma tecnologica all’avanguardia e di confronto diretto tra casi clinici in aree terapeutiche diverse;
- migliorare l’interazione diretta con la ricerca, perseguendo protocolli di cura all’avanguardia;
- dare la possibilità di beneficiare di terapie innovative personalizzate secondo le caratteristiche genetiche.
[…] Pertanto la variante al PRG destina l’intera area a zona SI-H e cioè zona per attrezzature pubbliche di interesse generale di livello intercomunale di carattere ospedaliero.
Corriere della Sera ed. Milano, 16 aprile 2011
Via libera al Cerba: cantiere aperto entro l’estate
Ultimo atto in Comune, entro l’estate via ai lavori per il Cerba. La giunta ha approvato ieri il programma integrato di intervento del Polo della scienza e della salute che nascerà a sud della città. I cantieri per la realizzazione del Centro europeo di ricerca biomedica avanzata potrebbero partire già a luglio, al più tardi a settembre. «— e un progetto eccezionale per la città e per il sistema sanitario a livello nazionale— commenta l’assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli— Tra l’altro è un progetto assolutamente bipartisan, anche perché il progettista scelto dal gruppo Ligresti è l’attuale capolista del Pd, Stefano Boeri» .
Il costo dell’intervento, che riguarda appunto un’area del costruttore Salvatore Ligresti, è di un miliardo e 226 milioni. L’area interessata, limitrofa all’Istituto Europeo di Oncologia, è di 620 mila metri quadrati, oltre la metà dei quali diventeranno un parco pubblico. Nel dettaglio il piano approvato prevede un minimo di 263 mila metri quadri per istituti clinici, di ricerca, laboratori di analisi, edifici universitari e di formazione professionale; un massimo di 7000 metri quadrati per attività commerciali e un massimo di 40 mila metri quadrati per residenze temporanee. Per quanto riguarda il Centro, sono previsti 45 mila ricoveri all’anno, 800 mila visite ambulatoriali, un accesso di 19 mila persone al giorno e 5 mila operatori, con la garanzia di nuovi posti di lavoro e di un indotto economico sulla città e non solo. Sul fronte ricerca, il Cerba ha l’ambizione di dare spazio a 500 scienziati.
Nota: tra le cose curiose di questo inopportuno office park suburbano a orientamento automobilistico, il numero dei posti macchina, 6.200, esattamente uno ogni mille metri quadrati di superficie complessiva; molto di quanto si poteva dire a proposito dell'inadeguatezza dell'operazione "bi-partisan" l'abbiamo scritto parecchio tempo fa; qui anche un' antologia di opinioni varie; scaricabile di seguito la carta con l'intera area e le destinazioni del PII (f.b.)