Titolo originale: Local Agenda 21Applied Locally in Western Australia: City of Cockburn Case Study – Traduzione per Eddyburg di Fabrizio Bottini
Gli esseri umani alterano di continuo l’ambiente, dai ghiacci dell’Artico a nord fino alle savane dell’Africa a sud, dalla Grande Barriera Australiana a est, alle paludi del Costa Rica a ovest. L’Australia si unisce al resto del pianeta nel “pensare globalmente e agire localmente”, incoraggiando le comunità a collaborare con le proprie amministrazioni locali.
Introduzione
Sempre di più le persone capiscono quanto gli esseri umani abbiano il potere di modificare l’ambiente, in tantissimi modi. Nella Western Australia, lo sviluppo di città e altri insediamenti, insieme ai risultati delle attività industriali e agricole, si traduce in un aumento dei livelli di inquinamento, nell’uso di grandi quantità di materie prime ed energia, nel mettere in pericolo molti ambienti naturali, comunità ed economie locali. Per affrontare questi problemi, in Australia le comunità hanno iniziato a collaborare con le proprie amministrazioni elette.
Sino a tempi recenti le questioni ambientali, quelle sociali ed economiche, sono state gestite singolarmente. Se vogliamo un futuro sostenibile per questa nazione e per il mondo, è essenziale affrontare questi tre aspetti insieme: è quello che tenta di fare l’Agenda 21 locale.
L’Agenda 21 Locale
L’Agenda 21 nasce dalla conferenza ONU sull’Ambiente e lo Sviluppo (UNCED), nota come Earth Summit in Brasile, nel giugno 1992. L’hanno adottata ben 170 governi nazionali, compresa l’Australia, come piano globale per l’ambiente e lo sviluppo. Agenda 21 riconosce che le amministrazioni locali rappresentano un elemento di primaria importanza nelle azioni per attuare il piano, attraverso i programmi e iniziative della Agenda 21 Locale (LA21).
La Conferenza del 1992 segna un’importante pietra miliare nella storia delle relazioni fra l’umanità e il suo pianeta. Per la prima volta, a livello mondiale lo sviluppo moderno è considerato tenendo presenti la salute della Terra e delle future generazioni. Suscita consapevolezza collettiva globale, e porta a molte azioni di base a livello mondiale.
Il summit di Rio produce un serie di accordi, che segnano un grande passo in avanti nella cooperazione intergovernativa a livello internazionale. Tema centrale dell’Agenda 21 locale è la correlazione fra questioni ambientali e sociali. Sottolinea la necessità per tutti gli ambiti sociali di dare un proprio contributo. Il capitolo 28 dell’Agenda 21 incoraggia le amministrazioni locali a promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale, traducendo i principi dello sviluppo sostenibile in strategie significative per le comunità. La storia che vogliamo raccontare è quella di una di queste amministrazioni, Cockburn nella Western Australia, e dei suoi tentativi di migliorare il proprio ambiente, la società, l’economia.
|
L’Agenda 21 locale nella città di Cockburn
I governi locali stanno diventando sempre più i soggetti di punta per l’attuazione della sostenibilità. Stanno sviluppando e mettendo in pratica approcci sistematici per affrontare il nostro futuro a lungo termine in termini di salute e benessere della comunità, del suo ambiente e dell’economia che la sostengono. La città di Cockburn sta fra le più di 2.000 amministrazioni locali di 64 paesi a livello mondiale, che sviluppano una propria strategia di sviluppo sostenibile (SDS). All’inizio l’amministrazione aveva utilizzato per il proprio progetto semplicemente il titolo “LA21”, in seguito l’ha cambiato per il più descrittivo “Strategia di Sviluppo Sostenibile”, sperando che generi ulteriore interesse al tema.
L’inizio
Il territorio di Cockburn si trova a sud di Fremantle dalla linea di costa sino a circa 13 chilometri nell’entroterra. Comprende diciassette sobborghi, ed è una delle più vaste amministrazioni locali dell’area metropolitana, con una superficie di 148 chilometri quadrati. La popolazione è di 72.400 abitanti, calcolati al luglio 2001. Il territorio attraversa l’ambiente delle colline ondulate di Spearwood, fino alla topografia più piatta e bassa di Bassendean. Due sistemi di zone umide (Beeliar Wetlands) sono costituiti da laghi permanenti e corsi d’acqua stagionali. I boschi originari coprono circa il 30% del distretto, con la maggior parte della vegetazione concentrata lungo l’acqua e le aree meno edificate verso est.
Il progetto di Agenda 21 locale per la città di Cockburn è iniziato nel maggio 2000. Tra i passi iniziali nel processo di strategia di sviluppo sostenibile (SDS) l’amministrazione ha tenuto un’assemblea cittadina per presentare il programma LA21, e stimolare l’interesse collettivo e la partecipazione attiva al progetto. I partecipanti hanno fornito un’ampia gamma di idee per la città, e hanno espresso insoddisfazione per alcuni aspetti ambientali e sociali di Cockburn. Cosa più importante, il progetto è iniziato in forma pubblica, e nei passaggi successivi è stato seguito dalla stampa locale, tenendo informata la comunità. Sono stati tenuti quattro laboratori partecipati nel novembre 2000, a definire una community vision per il futuro di Cockburn. Sono stati invitati a partecipare molti gruppi, comprese associazioni di residenti, gruppi ambientalisti, centri come i Lions e RSL, rappresentanti del mondo dell’impresa e dello sport. È stato predisposto un rapporto preliminare che rende conto dei progressi della strategia di sviluppo sostenibile per Cockburn.
Per mettere in pratica le raccomandazioni del progetto di sviluppo sostenibile, è stato formato uno SDS Steering Committee [comitato guida per lo sviluppo sostenibile]. Questo comitato è formato da funzionari sei settori interessati dell’amministrazione locale. Le sue riunioni diventeranno il luogo di resoconto per i progressi del programma.
|
Cos’è stato fatto
La collettività aveva espresso serie preoccupazioni per la mancanza di un “cuore”, di un “centro”, a Cockburn. Viste le dimensioni, e il fatto della presenza di elementi di separazione ambientali come la catena di zone umide e strutturali come strade di comunicazione principale, è difficile realizzare un vero centro. Il Consiglio prenderà in considerazione le possibilità di crearne uno, consentendo una maggior interazione sociale comunitaria, con zone pedonali, facile accessibilità, attività integrate di tipo culturale e per il tempo libero (è attualmente in corso uno studio a questo proposito). È previsto uno studio della rete di mobilità, ciclabile e pedonale all’interno della città. Per rispondere alle richieste dei residenti, l’amministrazione potrebbe rivedere i piani per Cockburn, apportando le modifiche necessarie ove possibile in ambito urbanistico, per incoraggiare uno sviluppo nel senso definito dalla community vision sostenibile.
Attraverso la consultazione pubblica, si stata sviluppando una strategia di trent’anni per la città. Scopo dei documenti preliminari è quello di far partire meccanismi interni che mettano l’amministrazione in grado sviluppare la “visione”, verso un futuro sostenibile, un ambiente salubre, una struttura sociale vivace, una solida base economica. Sono stati sviluppate tematiche comuni per la “visione”, attraverso un’analisi di tipo SWOT ( Strengths Weaknesses Opportunities and Threats).
La realizzazione del Thomson Lake Regional Centre ha le potenzialità per costituire una pietra miliare per la progettazione urbana sostenibile, e offrire un importante centro per la vita comunitaria di Cockburn. Il desiderio di uno stile di vita gradevole, di interazione sociale, di un ambiente ben conservato, sono elementi fondamentali della vita, e devono essere considerati come prospettive pratiche, concrete, raggiungibili e fondamentali per l’attività del Consiglio municipale.
La città sta cercando di modificare la propria strategia di gestione dei rifiuti. In linea con le iniziative a scala statale, ha fissato l’obiettivo di riduzione dello smaltimento in discarica entro il 2020. Si prevede di raggiungere la quota dell’85% di raccolta differenziata entro il 2003, attraverso una combinazione di riciclaggio, educazione del pubblico, compostaggio e trattamenti per i rifiuti secondari. L’amministrazione di Cockburn fa parte del Southern Metropolitan Regional Council, un’organizzazione “ombrello” per gestire i rifiuti su delega delle amministrazioni locali nei sobborghi meridionali di Perth. La città può anche diventare un caso guida, promuovendo all’interno dell’amministrazione municipale il riciclaggio e riuso dei materiali. Ciò comprende carta, legno, e riutilizzazioni nelle infrastrutture di servizio.
Cockburn non ha un completo controllo per quanto riguarda la conservazione delle aree boscose o delle zone umide entro i propri confini, ma è evidente che la comunità sia fiera di queste caratteristiche, ne voglia vedere tutelata una parte considerevole, e desidererebbe un’aumentata comprensione e contatto con esse. La City of Cockburn ha una buona tradizione in questo campo, con piani di gestione in corso per la maggior parte delle zone boscose. L’amministrazione tra l’altro promuove, incrementa e conserva le proprie caratteristiche naturali attraverso la rivegetazione e programmi contro gli infestanti, e ha di recente lanciato programmi di Consapevolezza delle Riserve naturali per sottolinearne il valore.
[...]
La città di Cockburn ha possibilità molto ridotte di interazione con la propria costa, a causa delle significative quantità di aree di sponda destinate a usi industriali. L’amministrazione vorrebbe vedere uno sviluppo più appropriato degli spazi non industriali lungo la costa, come zone residenziali ambientalmente corrette, che lascino accessibilità pubblica alla riva, con caffè, ristoranti, a realizzare un nodo urbano sul mare. Se ne potrebbe realizzare uno del tipo mixed use, con strutture per il tempo libero, culturali, e servizi comuni.
Dai laboratori partecipati è emersa l’opinione diffusa secondo cui a Cockburn è localizzata un’eccessiva quantità delle strutture industriali della zona di Perth, e che si tratta di industrie di basso livello, che creano una cattiva immagine alla città. La cittadinanza è favorevole ad incoraggiare lo sviluppo delle nuove tecnologie, un’industria pulita e moderna, e vorrebbe vedere rimosse le attività attuali. Cittadinanza e amministrazione riconoscono i benefici dell’industria, ad esempio dal punto di vista dell’occupazione locale, ma ritengono che anche questo settore dovrebbe impegnarsi insieme al resto della città a realizzare il programma ambientalmente sostenibile.
Conclusioni
Alla fine di un periodo di osservazioni pubbliche e relative modifiche, l’amministrazione di Cockburn pubblicherà un rapporto di Final Sustainable Development Strategy. Sarà un affinamento della relazione preliminare, e chiarirà in dettaglio i passi da compiere per attuare con successo la strategia SDS. Stabilirà la community vision, obiettivi, indicatori, fasi intermedie, azioni, tempi, responsabilità e disponibilità finanziarie. Si dovranno anche documentare criticamente, attraverso uno Action Plan, alcuni risultati valutabili. Si dovranno individuare responsabilità verificabili, indicando chi deve fare cosa, quando, e come. Tutte queste azioni saranno strettamente correlate agli obiettivi e prospettive definite dalla comunità per il territorio di Cockburn.
Scopo ultimo è che le attività e decisioni del Consiglio tengano sempre presente e traducano in pratica il passaggio dell’attività amministrativa locale verso uno sviluppo sostenibile, secondo la community vision. Per il progetto è fondamentale che vengano rese disponibili adeguate risorse. E nonostante le risorse, il progetto può essere messo in discussione se non ci sono persone che credono in esso, che vogliono lavorare per realizzarlo.
[...]
Nota: qui il link al testo originale (e ad altri casi studio) sul sito dedicato allo Sviluppo Sostenibile, della Presidenza del Consiglio, Western Australia. Di notevole interesse anche i ricchi materiali di pianificazione ordinaria, urbanistica e ambientale disponibili al sito della City of Cockburn, raggiungibile dalla stessa pagina con link nelle note (f.b.)