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Northeastern Illinois Planning Commissio
Il nuovo Piano Regionale per l'area di Chicago
9 Ottobre 2005
Esperienze straniere
Estratti dal nuovo piano regionale per lo sviluppo "smart growth" della zona metropolitana di Chicago, approvato da pochi giorni. PDF scaricabile con mappa (f.b.)

Premessa

Il 2040 Regional Framework Plan approvato a fine settembre 2005 dallaNortheastern Illinois Planning Commission riguarda una vasta area territoriale sulla fascia ovest del lago Michigan (la terza area metropolitana del paese) che comprende tra l’altro le circoscrizioni di varie contee e culmina a est sulle rive del lago nell’area urbana di Chicago.

Il piano rappresenta l’esito di un lungo processo di formazione, e di partecipazione ad oltre 200 laboratori, con il coinvolgimento di 4000 persone.

Il piano intende coordinare soprattutto lo sviluppo di tre aspetti di questa complessa regione: centri urbani, corridoi di mobilità, spazi verdi, a indirizzare in modo compatibile una crescita che nelle previsioni dell’agenzia “supererà i dieci milioni di abitanti e i 5,5 milioni di posti di lavoro entro il 2030 ”.

Si tratta di un piano che (come ad esempio quello per la California di cui si è già riferito qui su Eddyburg) è finanziato principalmente da fondi federali sui trasporti, e si orienta coerentemente proprio ad una stretta correlazione fra mobilità e insediamenti nel quadro dello sviluppo economico e della compatibilità ambientale.

Gli obiettivi di massima dichiarati sono:

● città più vivibili.

● la diversità sociale e culturale come risorsa.

● un sano ambiente naturale.

● competitività internazionale per la regione nel mondo globalizzato.

● cooperazione fra i vari livelli di governo.

Gli strumenti per conseguire questi obiettivi sono quelli (tante volte ripetuti) della smart growth : orientare lo sviluppo insediativo soprattutto verso le zone già urbanizzate, contenendo il consumo di suolo anche attraverso pratiche diffuse di riuso e infill development ; combattere la congestione non solo attraverso nuove opere infrastrutturali, ma anche massimizzando l’efficienza della rete esistente e i suoi rapporti col sistema insediativo; sostenere una urbanizzazione compatta caratterizzata dalla compresenza di funzioni miste, e relative riforme delle norme di zoning ; infine e soprattutto, coordinare le azioni municipali, quelle dei centri maggiori con quelle dei piccoli, quelle dei comuni con le Contee, e delle varie agenzie governative che agiscono sul territorio regionale.

A quest’ultimo aspetto è dedicato il capitolo 5 del Piano 2040, che riporto tradotto di seguito. Riassume tutti gli sforzi (che spesso appaiono piuttosto primitivi, ad un primo esame) per uscire dalla dimensione puramente locale di governo dello spazio, e avvicinarsi così almeno alla “massa critica” di intervento indispensabile. Il resto della documentazione – a partire dal fondamentale ma molto lungo e complesso Cap. 3 sul sistema a Centri Corridoi Reti – è disponibile come indicato nelle note finali.

(Fabrizio Bottini)

Northeastern Illinois Planning Commission, 2040 Regional Framework Plan, 2005 – Estratti e traduzione per Eddyburg a cura di Fabrizio Bottini

Capitolo 5 :La pianificazione regionale e locale nell’Illinois nordorientale

È assolutamente necessario assicurare che la nostra regione sia pronta ad accogliere nuovi abitanti e attività, e continuare a migliorare la qualità della vita ai residenti, e l’ambiente di lavoro per le imprese. Realizzare ciò richiede chiare e coordinate strategie per l’uso del suolo, i trasporti, la protezione dell’ambiente, strategie integrate e messe in atto simultaneamente nel quadro di una collaborazione a scala locale e regionale.

Il 2040 Regional Framework Plan propone questo tipo di strategia coordinata, in grado di guidare i decisori pubblici e privati a livello municipale, di contea, e per tutta la regione.

La pianificazione locale nel contesto regionale

I governi municipali sono responsabili per circa l’85% delle decisioni sull’uso del suolo nell’area dell’Illinois nord-orientale; le sei contee sono responsabili per il rimanente 15%. Attraverso le proprie ordinanze di zoning, municipalità e contee decidono quali aree saranno destinate a residenza, commercio, industria. Queste decisioni locali incidono anche su quali risorse naturali verranno o meno tutelate.

Questa autonomia locale sull’uso del suolo e la responsabilità rispetto alle opportunità di un piano urbanistico, sono elementi critici nel definire l’ambiente in cui viviamo. Se una città vuole più trasporti pubblici, ma questi funzionano soltanto se c’è più gente che abita nei pressi delle stazioni, allora la municipalità ha il potere di consentire le densità residenziali adeguate nei pressi di questa stazione, il che stimolerà una risposta coerente del costruttore privato. Se una comunità vuole strade commerciali e quartieri centrali vivi, la municipalità può utilizzare i propri poteri di controllo sull’uso del suolo per assicurare che in queste zone siano consentite sia residenze che attività commerciali e terziarie. Un centro mantiene il proprio carattere rurale controllando i caratteri della crescita entro i propri confini.

Esistono comunque altri aspetti della pianificazione che non sono altrettanto linearmente gestibili a livello municipale. Per esempio, le grandi strade e arterie di comunicazione, linee ferroviarie pendolari, sistemi multimodali bus-rotaia, sistemi di trasporto su grande scala, operano a livello regionale. In particolare per quanto riguarda Chicago e gli altri principali Centri Metropolitani [ vedi Cap. 3, n.d.T.] le decisioni municipali sui trasporti possono influenzare l’intero sistema regionale.

Quello che può fare una amministrazione municipale, sono azioni sull’uso del suolo che abbiano effetti significativi sui trasporti. Se una città decide di offrire aree residenziali con densità insufficienti a sostenere economicamente i trasporti collettivi, questa città probabilmente vedrà aumentare la congestione da traffico, e rivelarsi inadeguato il sistema stradale. Detto in altre parole, quella città soffrirà un non sufficiente coordinamento con la pianificazione e i trasporti a scala regionale, e su altre questioni che richiedono cooperazione anche oltre i confini amministrativi.

Per esempio, se una municipalità approva insediamenti di grandi dimensioni, come un’area commerciale o terziaria che attirerà visitatori o lavoratori dalle zone vicine, l’impatto sui trasporti si estenderà oltre i confini circoscrizionali e potrà causare congestione del traffico anche nei centri vicini. Tradizionalmente, i centri confinanti hanno pochi rapporti per quanto riguarda i piani urbanistici, anche se dovranno subirne poi gli effetti.

Le comunità non hanno sufficientemente formalizzato i rapporti della pianificazione locale e relativo sviluppo insediativo con i suoi possibili effetti a scala regionale. Troppo spesso, il singolo comune deve semplicemente reagire allo sviluppo di quello confinante, tentando di mitigarne gli effetti negativi. Questo agire in difesa da’ risultati di gran lunga inferiori a quelli dell’operare entro una propositiva cornice di pianificazione cooperativa strategica. Una pianificazione ambientale deve avvenire a scala della regione, oppure rischiare di essere frammentata e inefficace.

La maggior parte delle questioni ambientali – se non tutte – scavalcano i confini amministrativi. Per esempio gli habitat della flora e fauna devono avere determinate significative dimensioni per assicurare la sopravvivenza delle specie, e spesso si estendono su parecchi territori municipali. Lo stesso vale per i bacini idrografici, che non rispettano alcun confine municipale, né di contea, e neppure di stato.

La pianificazione municipale

Un importante indicatore della capacità di tutta le regione a governare la crescita è lo stato della pianificazione nelle municipalità dove si prevedono future concentrazioni demografiche.

Un piano generale stabilisce le indicazioni future per una municipalità. Agire coerentemente con una strategia regionale di orientamento delle densità e infrastrutture verso i centri esistenti richiede iniziative di pianificazione generale solide e aggiornate, a scala locale e superiore. I comuni utilizzano quotidianamente i propri piani generali per orientare le decisioni sull’uso del suolo e altri problemi.

Riconoscendo l’importanza della pianificazione generale, nel 2003 la Northeastern Illinois Planning Commission ha aggiornato la propria rassegna dei piani regolatori delle 272 municipalità della regione. Ha quindi esaminato tutti i documenti redatti o modificati successivamente al 1980 per verificarne gli orientamenti.

Molti dei Centri Metropolitani non hanno un piano generale recente, e oltre una ventina di Centri Urbani hanno piani redatti o aggiornati antecedenti al 1990 (di solito si consigliano revisioni e varianti ogni cinque anni).

È importante notare che i risultati di questa ricerca sono indicativi solo per quanto riguarda la pianificazione generale comunale. È possibile che alcune amministrazioni comunali abbiano risposto ad alcune specifiche necessità attraverso piani parziali o di settore che non sono stati presi in considerazione dalla ricerca. Per esempio, la City of Chicago possiede molti piani per zone, quartieri, programmi sui trasporti.

Alla data del gennaio 2004, la maggioranza delle municipalità della regione – il 77% - era in possesso di un piano generale più o meno recente. Circa tre quarti di questi piani erano stati redatti o aggiornati dopo il 1990, e un quarto aggiornato dopo il 2000. Il contenuto di questi piani varia considerevolmente. Solo l’8% dei piani generali, per esempio, affronta il problema della casa economica, identificato quasi universalmente come questione. Meno della metà dei piani trattano il tema della conservazione delle aree naturali.

Solo il 10% dei piani generali comunali della regione [ il termine letterale è “comprehensive plans”, più ampi di un piano regolatore urbanistico n.d.T.] tratta il tema dell’urbanizzazione orientata al trasporto collettivo ( Transit Oriented Development/TOD), che rappresenta un efficace metodo per costruire una domanda a questi servizi e aiutare a ridurre la congestione. Più del 50% delle amministrazioni non affrontano il tema della conservazione delle aree naturali all’interno del piano.

Anche se molti piani non fanno esplicita menzione di indirizzi TOD, essi contengono comunque idee e principi del TOD. Secondo uno studio Metra, l’87% dei piani per le zone delle stazioni (l’area, il corridoio ecc.) comprende qualche trattazione sul come urbanizzarle o riorganizzarle. Metra incoraggia le amministrazioni a introdurre nei propri piani un’apposita sezione TOD per le aree delle stazioni.

Sino al 2002, in Illinois mancavano norme che chiarissero cosa esattamente dovesse trattare un piano generale. Da quell’anno, l’Illinois Local Planning Technical Assistance Act elenca dieci ambiti da trattarsi in un comprehensive plan:

• Problemi e opportunità

• Uso del suolo e risorse naturali

• Trasporti

• Servizi

• Infrastrutture per le telecomunicazioni

• Abitazioni

• Sviluppo economico

• Risorse naturali

• Partecipazione pubblica

• Può anche comprendere individuazione dei rischi naturali, tutela dell’agricoltura e dei boschi, servizi alle persone, progettazione urbana e tutela storica, indicazioni per l’adozione di sub-piani d’area o settore

La stessa legge consente agli uffici statali di agevolare i finanziamenti alle municipalità che abbiano piani più aggiornati. Auspica anche la creazione di un Fondo per la Pianificazione Locale, anche se il governo statale non ha ancora approvato i relativi finanziamenti. Lo stato non ha utilizzato questa legge per le decisioni di finanziamento alle municipalità, sinora. Il beneficio principale è stato quello di offrire orientamenti per le amministrazioni riguardo a quali questioni trattare all’interno dei propri piani generali. Di conseguenza, a livello regionale ora possiamo muoverci verso una maggior coerenza della pianificazione generale locale.

La pianificazione di Contea

Ciascuna delle sei contee della regione pianifica entro i propri confini. Alcune hanno piani riguardanti specifici problemi, mentre altre sono dotate di veri e propri piani generali. La maggior parte hanno completati i propri piani di recente, con un processo di redazione parallelo allo sviluppo del Piano 2040. I piani di contea sono la base su cui le amministrazioni collaborano con i residenti per sviluppare strategie generali di sviluppo.

Oltre i comprehensive plans, le sei contee hanno sviluppato piani specifici per vari aspetti, tra cui la conservazione storica, l’abitazione, la tutela delle aree agricole, la gestione delle acque, i trasporti. Le contee hanno anche iniziato strategie di mobilità con stretti rapporti fra uso del suolo e trasporti.

Nei paragrafi seguenti saranno esaminati alcuni esempi di piani di contea da cui è possibile partire per la costruzione dello schema regionale.

La Cook County

Il Cook County Comprehensive Land Use and Policies Plan è stato adottato nell’aprile del 1999. Si concentra su alcuni obiettivi relativi ai costi dello sprawl urbano, di una diffusione frammentata della popolazione, della crescita commerciale e industriale, oltre a temi più specifici come la pressione insediativa lungo la Interstate 355.

Il piano formula alcune raccomandazioni per ciascuna delle cinque sub-aree della contea, distinguendo fra zone che richiedono processi di ripristino e manutenzione, altre dove si ritiene opportuna una nuova crescita, e altre ancora con pressioni insediative estreme. Le carte di azzonamento indicano le trasformazioni funzionali e di uso dello spazio future, e comprendono le zone di sensibilità ambientale, gli spazi aperti, le zone di intervento.

La DuPage County

L’attività pianificatoria recente della DuPage County si è sviluppata in larga parte nel settore trasporti, dato che l’area è in gran parte edificata e soffre di significativi problemi di congestione. Il DuPage Area Transit Plan for 2020 è stato redatto dalla DuPage Mayors and Managers Conference in collaborazione con la contea e adottato nel settembre del 2002. Si articola in tre raccomandazioni finali.

Per prima cosa, la realizzazione di un corridoio ad alta velocità a collegare Naperville/Aurora, il corridoio della Intestate 88, Oak Brook, l’Aeroporto O’Hare, e Woodfield/ Schaumburg. Questo primo corridoio si strutturerebbe in forma di Bus Rapid Transit (BRT) organizzato su alte frequenze di passaggi. Secondo, parecchie strade di connessione trasversali alla contea, a collegare i vari centri e alimentare le linee Metra e il proposto corridoio ad alta velocità. Terzo, a livello locale, varie opzioni di trasporto flessibile per consentire ai residenti di spostarsi all’interno della propria cittadina e accedere ai grandi corridoi.

I servizi di trasporto di questo piano sono simili alle idee proposte dal Piano 2040 e possono servire da modello per futuri sviluppi progettuali di insediamento. Il pano dei trasporti è stato anche sviluppato entro una cooperazione fra amministrazioni e con la partecipazione dei cittadini. Questo continuo coinvolgimento e collaborazione coi partners regionali sarà necessario nello sviluppo del piano da parte della DuPage County, a creare occasioni di mobilità alternativa in un’area tradizionalmente dipendete dall’automobile.

La Kane County

Il 2030 Land Resource Management Planè stato adottato nell’ottobre del 2004. Il piano interessa in modo coordinato un insieme di questioni. Costruito sul precedente 2020 Land Resource Management Plan, il piano della Kane County individua tre distinte strategie concettuali di uso del suolo: quella per la Urban Corridor Area (più o meno attraverso il settore orientale della contea, da nord a sud lungo il Fox River); la Critical Growth Area (circa, la parte centrale della contea); la Agricultural/Rural Village Area (la metà occidentale della contea).

In più, è stato introdotto lo slogan “ 50-50-50” ad accompagnare la carta delle strategie di uso del suolo, a sottolineare che se si vuole mantenere il 50% della contea a terreni agricoli e spazi aperti nel 2030, il 50% del previsto incremento di popolazione deve collocarsi dentro lo Urban Corridor e l’altro 50% nella Critical Growth Area. Il piano individua anche 16 “ Spazi di Priorità” entro la Critical Growth Area dove si possano mettere in pratica i principi della smart growth, analoghi alle categorie della NIPC dei Centri Urbani, Centri Minori, Villaggi.

La strategia di attuazione del piano di contea mette in primo piano la collaborazione fra le otto Planning Partnership Areas (PPA) previste nel territorio, sostenendo la necessità di accordi intermunicipali, coordinamento della pianificazione in alcune fasce ( 1,5-mile planning zones) cooperazione inter-amministrativa nella gestione della risorsa suolo, accordi per la compatibilità dei relativi piani urbanistici. Inoltre il piano aggiunge tre nuovi elementi: un arricchito programma annuale di laboratori e condivisione delle informazioni; una maggiore spinta al coordinamento e condivisione di risorse con i municipi che si dotano di piani e politiche coerenti con quelli di contea, una discussione più puntuale sui problemi di sviluppo urbano e le possibilità di attuazione entro i Priority Places, e dei principi smart growth insieme alle municipalità e altri governi locali entro le PPA.

La Lake County

Il Regional Framework Plan for 2020 della contea è stato adottato dall’amministrazione nel novembre 2004. Si tratta di un piano che affronta sistematicamente una serie completa di problemi, aderendo alle linee dello Illinois Local Planning and Technical Assistance Act. La prospettiva guida del piano è paragonabile per molti versi a quella che sottostà al Piano 2040. Il piano della Lake County chiede la conservazione delle risorse naturali e terre agricole attraverso una rete di spazi aperti, la rivitalizzazione dei centri esistenti, l’uso più efficiente delle strutture disponibili, opportunità di residenza e mobilità che vadano incontro alle necessità degli abitanti, più cooperazione tra i vari livelli di governo.

Come il Piano 2040, quello della Lake Countyè stato redatto attraverso un ampio processo partecipativo, basato sulla divisione del territorio di contea su 10 Cooperative Planning Areas. Queste aree mettono insieme centi confinanti, perché operino in modo collaborativo e coordinato, fornendo input al piano e ricevendone. Sono stati tenuti anche parecchi momenti di discussione pubblica, per acquisire informazioni da un pubblico più ampio.

Il tipo di cooperazione sviluppato in fase di redazione del piano giocherà un ruolo chiave nella sua attuazione. Il piano consiste di strategie dettagliate e politiche per il conseguimento di molti obiettivi. Al centro della strategia di attuazione, la necessità che amministrazioni e residenti della Lake County operino insieme nel quadro di una prospettiva comune. Una parte di tale prospettiva comprende la creazione di un coordinamento fra piani a livello municipale e di contea. La coerenza verrà cercata anche in modo cooperativo, attraverso vari accordi inter-amministrativi e varianti al piano di contea. Si tratta di una strategia simile all’approccio del Piano 2040.

La McHenry County

La bozza del McHenry County 2020 Unified Plan è il primo piano per questa contea che combini pienamente gli aspetti insediativi con quelli dei trasporti entro un solo documento.

In precedenza, erano stati adottati nel 1993 il 2010 Land Use Plan, e nel 1995 il 2010 Transportation Plan. Il Piano Unificato si concentra sull’integrazione uso del suolo-trasporti come chiave per il governo della significativa crescita prevista per la contea.

Il processo di formazione ha comportato l’uso di scenari di sviluppo multipli e modelli di mobilità, testati rispetto a vari fattori, tra cui l’impatto sulle risorse naturali, la qualità della vita, la rete esistente. Questa analisi ha portato a individuare e sostenere un concetto nodale, simile a quello dei vecchi piani della McHenry County e all’idea dei Centri del Piano 2040. Questa idea chiave richiede lo sviluppo di un’urbanizzazione compatta, un uso efficiente delle infrastrutture, la conservazione delle terre agricole e delle risorse naturali. Il piano sostiene anche l’importanza di sviluppare opzioni diversificate efficienti ed efficaci di trasporto.

Come verificato sia in altri piani di contea che nel Piano 2040, anche quello della McHenry punta sull’importanza della cooperazione inter-amministrativa fra le municipalità, la contea e le altre agenzie operanti nella regione, per ottenere le necessarie trasformazioni nei modi di uso del suolo, e gli altri obiettivi del piano.

La Will County

La Will County ha approvato il suo Land Resource Management Plan nell’aprile 2002. La contea attraversa un processo di massiccia crescita, ora nel prevedibile futuro. Il piano tenta di governarla in modo da mantenere e migliorare la qualità della vita di tutti gli abitanti. Si riconosce che la Will County possiede superfici in abbondanza per contenere la crescita prevista, ma si tenta di orientarla verso l’interno o le immediate adiacenze dei centri esistenti. Attraverso questa strategia, il piano mira a conservare risorse naturali e aree agricole, oltre a creare centri riconoscibili dai confini definiti e identità locale. Questa strategia è coerente ai concetti dei Centri e dello sviluppo compatto nel Piano 2040.

Il piano della conteaè stato costruito attraverso un processo partecipativo che ha coinvolto le amministrazioni municipali, gli abitanti e i gruppi di interesse. Come il Piano 2040 e altri piani di contea, anche quello per la Will County sostiene una continua cooperazione e coordinamento fra comuni e contea, pur nel rispetto delle amministrazioni locali. Si cerca questo coordinamento, in parte, attraverso la cosiddetta Development Form Map. Si tratta di una carta che utilizza usi del suolo di ampio respiro, categorie quali “villaggio”, “centro” o “zona urbana” a dare una cornice di carattere generale che orienti le decisioni locali in materia, in modo simile alla struttura della 2040 Regional Framework Plan Map [ allegata di seguito in PDF scaricabile insieme a questa traduzionen.d.T.].

I piani delle varie contee riflettono significative differenze nel modo in cui ciascuna si avvicina al tema della pianificazione territoriale. Le contee affrontano la gamma delle scelte possibili a vari livelli di incisività e approfondimento. Se si “cuciono” insieme i vari piani di contea su una sola carta delle sei aree, appare chiaro come essi varino sensibilmente.

Queste differenze possono rendere difficile compararli, e lavorare su questioni che ne scavalcano i confini amministrativi. Scopo del Piano 2040 è chiarire i modi in cui si possa collaborare verso una maggiore coerenza, integrazione delle metodologie di piano, sostegno ad una migliore cooperazione oltre il proprio ambito.

La pianificazione regionale

Nel corso del secolo passato sono stati sviluppati alcuni grandi piani regionali. Il fondamentale Piano di Chicago del 1909 affrontava la pianificazione della città in modo comprensivo.Assumeva un punto di vista tendenzialmente “metropolitano”, considerando che Chicago avrebbe conservato il proprio ruolo di core urbano, e che lo sviluppo si sarebbe irraggiato a partire dal centro città.

Anche se poi il piano si sofferma principalmente sui dettagli del “cuore di Chicago”: il centro degli affari. Nondimeno, il Piano di Chicago era di grande prospettiva, in particolare nell’approccio alla conservazione degli spazi aperti e al sistema dei trasporti. Uno degli elementi famosi era la richiesta di parchi sulla riva del lago che servissero da “fascia continua per il tempo libero degli abitanti”, oltre che “sviluppo di un sistema esterno di grandi parchi”. Si riconosceva anche la necessità di affrontare il trasporto merci sulle ferrovie, e costruire strade regionali a collegare la città con il suburbio, e con le altre città del Midwest.

Planning the Region of Chicago, pubblicato nel 1959 dall’ora scomparsa Chicago Regional Planning Association, prendeva in considerazione un’ampia gamma di questioni. Questo documento apre concretamente il tema della pianificazione regionale, visto che la Regional Planning Association comprende entità estranee alla City of Chicago, che erano invece escluse dalla commissione per il piano cittadino. Anche se ripercorreva alcuni capisaldi della prima metà del secolo, il piano proponeva significative raccomandazioni come l’aumento degli spazi aperti e per il tempo libero di Chicago, rispetto alle altre grandi città.

In più, il piano riconosceva il peggioramento della congestione da traffico della città e raccomandava di aumentare gli investimenti nel trasporto pubblico. Piani regionali recenti riguardo al trasporto comprendono il 2030 Regional Transportation Plan ( RTP) per l’Illinois nord-orientale redatto dal Chicago Area Transportation Study (CATS); quello della Regional Transit Authority (RTA), Regional Transit Coordination Plan; quello del Metropolitan Planning Council, Regional Freight Action Agenda; il piano CREATE pewr il movimento merci, sviluppato da City of Chicago, Stato dell’Illinois, e imprese ferroviarie; il 2020 Vision di Pace; infine il piano del Center for Neighborhood Technology per l’analisi delle scelte di trasporto sino al 2030 e oltre.

Il Chicago Central Area Plan è una guida per un costante successo economico, crescita fisica,sostenibilità ambientale nel centro di Chicago per i prossimi 20 anni. Il piano individua modi di crescita della città che non beneficiano solo essa, ma servono anche ai bisogni dei residenti suburbani nella loro interazione col centro per lavoro o tempo libero. In particolare, si guarda alla mobilità di pendolari e altri visitatori: da, per, ed entro la città.

Più di recente, Metropolis 2020 – organizzazione a cui partecipa il Commercial Club di Chicago – ha sviluppato The Metropolis Plan: Choices for the Chicago Region. Pubblicato nel 2003, questo piano è una sfida per lo sviluppo della regione, e lega uso del suolo e trasporti. Sono stati utilizzati modelli economici, di uso del suolo e trasporti per prevedere alcune tendenze, e svilupparle a simulare quanto accadrebbe se si continuasse con un approccio “ business as usual”. Poi Metropolis 2020 offre un quadro futuro immaginando che la regione adotti un approccio di sviluppo più “ smart growth”. Vengono fatte anche numerose raccomandazioni per politiche, nell’ottica pubblico-privata di questa organizzazione.

Nella regione dei tre stati di Illinois, Wisconsin, e Indiana, altre agenzie come la NIPC sviluppano piani generali di lungo periodo. La Northwestern Indiana Regional Planning Commission (NIRPC) è nelle fasi di completamento del suo 2004 Pedestrian and Bicycle Plan and 2030 RTP. La Southeastern Wisconsin Regional Planning Commission (SEWRPC) sta aggiornando il suo Regional Land Use Plan and Regional Transportation System Plan.

Oltre a questi documenti regionali onnicomprensivi, sia la NIPC che molte altre organizzazioni hanno prodotto numerosi documenti su specifiche questioni di piano. In particolare la gran massa dei prodotti della pianificazione regionale storicamente si colloca nelle aree specifiche dei trasporti, dell’ambiente e della casa.

Per quanto riguarda la casa, Metropolis 2020 ha pubblicato le Recommendations for Developing Affordable Workforce Housing in the Chicago Region nel 2002. In più, Metropolis 2020 ha recentemente completato il proprio 2004 Metropolis Index: Housing as Opportunity, che riferisce degli avanzamenti in questo campo.

Rispetto alle aree verdi, The Green Infrastructure Vision Plan offre una prospettiva di lungo periodo in una carta a scala regionale che rappresenta sia l’esistente – riserve boschive tutelate, aree naturali, corsi d’acqua, zone umide, praterie, boschi – sia le possibilità di espansione, ripristino, collegamenti in rete. L’obiettivo generale di questo piano è di restituire il Biodiversity Recovery Plan di Chicago Wilderness secondo modalità più accessibili, visive e divulgative, indirizzate sia ai membri che al pubblico esterno.

Nota: Il complesso della documentazione di piano al sito Northeastern Illinois Planning Commission; il famoso piano di Daniel Burnham del 1909 citato sopra, è descritto qui su Eddyburg da un "cronista" contemporaneo di eccezione: Patrick Abercrombie (f.b.) di seguito il PDF della traduzione con la mappa generale

Piano Regionale per Chicago

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