Da qualche settimana è stato pubblicato un volume che raccoglie gli scritti di Antonio Cederna sulla Lombardia, a cura del Consiglio regionale lombardo di Italia Nostra. Giulio, Camilla e Giuseppe, i figli di Cederna, ne hanno criticato radicalmente l’impostazione come distorsiva del pensiero del loro padre.
A nostra volta riteniamo che questa operazione nella quale le idee di Antonio Cederna sull’urbanistica e le sue analisi, limpidamente espresse in decine di articoli quasi sempre di drammatica lungimiranza, appaiono distorte o criticate senza contraddittorio, sia da respingere con fermezza.
Ancor più perchè si ammanta delle insegne dell’Associazione che Antonio Cederna, forse più di ogni altro, contribuì a sviluppare e che nel suo pensiero e nelle sue battaglie – moltissime delle quali di assoluta attualità – si dovrebbe riconoscere.
La critica, anche radicale, del pensiero è esercizio legittimo e incoercibile: la distorsione e falsificazione di tale pensiero – per incapacità, ignoranza o faziosità – non lo è affatto. Il testo reca come autore Antonio Cederna, mentre riteniamo al contrario che egli non l’avrebbe mai licenziato come tale: la selezione dei suoi scritti occulta molte delle posizioni espresse dal giornalista sui temi dell’urbanistica e della tutela del centro storico e le fa addirittura introdurre da almeno due interventi di esponenti di posizioni antitetiche, mentre nessuno degli urbanisti a lui legati è chiamato almeno all’espressione di un dibattito degno di questo nome.
Unendoci alla comprensibile indignazione dei figli di Antonio Cederna richiediamo pertanto all’editore che provveda al ritiro immediato del volume come doverosa tutela postuma e a Italia Nostra che lo smentisca nei contenuti, confermandosi nel solco della tradizione cederniana.
Oltre che indispensabile atto riparatorio, un’azione di questo tipo appare peraltro un riconoscimento – seppur tardivo – alla preveggenza di chi, come Antonio Cederna, aveva puntualmente previsto i disastri che l’urbanistica contrattata sta infliggendo alla sua amatissima terra lombarda, da Milano alla Valtellina.
Gianfranco Amendola
Alfredo Antonaros
Rosellina Archinto
Clelia Arduini
Luisa Arrigoni
Alberto Asor Rosa
Paolo Baldeschi
Roberto Balzani
Anna Rita Bartolomei
Giuseppe Basile
Leonardo Benevolo
Paolo Berdini
Irene Berlingò
Maddalena Biliotti
Cini Boeri
Giovanna Borgese
Giulia Borgese
Sergio Brenna
Marta Bruscia
Alessandro Cederna
Anna Cederna
Edoardo Cederna
Enrico Cederna
Lorenzo Cederna
Pier Luigi Cervellati
Valeria Cicala
Andrea Costa
Giulia Maria Crespi
Nino Criscenti
Marisa Dalai Emiliani
Stefano De Caro
Vezio De Lucia
Anna Donati
Andrea Emiliani
Vittorio Emiliani
Donatella Fagioli
Fernando Ferrigno
Goffredo Fofi
Marina Foschi
Alberto Fossati Bellani
Elio Garzillo
Giuseppe Giulietti
Maria Pia Guermandi
Adriano La Regina
Giovanni Losavio
Gianni Mattioli
Lodovico Meneghetti
Federico Orlando
Arturo Osio
Bernardino Osio
Gian Lupo Osti
Gaia Pallottino
Francesco Pardi
Rita Paris
Desideria Pasolini dall’Onda
Carlo Pavolini
Gianandrea Piccioli
Valentino Podestà
Paolo Ravenna
Sandro Roggio
Francesca Roveda
Susanna Tamplenizza
Luisa Tanzi
Marco Tenucci
Bruno Toscano
Sauro Turroni
Edoardo Salzano
Nicola Spinosa
Corrado Stajano