Coloro che oggi si candidano al governo e all’assemblea regionale devono essere consapevoli del fatto che il lavoro che li attende per restituire credibilità a questa istituzione è particolarmente oneroso e complesso, e coinvolge la quasi totalità dei settori di competenza della Regione Lombardia.
In particolare, questo appello vuole sollecitare l’attenzione sulle questioni “urbanistiche”. La questione delle politiche per la gestione, la valorizzazione e la tutela delle risorse territoriali della Regione Lombardia, delle sue città, del suo paesaggio e delle aree di rilevanza naturalistica costituisce una delle emergenze “ambientali” e di sistema con cui si dovrà confrontare la nuova legislatura. Affrontare questa nuova stagione, e le sfide che essa impone, obbliga lo schieramento riformista e progressista ad attrezzarsi culturalmente e politicamente rispetto a “un’idea di città e territorio come bene comune”, da intendersi non solo come mera figura retorica ma come insieme strutturato di regole, comportamenti, modelli di governo e strumenti finalizzati ad attuare politiche capaci di invertire una tendenza che dalla fine degli anni ‘90 ad oggi ha aggravato, anziché porre sotto controllo, i fenomeni di uso dissennato delle risorse ambientali e territoriali. In Lombardia nel periodo 1999-2004 il territorio urbanizzato è cresciuto a ritmi di 13 ettari/giorno; a Milano la superficie urbanizzata ha registrato un incremento, nel periodo 1999 -2007 (e cioè con l’avvio delle riforme urbanistiche regionali), del 10,5%. In Lombardia, fra il 1995 ed il 2006, si è concentrato il 20% delle superfici italiane sulle quali è stato permesso di costruire.
Gli strumenti oggi in campo appaiono non solo inadeguati ma perversi: perché sono l’esito di un quindicennio di radicale deregulation, meramente funzionale al modello neoliberista e mercatista espresso dalle diverse maggioranze politiche che hanno sostenuto in questi anni le Giunte Formigoni, e dal conseguente e progressivo depotenziamento dei contenuti e delle pratiche della pianificazione territoriale, urbanistica e paesistico-ambientale.
Si sono messi sullo stesso piano “interesse privato” e “interesse pubblico”; si sono semplificate le regole; si è delegittimata una prassi corretta, coerente e credibile di amministrazione, pianificazione e gestione del territorio, la quale dovrebbe essere dedicata alla valorizzazione e alla difesa di quei beni strategici che sono il suolo, la terra e il paesaggio. Si è, soprattutto, aperto il varco alla criminalità organizzata, poiché, attenuando i controlli pubblici e rendendo i processi decisionali meno trasparenti, territori che fino a pochi anni fa erano considerati immuni sono diventati una formidabile opportunità per le organizzazioni mafiose: per investire nel ciclo del cemento riciclando denaro proveniente da altre attività illegali.
Purtroppo, questo sistema si è radicato nel silenzio di una parte consistente della cultura tecnica e politica che, quando non l’ha esplicitamente accreditato, non ha saputo comunque distinguere tra le giuste esigenze di “innovazione” e il disegno volto a scardinare il ruolo e l’interesse pubblico nella gestione delle trasformazioni urbanistiche e territoriali. Le stesse amministrazioni locali, talvolta con entusiasmo e spesso con riluttanza, hanno condiviso questo modello, al fine di superare le criticità della finanza locale e beneficiare delle risorse economiche derivanti da uno sviluppo edilizio che teoricamente avrebbero dovuto “governare” in funzione di strategie di gestione orientate dal “pubblico interesse”.
La “sintesi” più cinica, e del tutto anomala rispetto a buone leggi di altri paesi europei e di altre regioni italiane, di questo processo è rappresentata dalla legge regionale 12/2005 che ne ha codificato i principi e ha di fatto definitivamente cristallizzato il ruolo subalterno della pubblica amministrazione rispetto all’interesse privato e alle variegate lobby che lo alimentano. I sette anni della sua applicazione ne hanno evidenziato le criticità e i risultati negativi.
E’ emblematico il fatto che la rigida applicazione del modello di pianificazione sotteso alla legge regionale abbia prodotto una serie di piani “monstre”, quali ad esempio quello di Milano adottato nel 2010 (Moratti-Masseroli) che prevedeva sviluppi per 257.946 nuovi abitanti (una enormità per una città di 1.300.000 abitanti!) con 36.000.000 di mc. di nuove edificazioni nei soli “ambiti di trasformazione”; attraverso la creazione, lo scambio e l’atterraggio dei diritti edificatori poi, il potenziale edificatorio nella “città consolidata” veniva addirittura raddoppiato (e realizzabile con interventi diretti, senza alcun controllo quindi sul contenuto funzionale e la qualità progettuale). Queste previsioni abnormi risultavano ulteriormente aggravate da una impostazione che negava completamente il rapporto del capoluogo con l’ area metropolitana e con l’intera area regionale densamente urbanizzata. E gli esiti modesti della recentissima rivisitazione dello stesso PGT da parte della Giunta Pisapia dimostrano la “non emendabilità” di tale modello.
E’ sintomatico che la sovrapposizione di ruoli, e il relativo conflitto di interesse, prevista per la procedura di Valutazione Ambientale Strategica, unitamente all’aleatorietà delle previsioni di sviluppo dei PGT, ne abbia ridotto la funzione a un mero iter burocratico, depotenziandone gli aspetti di valutazione e verifica della effettiva sostenibilità delle trasformazioni territoriali proposte.
Non è casuale che la maggioranza dei casi di malversazione e corruzione evidenziati dall’azione della magistratura e che hanno investito Giunta e membri del Consiglio Regionale delle due ultime legislature, insieme ai “cicloni” che hanno fatto saltare diverse amministrazioni comunali, abbiano quale scenario di riferimento questioni connesse con la pianificazione urbanistica o l’attuazione di interventi di “valorizzazione immobiliare”. In questo scenario, chi oggi si candida a svolgere un ruolo di governo dell’istituzione regionale deve avere la consapevolezza che la riforma della legge urbanistica costituisce una necessità urgente e inderogabile.
In sintesi, questa azione di rinnovamento dovrà porsi il sostanziale compito di riconvertire il modello di città e territorio plasmati dai giochi della rendita, così ben codificato dalla legge 12/2005, in un modello di territorio e città dei cittadini: di coloro che lo usano per viverci e ne costituiscono il capitale umano e sociale.
I passaggi di questa riconversione dovranno necessariamente confrontarsi con la necessità di:
- restituire alla pianificazione e al suo sistema di regole e strumenti la capacità di rendere evidenti e riconoscibili le strategie e i fini della sua azione;
- reintrodurre nella pratica urbanistica parametri e norme redazionali in grado di valutare e rendere esplicito il legame tra la capacità insediativa dei piani e gli obiettivi e le strategie che ne hanno guidato il dimensionamento. La legge 12/2005, mediante l’eliminazione dell’obbligo del calcolo della capacità insediativa, libera i Comuni dalla responsabilità di dimostrare e giustificare la quantità e il dove si intende consentire la nuova edificazione, e impedisce di valutare i nuovi carichi insediativi e ambientali introdotti dal piano; impedisce altresì di dimostrare, e quantificare, la correttezza del rispetto degli standard minimi, con l’effetto, grave, di impedire una corretta e certa valutazione quali-quantitativa, in sede di Valutazione Ambientale del Piano, dei nuovi carichi ambientali previsti;
- promuovere una riflessione approfondita e un intervento legislativo sulla disciplina e il dimensionamento degli oneri di urbanizzazione, oggi prelevati in misura largamente insufficiente rispetto alle necessità della “città pubblica” (infrastrutture, nuove tecnologie, verde e servizi) e della “città solidale” (edilizia sociale) e lontanissima dalle migliori pratiche internazionali (come Germania, Regno Unito, Francia);
- rilanciare la capacità di regia della pianificazione urbanistica da parte della pubblica amministrazione, anche attraverso il ripristino di strumenti in grado di assicurare alla “città pubblica” spazi per i servizi e le funzioni strategiche;
- ricostruire un rapporto virtuoso e cooperativo tra dimensione prettamente locale (comunale) e dimensione di area vasta dei sistemi urbani e territoriali, riordinando le specifiche competenze ed evitando sovrapposizioni e commistioni funzionali tra i diversi enti locali. Cio’ significa, in termini immediati, restituire alla Provincia poteri pianificatori coerenti con i disposti della legge 142/1990 e dare sostanza vera alla pianificazione territoriale e paesistica regionale, e in parallelo avviare subito la costruzione della Città metropolitana;
- inibire la possibilità di utilizzare la pericolosa pratica della “perequazione sconfinata” rendendo trasparente e limitato l’uso di strumenti di tipo perequativo e il mercato dei diritti edificatori.
Riteniamo in estrema sintesi che, per poter realizzare politiche in grado di coniugare la tutela delle risorse ambientali con uno “sviluppo di qualità” fondato su processi di autentica valorizzazione sociale ed economica, sia necessario impegnarsi per predisporre un radicalmente rinnovato sistema di governo e pianificazione del territorio. Invitiamo quindi tutti coloro che si candidano a un ruolo elettivo nel nuovo Consiglio Regionale ad accogliere queste considerazioni e a trasformarle in prospettiva di azione di rinnovamento delle politiche di governo e gestione del territorio in Lombardia.
Milano, 21 gennaio 2013
- Gianni Beltrame
- Giuseppe Boatti
- Maria Cristina Gibelli
- Michele Monte
- Edoardo Salzano
- Maria Pia Guermandi
- Vezio De Lucia
- Fabrizio Bottini
- Sergio Brenna, Politecnico di Milano
- Vittorio Emiliani, Presidente Comitato per la Bellezza
- Serena Righini, Urbanista, Melzo
- Mara Appiani, studentessa Laurea Magistrale in Pianificazione territoriale. Politecnico di Torino
- Valentino Ballabio, sociologo
- Luciano Laverda, architetto, Milano
- Graziella Tonon, Politecnico di Milano
- Giancarlo Consonni, Politecnico di Milano
- Daniela Poli, Università degli studi di Firenze
- Sandro Roggio, Urbanista, Sassari
- Giuseppe Las Casas, Università degli Studi di Basilicata
- Paola Bonora, Università di Bologna
- Roberto Camagni, Politecnico di Milano
- Andrea Quattrociocchi, Presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio di Zona 9, Milano
- Donato Belloni, architetto, Varese
- Luca Nespolo, Università degli Studi di Firenze
- Emanuele Garda , Università degli Studi di Milano
- Giuseppe Natale ( Forum Civico Metropolitano , www.forumcivicometropolitano.it), Milano
- Marco Massa, Universita' degli studi di Firenze
- Giovanna Cantarella, psicoanalista, Milano
- Pietro Lucchini, Melzo
- Nadia Boaretto, insegnante, Milano
- Per l'associazione "Vivi e progetta un'altra Milano" Il presidente: Rolando Mastrodonato
- Cesare Chiericati, giornalista, Varese
- Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d'Intervento Giuridico onlus, Cagliari
- Riccardo Cappellin, Università Roma 2 Tor Vergata
- David Fanfani , Università di Firenze
- Marina Cavallo Codecasa, Milan
- Marina Rotta, Movimento Salviamo il paesaggio difendiamo i territori, Parabiago
- Oscar Mancini, dirigente sindacale della CGIL Veneto
- Alessandra Vergani
- Ezio Righi, urbanista, Modena
- Antonio Baracchi, impiegato, Milano
- Luigi Piccioni, Università della Calabria
- Donato Salzarulo, assessore alla pubblica istruzione di Cologno Monzese
- Mario Artali, presidente del Circolo De Amicis, Milano
- Paolo Berdini, urbanista, Roma
- Villy G. Deluca, architetto, Monza
- Claudio Benzoni, Varese
- Claudio Cristofani, architetto promotore di orti urbani, Milano
- Alessandro Dal Piaz, Università di Napoli
- Stefano Benedetti, Piacenza
- Vincenzo Argente, Carugate
- Michele Sacerdoti, Presidente della Commissione Lavoro, Attività Produttive e Sicurezza. Rappresentante della zona 3 in Commissione per il Paesaggio, Consiglio di Zona 3, Milano
- Leonardo Cribio - Vicepresidente Commissione Territorio, CdZ9 , Milano
- Gianandrea Piccioli, Milano
- Gaia Varon, Milano
- Diego Massalongo, Canegrate (MI)
- Fabio Corgiolu, già membro dell'esecutivo regionale dei Verdi lombardi, San Donato Milanese
- Mario Pozzoni, Cassina de’ Pecchi (MI)
- Mario De Gaspari, Pioltello (MI)
- Graziano Polli, Immagina Lomazzo, Lomazzo
- Cristiana Agliardi, Milano
- Lucia Bertolini, insegnante, Legnano
- Domenico Finiguerra, sindaco, Cassinetta di Lugagnano
- Marco Oliva, architetto, Cavallasca (Co)
- Mauro Baioni, urbanista
- Mauro Sabbadini, vicepresidente provinciale Arci Varese, Cantello (VA)
- Mario Barbaro, Melzo
- Anna Maria Duca, architetto e insegnante in pensione, Varese
- Andrea Ferè, Fagnano Olona (VA)
- Giorgio Majoli, architetto, Monza
- Giansandro Barzaghi, già Assessore all'Istruzione della Provincia di Milano
- Sergio Parini, Associazione Nerviano Viva
- Alberto Proietti, Consiglio di Zona 2 – Milano Commissione Urbanistica, Edilizia Privata e Demanio – presidente
- Alessandra Kustermann, Direttore UOC di PS Ostetrico-Ginecologico, responsabile SVS&D Mangiagalli, Milano- Renato Aquilani, Basiglio, Milano
- Teresa Cannarozzo, Università di Palermo
- Carlo Rodini, psicologo, Milano
- Maurizio Cremascoli del costituendo Movimento "Salviamo il Paesaggio e la Terra di Cislago" (Varese)
- Erika Patriarca , impiegata presso l'aeroporto di Malpensa
- Renzo Riboldazzi, Politecnico di Milano
- Paolo Boatti architetto, Milano
- Riccardo Clerici, Lomazzo (CO)
- Giuseppe Di Giampietro, Webstrade.it, Milano
- Eugenio Comincini, sindaco di Cernusco sul Naviglio (MI)
- Viviana Vestrucci, Giornalista, Milano
- Francesco Vescovi, architetto, Archivio Bottoni/Politecnico di Milano
- Giansandro Barzaghi, Milano
- Roberto Morgese, Parabiago
- Giorgio Garavaglia, architetto, Milano
- Kisito Prinelli, presidente, a nome dell' Associazione per il Parco Sud Milano
- Alberto Secchi, urbanista, Milano
- Marina Terragni, giornalista, Milano
- Nadia Boaretto, giornalista, Milano
- Alberto Giangolini, architetto, Milano
- Simona Flavia Malpezzi, assessore comunale a Pioltello
- Giuliana Nuvoli, Unversità Statale, Milano
- Jacopo Gardella, architetto, Milano
- Massimo Almagioni, urbanista, Milano
- Paola Monti, Consigliere comunale a Segrate
- Marco Engel, urbanista, Milano
- Silvano Cavalleri, urbanista, Como
- Elisabetta Cavalleri, architetto, Como
- Carlo Baccalini, architetto, Milano
- Piero Nobile, urbanista, Milano
- Filippo Porcheddu, urbanista, Milano
- Giulia Gresti, architetto, Milano
- Valentina Beltrame, biologa, Reggio Emilia
- Valentino Podestà, urbanista, Milano
- Lucia Leone, architetto, Cabiate
- Mario Morganti, architetto, Milano
- Mariuccia Morganti, architetto, Milano
- Giancarlo Lissoni, urbanista, Varese
- Sergio Agostoni, architetto, Como
- Franco Alberti, architetto, Milano
- Gianni Drago, architetto, Milano
- Francesco Baccalini, architetto, Milano
- Ugo Genchi, Coordinatore Comitato “Salviamo l’acquedotto di Carugate”
- Giulio Cengia, via Cadamosto 2, Milano Associazione Eco-Alba Onlus di Albairate
- Liliana Bellu, Presidente Eco-Alba Onlus Laura Fregolent, Università IUAV di Venezia
- Ferruccio Mandelli, Brugherio
- Rita Cellerino, Università del Molise
- Michele Albini , architetto, Domodossola (VB)
- Elio Veltri, Democrazia e Legalità
- Paolo Baldeschi, Università di Firenze
- Bruno D. Lanza, ricercatore e docente, Milano
- Graziella Guaragno, Regione Emilia-Romagna, Servizio Programmazione Territoriale e Sviluppo della Montagna
- Valentina Montemurri, architetto urbanista, Milano
- Marina Lagori, Milano
- Sergio Villa, Melzo
- Vincenzo Ortolina, già presidente consiglio Provincia Milano
- Dario Predonzan, WWF Friuli Venezia Giulia
- Stefano Fatarella, Regione Friuli Venezia Giulia
- Umberto Gravina, sindaco di Carugate(MI)
- Franca Leverotti, consigliere nazionale di Italia Nostra
- Melitta Rodini, Milano
- Carlo Bruno Vanetti , Università di Pavia
- Emilio Guastamacchia, Assessore Urbanistica e Edilizia pubblica e privata al Comune di Corsico (MI)
- Giorgio Sgarbi, Milano
- Enrica Noseda, Milano
- Mauro Torriani, Assessore all'Ecologia e Ambiente, Comune di Lodi Vecchio (LO)
- Giuseppe Camerini, Bastida Pancarana (PV)
- Amalia Navoni, Milano
- Emiliano Abbati, Salviamo il Paesaggio-Nord Milano, Paderno Dugnano
- Ernesto Pedrini, Vimodrone
- Francesco De Carli, Responsabile Relazioni Esterne Comitato Tutela Territorio e Fontanili di Milano
- Edoardo Uberti, studente di Urbanistica, Milano
- Alessandro Del Piano, Direttore Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti, Provincia di Bologna
- Andrea Bonessa, architetto, Milano
- Antonietta Mazzette, Università degli Studi di Sassari
- Ornella Arlenghi, Milano
- Giorgio Centola, Milano
- Giorgio Majoli, architetto, Monza
- Paolo Zuffinetti, Busto Arsizio (Va)
- Alessandro Oliveri, Milano
- Rolando Mastrodonato, Milano
- Arturo Calaminici, consigliere provincia di Milano
- Alfredo Viganò, urbanista, Monza
- Adele Bugatti, Milano
- Titina Ammannati, Milano
- Gianpietro Vitelli, Milano
- Gaetano Brusati, Dervio (LC) - Associazione Parco Visconteo
- Gabriella Friso, Dervio (LC)
- Michelangelo Savino, Università degli studi di Messina
- Luigi Crosti, Milano
- Paola Caretta, Milano
- Mario Villa, Gorgonzola
- Franco Caviglia, Arenzano
- Giorgio Fiorese, Milano
- Marta Balestri, architetto, Bochum
- Emanuele Lazzarini, consigliere comunale a Milano
- Giovanni Perego, architetto, Monza
- Renata Lovati, Cascina Isola Maria, Albairate
- Silvia Tarulli, urbanista, Milano
- Lodo Meneghetti, urbanista, Milano
- Virgilio Baccalini, giornalista, Verbania - Comitato La Goccia, per una Goccia verde e libera dalla speculazione
- Smaranda Chifu, studentessa di Urbanistica al Politecnico di Milano
- Maria Teresa Roli, architetto urbanista a Torino, consigliere nazionale Italia Nostra onlus
- Paolo Calzavara, Movimento 5 Stelle Milano
- Laura Cibien, urbanista, Milano
- Giovanni Monaco, Basiglio
- Paolo Pinardi - ilponte.it
- Amedeo Bellini, Politecnico di Milano
- Piero Bevilacqua, storico, Roma
- Daniela Colombo, ingegnere, Olgiate Olona (VA)
- Giancarlo Capitani, Politecnico di Milano
- Maria Pompeiana Iarossi , Dip. ABC - Architettura Ingegneria delle Costruzione e Ambiente Costruito, MILANO
- Salvatore Anastasi, architetto urbanista
- Martin Broz, Laureato in pianificazione urbana e Dottorando in pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio
- Gabriele Amadori, Politecnico di Milano
- Paola Rosso, Milano
- Alberto Roccella, Università degli Studi di Milano
- Veronica Dini, Milano
- Monica Maroni, Lodi
- Maria Pacifico, Carbonara al Ticino (PV)
- Alice Beverlej, Missaglia(LC)
- Mariateresa Lardera, Milano
- Massimo Gatti, Capogruppo Lista civica Un'altra Provincia-PRC-PdCI, Provincia di Milano
- Eugenio Grandinetti, Milano
- Graziella Marcotti, urbanista, Milano
- Giorgio Baldizzone, architetto, presidente ENSEA - European Network for Strategic Environmental Assessment
- Pietro Di Lascio, Erba
- Roberta Madoi, Milano
- Francesca Rebecca, architetto, Milano
- Gianpaolo Maffioletti, architetto, Milano
- Chiara Ciampa, urbanista, Pisa
- Luciana Bordin , Milano
- Fiora Pezzoli, Biassono (MB)
- Cristina Omenetto, fotografa , Milano
- Mila Barletta, Missaglia (LC)
- Alessandro Tiraboschi, Bergamo e Roma
- Luciano Vecchi, urbanista del servizio “Riqualificazione Urbana” dell’Emilia-Romagna
- Valeria Santurelli, Università di Napoli
- Paola Dallasta, urbanista, neolaureato al Politecnico di Milano
- Lidia Diappi, Politecnico di Milano
- Maria Finzi, Milano
- Francesco Stucchi, architetto, Assessore ai Lavori Pubblici e patrimonio del Comune di Bellusco (MB)
- Luisa Tomaini docente di storia dell'arte e del territorio presso Istituto Luosi, Mirandola (MO)
- Alfredo Drufuca, ingegnere, Milano
- Gianantonio Chinellato, architetto, Seregno (MB)
- Antonello Boatti, Politecnico di Milano
- Micaela Hollrigl Bertini, architetto, funzionario responsabile del settore edilizia privata-urbanistica di un piccolo comune della provincia di Varese
- Nicola Dall’Olio, capogruppo PD consiglio comunale di Parma, regista de ‘Il suolo minacciato’
- Movimento Stop al Consumo di Territorio
- Giovanni Vanoglio, fotografo, Brescia
- Giorgio Wetzl, Politecnico di Milano
- Rafael Bon, urbanista, Milano
- Lorenzo de Stefani , Politecnico di Milano
- Carlo Lissoni architetto, 35 anni di attività al Centro Studi PIM
- Giorgio Ferri, ingegnere, Milano
- Alice Ranzini, Milano
- Simona De Lima Souza, avvocato, Milano
- Gustavo Cecchini, presidente associazione Asiter, Università di Palermo
- Stefano Komel, agronomo Comune di Avezzano (AQ)
- Vega Guidone, Caronno Pertusella (VA)
- Piergiorgio Bellagamba, Scuola Architettura Ascoli Piceno
- Angela Vezzani, Milano
- Ines Patrizia Quartieri, capogruppo SEL Comune di Milano
- Monica Pietropoli, assessore comunale di Novate Milanese (MI)
- Angelo Sofo, progettista di giardini, Garbagnate Milanese
- Enrico Piazza, architetto, Sesto San Giovanni
- Luisa Salvatori , Assessore alle Politiche Ambientali , Comune di Vizzolo Predabissi (Mi)
- Elio Veltri
- Donato Belloni
- Alfredo Viganò
- Luciano Grecchi , coordinatore della LISTA CIVICA "UN'ALTRA PROVINCIA" , Milano
- Gianluigi Malerba, assessore all'urbanistica del Comune di Seveso dal 1994 al 1998
I candidati alle prossime elezioni che hanno sottoscritto l’appello letto su eddyburg:
- Silvana Carcano, candidata "portavoce" alla Presidenza della Regione Lombardia per il Movimento 5 Stelle
- Bernardo Barra, candidato alle elezioni Regione Lombardia nella lista Sel
- Laura Cenerini Farinella, Candidata Regione Lombardia per il Movimento 5 Stelle
- Igor Bonazzoli, candidato ETICO A SINISTRA - Per un'altra Lombardia - Milano e provincia
- Mirko Baruffini, candidato per il PD nel collegio di Como e provincia alle elezioni regionali
- Enrica Porta, medico, candidata al Consiglio Regionale Lombardo nella lista "Centro Popolare Lombardo"
- Cinzia Colombo, candidata al Consiglio Regionale Lombardo nella lista “Sinistra Ecologia Libertà"
- Rita Barbieri, Presidente Commissione Cultura Zona 6 Comune di Milano, Candidata elezioni Regionali Lombardia, Milano e provincia, nella lista di Sinistra Ecologia e Libertà
- Andrea Guido Barcucci, candidato ecocivico e verde, indipendente nella lista Italia dei Valori, per le Regionali 2013 di Lombardia in provincia di Varese
- Andrea Fiasconaro, candidato consigliere regionale, MoVimento 5 Stelle, provincia di Mantova
- Michela Scognamiglio, Candidata al Consiglio Regionale Elezioni Lombardia 2013 per il Movimento 5 Stelle
- Giulia Barbieri, candidata come consigliere regionale per la circoscrizione di Pavia in Regione Lombardia, Movimento 5 stelle
- Eugenio Casalino, candidato capolista della provincia di Milano alle prossime elezioni regionali lombarde per il Movimento 5 Stelle
- Stefano Zamponi, capolista di Italia dei Valori, Membro della Commissione consiliare regionale "Territorio"
- Antonio Endrizzi, candidato alla Regione Lombardia per il Movimento 5 stelle nella provincia di Como
- Mariangela Raffaglio, candidata PD provincia di Lodi al Consiglio Regionale
- Pietro Mezzi, Candidato alle elezioni regionali per Sinistra Ecologia Libertà (Circoscrizione della Provincia di Milano), Assessore al Territorio della Provincia di Milano dal 2004 al 2009
- Elisabetta Bardone, candidata del MoVimento 5 stelle per il Consiglio Regionale della Lombardia
aggiornato al 7 febbraio 2013