Il riformismo ha sempre voluto la luna […] nel senso che ha sempre voluto tenere insieme tre cose: lo sviluppo, e quindi l’accumulazione e l’incremento dell’occupazione ottenuto in questo modo, i servizi dello Stato del benessere, e i consumi privati. Il fato che tra queste cose il riformismo sia sempre stato incapace di stabilire un ordine di priorità secondo me non è casuale.[…] Perché il riformismo accetta i valori che la società in cui opera gli trasmette. Accetta gli stessi valori e cerca di abbassare il più possibile i livelli del disagio
Claudio Napoleoni, “La libertà del finito nel ‘Discorso sull’economia’ di Claudio Napoleoni”, in Palomar, n. 3, 1987, pp. 22-23