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Michelangelo Buonarroti, Caro m'è il sonno..
27 Febbraio 2006
Poesie
Rispondendo a un ottimista dell'epoca (1520) con parole di nuovo attuali

Caro m'è ‘l sonno e più l'esser di sasso

mentre che il danno e la vergogna dura

non veder, non sentir m'è gran ventura

però non mi destar, deh parla basso

Così Michelangelo rispose a un sonetto di elogio della statua, scritto da Giovan Battista Strozzi, che si concludeva con il verso «déstala, se noi credi, e parleratti».

La statua è una figura della tomba di Giuliano de' Medici, nella Sagrestia nuova della chiesa di San Lorenzo a Firenze. rappresenta allegoricamente la Notte

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