L'avevo sempre sentito nominare, ascoltato più volte, ma mai incontrato. Dopo una chiacchierata in cui volle sapere soprattutto che cosa volevamo da lui e che cosa pensavamo del futuro, accettò di occuparsi di Asolo. E lo fece con una passione e un impegno straordinario, salendo più volte in municipio, incontrando gli amministratori, i residenti del centro, gli operatori. Senza risparmiarsi. Fu una bellissima esperienza, condotta con Mauro Baioni ed altri amici, che fruttò mille chiacchierate e un interessante studio sul futuro di Asolo, assolutamente attuale. Pretese il tu, come se ci conoscessimo da sempre.
Napoletano di nascita, veneziano nell'anima, nella sua vita aveva fatto di tutto: il consigliere comunale a Roma, l'assessore all'urbanistica a Venezia (fu il padre del Piano regolatore generale), il consigliere regionale in Veneto, il presidente degli urbanisti italiani. Era il più bravo. Riusciva a coniugare la pianificazione con la cultura, consapevole che l'Urbanistica è sempre legata all'attività umana e alla sua qualità. Una persona di grande spessore e di grande umanità. Ci siamo rivisti in seguito, alla scuola estiva di Eddyburg, la comunità di giovani che ha coltivato con grande generosità. Eddyburg è anche il sito che sino all'ultimo ha cercato di alimentare, con tutto il meglio della pubblicistica legata all'urbanistica e all'ambiente che si trova in Italia. Un punto di riferimento imprescindibile. Ci eravamo dati un appuntamento reciproco, appena pochi mesi fa, per un incontro che non sono riuscito a realizzare. Resterà tra i miei rimpianti.
Ciao, Eddy