Pied Beauty
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La bellezza cangiante
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Glory be to God for dappled things -
for skies as couple-coloured as a brindled cow;
for rose-moles all in stipple upon trout that swim;
fresh-firecoal chestnut-falls; finches’ wings;
landscapes plated and pieced - fold, fallow and plough;
and all trades, their gear and tackle and trim.
All things counter, original, spare, strange;
whatever is fickle, freckled (who knows how?)
with swift, slow; sweet, sour; adazzle, dim;
He fathers-forth whose beauty is past change:
praise Him.
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Gloria a Dio per le cose che ha spruzzate:
i cieli bicolori, pezzati come vacche,
la striscia roseo-biliottata della
trota in acqua, il tonfar delle castagne
- crollo di tizzi giovani nel fuoco –
e l'ali del fringuello; per le toppe
dei campi arati e dissodati,
e tutti i traffici e gli arnesi, e tutto ch'è
fuor di squadra, difforme, impari e strambo,
tutto che muta, punto da lentiggini
(chissà come?) di fretta o di lentezza,
di dolce o d'aspro, di lucore o buio.
Quegli le esprime - lode a Lui - ch'è sola
bellezza non mutabile.
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Gerard Manley Hopkins
“Pied Beauty”
da:Eugenio Montale, “Quaderno di traduzioni”
Edizioni della Meridiana, 1948
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