Intervengono le elezioni; i grillini da oppositori diventano governati e la musica cambia.
Il 26 ottobre viene confermato quello che già si dsapeva da tempo, cioè che il gasdotto si farà.
Spetta al premier Conte la dichiarazione ufficiale: «Abbiamo effettuato un’analisi costi-benefici e abbiamo dialogato con il territorio. Ad oggi non è più possibile intervenire sulla realizzazione di questo progetto, che è stato pianificato dai governi precedenti con vincoli contrattuali già in essere. Gli accordi chiusi in passato ci conducono a una strada senza via di uscita. Interrompere la realizzazione dell’opera comporterebbe costi insostenibili, pari a decine di miliardi di euro. In ballo ci sono numeri che si avvicinano a quelli di una manovra economica».
"Quando abbiamo potuto studiare bene tutte le carte del gasdotto Tap e ci siamo concentrati sulla proiezione dei rischi, quando abbiamo capito che avremmo dovuto sborsare oltre 20 miliardi e rinunciare così al reddito di cittadinanza, alle pensioni e a tutto quello che stiamo facendo, e allora è chiaro che abbiamo dovuto dire la verità ai cittadini. E per questo ringrazio il presidente Conte che ci ha messo la faccia", spiega a Marcianise il vicepremier. La replica di Di Maio è puramente terroristica, in quanto essitono ai sensi della costituzione e ... che consentirebebro di liberare il governo dal ricatto degli oneri da pagare per la recessione dei contratti.
L'affermazione di Di Maio è mezioniera e Paolo Maddalena lo spiega chiaramente, in quanto non ce nulla che impedisce al governo di fermare l'opera e promuovere un’azione civile risarcitoria per ottenere il ripristino o il risarcimento del danno contro i soggetti privati che lo hanno prodotto il danno e promuovere un’azione di responsabilità ambientale nei confronti dei soggetti pubblici che hanno autorizzato l’esecuzione di dette opere.
Perchè l'opera è dannosa, perchè è un danno ambientale e alla salute.
Perchè il gas non è la risposta adatta a un politica energetica pulita e