loader
menu
© 2024 Eddyburg
Teresa Tiziana; Monestiroli De Giorgio
Via gli auguri in lingua straniera il Comune spegne via Padova
24 Novembre 2010
Milano
Questa gente è davvero inadeguata al mondo in cui vive: come si fa a pensare “politiche urbane” tanto sadiche e idiote? La Repubblica, Milano, 24 novembre 2010 (f.b.)

Niente auguri multietnici in via Padova. Il Comune, dopo aver montato le luminarie natalizie lungo quattro chilometri di strada, le ha fatte togliere prima ancora di accenderle, lasciando sospesi solo quei fili luminosi che riportano l´augurio in italiano. Bandendo quello in inglese, spagnolo, cinese e arabo. Il blitz - deciso un paio di giorni fa dall´assessore all’Arredo urbano Maurizio Cadeo - ha colto di sorpresa il quartiere che ieri è insorto per chiedere il ripristino delle decorazioni. A difendere la strada sono scese in campo tutte le associazioni del territorio, i partiti di opposizione, una parte del consiglio di zona 2 dove il centrosinistra presenterà una mozione contro la decisione del Comune, la Chiesa e perfino la Lega con il capogruppo Matteo Salvini, che dice: «Ogni luce accesa in via Padova è la benvenuta. Male ha fatto Cadeo a rimuovere le luminarie, perdendo denaro e energie che dovrebbero essere impegnate per cose più importanti».

L’installazione di luci lungo via Padova è stata realizzata dall’artigiano Claudio Seghieri - già collaboratore del Comune - ed era stata montata una decina di giorni fa. Due cuori legati insieme da un filo di lampadine su cui si appoggiava la scritta "Auguri": all’ingresso e alla fine della via la parola era scritta in italiano; nella parte centrale si declinava in tutte le lingue del mondo. «Un segnale di accoglienza per le comunità di stranieri che abitano il quartiere» per le associazioni di via. Una deriva verso «i quartieri ghetto» per l’assessore Cadeo che, viste le luminarie, ne ha deciso il ritiro immediato. «L’illuminazione di via Padova - spiega l’assessore - è stata fortemente voluta e pagata dal Comune come segnale di attenzione verso un’importante via di periferia. L’aggiunta delle scritte in diverse lingue è nata dalla richiesta di alcune associazioni all’allestitore di cui non ero a conoscenza». Cadeo sostiene di aver visto un rendering che riportava solo i cuori rossi legati da strisce luminose, e che preferisce «spostare gli auguri in tutte le lingue in una via di accesso alla città, come viale Forlanini».

L’artigiano Seghieri si difende spiegando: «Cadeo mi ha detto di concordare direttamente con le associazioni le luminarie, e così è stato. Quando ho mandato il rendering in Comune gli auguri non c’erano ancora, è vero, serviva tempo per capire come si scriva "buone feste" in cinese o in arabo. Ma mai avrei pensato potessero essere un problema». Secondo Seghieri «l’assessore aveva dato carta bianca alle associazioni e non mi sembrava una richiesta strana. Poi, dopo venti giorni di lavori, è arrivata una telefonata da Palazzo Marino con l’ordine di rimuovere le luminarie per sostituirle con altre solo in italiano». Prima ancora di accendersi, dunque, le luci si sono spente. E Cadeo garantisce che «non torneranno». Anche se il quartiere è già pronto a protestare. Nei prossimi giorni, infatti, le associazioni tappezzeranno la strada con manifesti e striscioni di auguri in tutte le lingue, sabato l’associazione "Cambiamo città, restiamo a Milano" distribuirà volantini.

Critico anche Don Virginio Colmegna, che dice: «Un brutto episodio che mi auguro sia chiuso in fretta». Riflette don Piero Cecchi, della parrocchia di San Giovanni Crisostomo: «Il Papa a Capodanno fa gli auguri in 68 lingue, io battezzo in spagnolo e in inglese, quando benedico le case distribuisco una lettera della diocesi tradotta anche in arabo: esprimersi in tante lingue è segno di larghezza di cuore». Dura anche l’opposizione. Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd, chiede «auguri multietnici in tutta la città a partire da Palazzo Marino» e il segretario Roberto Cornelli aggiunge: «È l’ennesima occasione sprecata di aprire la nostra città a nuove culture del mondo».

ARTICOLI CORRELATI

© 2024 Eddyburg