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Paola D'Amico
«Urbanistica, pronti a cambiare»
12 Giugno 2011
Milano
Cautela del nuovo assessore, o cambiamenti di linea nelle politica urbanistica milanese rispetto agli impegni assunti dal nuovo sindaco? Corriere della sera, 12 giugno 2011, con postilla

La domanda sarebbe stata: «In che rapporti è con lo studio Nespor (che ha firmato i ricorsi contro il Pgt)? Non teme che qualcuno sventoli il conflitto di interessi?» . Ma Ada Lucia De Cesaris, neo assessore all’Urbanistica e all’Edilizia privata, non lascia il tempo di articolarla. Gioca d’anticipo e stoppa con quattro parole le polemiche presenti e future.

«Non siamo soci di studio» .

Non per niente è avvocato. E aggiunge:

«Non nego che da due anni condividiamo i locali dello studio, dividiamo l’affitto, e che in alcune vicende che riguardano alcuni ricorsi siamo stati insieme in mandato» .

In tema di ricorsi contro il Pgt?

«Non ero nella squadra che ha ricorso contro il Piano di governo del territorio, né mi è stato chiesto di esserci. Non facevo il politico ma l’avvocato. E sono amministrativista, quindi ciò che mi interessa è capire se un provvedimento è legittimo oppure illegittimo. Difendo e ho difeso molte amministrazioni, anche amministrate dalla destra, come il Comune di Brescia, da molti anni. E anche molte imprese. Ho una lunga storia di consulenza con Assolombarda» .

Assessore bastano un acronimo, Pgt, e una sigla, Expo, per capire che dai suoi uffici passerà lo sviluppo della città. Quanto tempo ha riflettuto prima di accettare l’incarico?

«Ventiquattro ore. E da quel momento ho smesso di dormire. Ma nella vita mi occupo di diritto amministrativo, perché mi piace la macchina amministrativa, e per chi ha una formazione come la mia questa un’occasione straordinaria. Come si fa non partecipare, a tirarsi indietro?» .

La macchina amministrativa però non ha un grande appeal sui cittadini.

«Ha molti difetti, ma è una macchina straordinaria e può funzionare bene. Credo molto nella possibilità che possa garantire la qualità della vita delle persone» .

Uno dei suoi obbiettivi prioritari?

«Garantire che gli interventi siano fatti nel totale rispetto delle leggi. Costruendo la semplificazione senza tuttavia rinunciare ai controlli. Non dobbiamo avere paura della semplificazione, ma non deve diventare un alibi per non controllare» .

Il tema dei ricorsi sul Pgt è bollente. Preoccupata?

«No, lo affronteremo. E se l’amministrazione precedente ha compiuto degli errori noi li correggeremo» .

Un secondo dopo la pubblicazione del Pgt nell’albo pretorio e in gazzetta. Come superare l’inevitabile empasse?

«Prenderemo una decisone dopo aver approfondito ogni questione» .

Quale delle due ipotesi, non pubblicarlo o ritirarlo, ritiene più verosimile?

«Sono possibili diverse soluzioni» .

Quindi?

«Troveremo la giusta via, sceglieremo la soluzione che riterremo migliore. Cercheremo di fare ciò che è nell’interesse del territorio e della collettività, anche tenendo conto delle esigenze degli operatori privati» .

Tra i suoi interlocutori ci saranno gli imprenditori.

«Abbiamo bisogno degli imprenditori di questo settore, insieme a loro dobbiamo costruire una città bella, vivibile e moderna. Anche loro devono essere tutelati. E proprio per questo l’amministrazione deve funzionare bene, avere regole certe. Se elimineremo ciò che impedisce il buon funzionamento della macchina, ne avranno agio tutti, e quindi anche gli operatori economici del settore» .

Postilla

Si spera che la cautela del neo assessore all’Urbanistica e all’Edilizia privata non nasconda un pesante passo indietro rispetto agli impegni assunti dal sindaco Pisapia nella campagna elettorale. Ricordiamo quando affermò che «un gruppo di lavoro molto robusto - uno di quelli della mia officina - che raccoglie grandissime professionalità del mondo dell’università e del lavoro», stava già lavorando al nuovo Pgt, il quale sarebbe stato pronto in sei mesi su basi radicalmente alternative a quelle dominanti nel Pgt Moratti (si veda la sua intervista intitolata da la Repubblica, il 29 gennaio scorso, In sei mesi faremo un nuovo piano per i cittadini, non per i poteri forti”) .

Se nessuno ha indotto Pisapia a cambiare idea, sembra ovvio che il Pgt, approvato dal disciolto consiglio comunale con procedure di dubbia legittimità e indiscutibile frettolosità, non deve essere ratificato dalla nuova maggioranza, né quindi pubblicato sul BUR. Altrimenti sarà chiaro che gli “imprenditori” cui si riferisce Ada Lucia De Cesaris non sono quelli che mirano al profitto ottenibile dalle attività costruttive, ma semplicemente i soliti immobiliaristi pronti a guidare le decisioni pubbliche per mietere rendite sempre più alte.

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