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Luca Beltrami Gadola
Urbanistica: la finta democrazia del Palazzo
31 Luglio 2007
Milano
Milano: alla faccia del piano in formazione, si decide per singoli (enormi) progetti e interessi particolari. La Repubblica, edizione locale, 31 luglio 2007 (f.b.)

Gentile signora Letizia Moratti, sindaco, una decina di giorni orsono Ella ci ha invitato alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale: voleva illustrarci il percorso pensato per condividere con i cittadini le scelte urbanistiche che avrebbero dato corpo al Piano di governo del territorio. Partecipare e condividere le scelte sembravano essere le parole d’ordine. Nemmeno una settimana dopo Ella c’informa di aver deciso l’avvio delle procedure legate alla realizzazione di una Cittadella della giustizia nel Sud di Milano sulle aree già di proprietà del Consorzio per il canale navigabile, quelle stesse che un paio d’anni orsono l’allora assessore Gianni Verga aveva dichiarato destinate alla Cittadella dello sport in previsione delle Olimpiadi del 2016. Era subito partito un bel Comitato ufficiale con dentro più o meno sempre le stesse facce a Lei note e conservo una bella foto del sindaco Albertini e del presidente Formigoni che si sbracciano indossando la maglietta bianca della nuova squadra dei promotori olimpici. Lo stesso presidente Formigoni che presenta ora con Lei la Cittadella della giustizia (delle olimpiadi del 20016 allora non si parla più, visto che l’area del Consorzio era l’unica ad avere le caratteristiche adatte alla Cittadella dello sport?).

Ma torniamo a noi. Non posso credere che il giorno della conferenza alla Sala delle Cariatidi Ella non ne sapesse nulla del progetto della Cittadella della giustizia.

Si tratta di un’operazione immobiliare che interessa un’area grande cinque volte quella della Fiera, ora Citylife, che ha destato tanto rumore in città. Non solo ma è accompagnata da due "dismissioni" sulle quali pure da almeno un decennio si dibatte: il palazzo di giustizia ed il carcere di San Vittore. Siamo dunque di fronte alla più grande operazione immobiliare in Comune di Milano, quella che le batte tutte. Ma è importantissima non solo per le sue dimensioni ma perché, se si farà, andrà ad incidere sull’assetto – ed i valori – dell’attuale area del palazzo di giustizia e dei suoi dintorni che si sono terziarizzati per far posto agli studi legali ed all’indotto collegato. Si deve riaprire la questione della futura destinazione del carcere di San Vittore. Per essere chiari il Piano di governo del territorio con o senza Cittadella della giustizia fa la differenza tra il giorno e la notte. La scelta del luogo non pare in ogni caso felice: il palazzo di giustizia teoricamente andrebbe posto al centro del bacino di utenza e Rogoredo non lo è; i treni locali che fermano a Milano Rogoredo sono tra i peggiori della rete e la linea 3 della Mm è la più disagevole (vedi il rumore che è notizia di questi giorni). Del planivolumetrico mostrato alla stampa non parlo perché immagino che sia solo una bozza. Del rapporto con i privati che interverranno a finanziare l’operazione prendendosi in cambio le aree di San Vittore e del palazzo di giustizia non ho voglia di parlare ma vorrei mettere i nomi in una busta e darla al notaio. Difficile sbagliare.

Mi resta una domanda nel gozzo: perché fare questo annuncio adesso? Stavamo partendo per le vacanze pieni di speranza – di illusioni – sul nuovo corso dell’urbanistica milanese: l’urbanistica del rilancio. Invece no: "Stessa piaggia stesso mare", stessa urbanistica.

Nota: di seguito, il comunicato dell'Ufficio Stampa del Comune (dal sito ufficiale) sul tema a cui si riferisce l'articolo di Beltrami Gadola (f.b.)

A Porto di Mare la Cittadella della Giustizia

Sorgerà su un'area di 1,2 milioni di metri quadrati di cui la metà a verde. Il nuovo polo ospiterà tribunale, carcere e uffici. Il sindaco Moratti: gli obiettivi sono migliorare la qualità di vita per detenuti e operatori, aumentare l'efficienza organizzativa, riqualificare il territorio

"Una nuova cittadella della giustizia che riunisce tribunale, carcere e uffici per rispondere sempre meglio alle esigenze dei cittadini e per migliorare la qualità della vita di operatori e detenuti". Queste le parole del sindaco di Milano, Letizia Moratti, che riassumono la conferenza stampa di oggi, al Palazzo della Regione, per la presentazione con il Presidente Roberto Formigoni, l'assessore allo Sviluppo del territorio, Carlo Masseroli e il Presidente della Corte d'Appello, Giuseppe Grecchi, del progetto che porterà alla chiusura di San Vittore e dello stabile di corso di Porta Vittoria.

Giuseppe Grecchi, Roberto Formigoni, Letizia Moratti, Carlo Masseroli

Un milione e 200mila metri quadrati nell'area di Porto di Mare, nel sud est della città, accanto al quartiere di Santa Giulia. E' qui che sorgerà il nuovo "polo". Oltre la metà dell'area sarà destinata a verde, mentre gli spazi per l'amministrazione della giustizia passeranno dagli attuali 146mila metri quadrati, fra Tribunale e funzioni esterne, a una superficie di pavimento di 400mila. Gli spazi carcerari, dagli attuali 5.500 metri quadrati di San Vittore, arriveranno a 220mila. L'inizio dei lavori è previsto per il 2009.

“Gli obiettivi che ci poniamo con la creazione della Cittadella della Giustizia – ha detto il Sindaco Moratti - sono tre: creare una funzionalità dei diversi uffici della giustizia che consentano a tutti gli operatori di lavorare in maniera più efficiente e più efficace; creare condizioni migliori per i detenuti attualmente a San Vittore e per le guardie carcerarie; riqualificare attraverso questo grande progetto punti della Città definiti periferici, portando in periferia qualità e funzioni pregiate”.

“Quello che presentiamo oggi – ha spiegato il Presidente Formigoni – è un passo importante per tutta la giustizia milanese e lombarda. È la testimonianza dell’intenso lavoro che c’è stato in questi mesi sul tema della giustizia tra tutte le Istituzioni, dopo le segnalazioni che gli operatori di questo importante settore ci avevano fatto giungere qualche mese fa. È il frutto di un’intensa collaborazione: tutte le parti interessate hanno lavorato al progetto della Cittadella della Giustizia nell’esclusiva ottica del bene per i cittadini”.

Veduta del progetto di massima della Cittadella Giudiziaria

“Sono rimasto sorpreso – ha detto Giuseppe Grecchi – dai tempi rapidi e veloci di Comune e Regione. La scelta dell’area è stata condivisa da tutti gli operatori coinvolti, che hanno espresso un parere positivo per tutte le caratteristiche indicate dal Sindaco e dal Presidente della Regione. Il fatto che si parli dell’inizio dei lavori nel 2009 è estremamente positivo per poter permettere a tutti di svolgere le proprie funzioni in condizioni migliori”.

“Questa cittadella con verde, zone pedonali e servizi per 655mila metri quadri – ha spiegato l’assessore Carlo Masseroli – è un ulteriore passo in avanti della Milano del futuro. Un opera che permetterà di migliorare la qualità della vita degli operatori, dei detenuti e dei cittadini milanesi. Inoltre il progetto si colloca in un’area periferica già urbanizzata, che vede la presenza di due stazioni metropolitane, l’ingresso dell’Autostrada del Sole e l’alta velocità ferroviaria. Verrà fatta una gara Internazionale – ha concluso Masseroli – perché vogliamo che la Cittadella della Giustizia di Milano si realizzi in tempi brevi e sia una struttura moderna, funzionale ma anche una bella opera in una zona periferica dove è in corso un grande progetto di riqualificazione".

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