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Andrea Montanari
"Un canale d´acqua da Milano a Venezia"
6 Ottobre 2009
Padania
Se ne sono inventata un’altra: la navigazione padana fuori tempo massimo, quando non c’è più acqua a sufficienza da immettere nei canali.La Repubblica, 6 ottobre 2009 (f.b.)

MILANO - Una "Serenissima" in salsa padana. Un´autostrada d´acqua da Milano a Venezia attraverso il Po. Ma c´è chi già lo chiama il ponte sullo Stretto del Nord imposto dalla Lega. C´era infatti anche il leader del Carroccio Umberto Bossi, ieri, col governatore lombardo Roberto Formigoni a Truccazzano, comune ad Est di Milano, per il sopralluogo al progetto per riportare il più grande fiume d´Italia al 1954. Quando era in gran parte navigabile. Prima che i continui prelievi dalle cave di materiali da costruzione ne abbassassero il livello anche di cinque metri. Un sogno incompiuto che dura da oltre cent´anni. E che ora risorge grazie all´Expo di Milano del 2015. Ma gli agricoltori temono che il canale da Milano e Cremona fino alle foci del Mincio lascerà i campi a secco.

Unico tratto realizzato a Pizzighettone (foto F. Bottini)

Il costo dell´opera, 2,4 miliardi di euro, è faraonico. L´unione Europea finora ha stanziato solo 80 milioni, ma la Lega ci tiene. Il vice ministro alle Infrastrutture Roberto Castelli ammette: «Non esiste ancora nemmeno il progetto preliminare». Formigoni dice che «dobbiamo vedere accuratamente la fattibilità», ma il Senatùr insiste: «Unire Milano a Venezia ha una valenza economica. Vogliamo riportare le aziende lombarde sul mare». Scettici sulla reale utilità la Coldiretti, il Pd e i Verdi. Il progetto preliminare dovrebbe essere pronto nel 2010. L´opera nel 2015.

In realtà se ne parla dal 1902, quando il primo progetto fu presentato alla commissione per la Navigazione. Nel 1918 arriva il progetto Majocchi e Villa. Nel 1921 è la volta di un piano regolatore per le grandi vie d´acqua dell´Italia settentrionale. Nel 1926 il progetto viene presentato al ministero dei Lavori Pubblici e nel 1939 a Ferrara. Nel 1941 viene istituito il consorzio del canale navigabile Milano-Cremona. Nel ‘55 la conferenza europea dei ministri dei Trasporti definisce l´idea d´interesse generale. Il patrimonio dell´azienda portuale di Milano passa al Consorzio e, nel 1960, il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi pone la prima pietra del tratto di 15 chilometri tra Cremona e Pizzighettone, l´unico realmente costruito.

Solo tra il 1989 e il 1992 si riparla della costruzione del tratto tra Pizzighettone e l´area milanese. Ma nel 1994 il consorzio del canale è soppresso come ente inutile malgrado l´Ue avesse ratificato il progetto. Il piano che permetterebbe di eliminare dalle strade lombarde 4mila Tir al giorno, però, risorge nel 1998 e viene inserito nei progetti di sviluppo europei: il Consorzio fa una nuova proposta, poi di nuovo più nulla.

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