Greenreport.it Il decreto con cui è stata approvata la compatibilità ambientale della nuova pista aeroportuale di Firenze è illegittimo. Il TAR ha accolto i ricorsi presentati dalle associazioni e da ben sette comuni, vanificando la palese forzatura operata dai ministri del governo Renzi. (m.b.).
Nuove incertezze tornano a pesare sull’aeroporto di Firenze: il Tribunale amministrativo regionale (Tar) per la Toscana ha pubblicato oggi una sfilza di cinque sentenze – le n. 789/2019, 790/2019, 791/2019, 792/2019 e 793/2019,
integralmente consultabili su greenreport – accogliendo i ricorsi presentati contro l’ammodernamento dello scalo aeroportuale presentati da numerosi comitati e Comuni della Piana fiorentina.
I ricorsi si incentravano sulla richiesta d’annullamento del decreto del ministro dell’Ambiente n. 377 del 28.12.2017, con cui è stata decretata “la compatibilità ambientale del “Master Plan 2014-2029” dell’aeroporto di Firenze, ovvero il giudizio favorevole alla Valutazione d’impatto ambientale (Via) del progetto, ottenuto al termine di complesso e lunghissimo iter autorizzativo. Ma per i giudici «l’assenza dell’esperimento di una corretta fase istruttoria risulta dimostrata dal fatto che il decreto sopra citato contiene un numero di prescrizioni (pari a circa 70) che, per le loro caratteristiche, hanno l’effetto di condizionare la valutazione di compatibilità ambientale contenuta nel provvedimento impugnato»; la compatibilità ambientale dell’opera sarebbe dunque legata «ad una serie di prescrizioni che risulterebbero sproporzionate come numero, poco chiare, di difficile interpretazione, di incerta realizzazione». Da qui la decisione del Tar di accogliere i ricorsi presentati contro l’aeroporto di Firenze, anziché attendere l’effettiva applicazione (o meno) di quanto previsto dalle prescrizioni che avrebbero dovuto sancire la compatibilità ambientale dell’opera.
Come sintetizzano dal Comune di Sesto Fiorentino i giudici “hanno accolto pienamente il ricorso, giudicando illegittimo il decreto di Via poiché non ha compiutamente valutato l’impatto ambientale del progetto, prevedendo un elevato numero di prescrizioni che per tenore di fatto hanno posticipato la valutazione dell’impatto ambientale alla effettiva realizzazione del progetto”.
«Il Tar ha riconosciuto la validità delle ragioni dei Comuni, delle associazioni, dei comitati contro un’opera che noi riteniamo sbagliata – commenta il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – Si tratta di una grande vittoria, che dovremo senz’altro approfondire, ma che nella sostanza è chiara: il decreto di Via è illegittimo e cade, pertanto, tutto il castello giuridico e amministrativo messo su anche con alcune forzature per arrivare a realizzare a tutti i costi una pista incompatibile col nostro territorio e illegittima dal punto di vista giuridico». Concorda Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano: «Siamo riusciti in un’impresa che sembrava impensabile, ossia bloccare una delle opere più sbagliate e pericolose sia per l’ambiente che per la salute di tutti i cittadini. Adesso approfondiremo meglio le motivazioni, ma la sentenza è chiara, il decreto di Via è illegittimo». Da Toscana Aeroporti per il momento non è invece arrivato nessun commento.