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Teresa Monestiroli
Tra i palazzi e il parco sopravvive la fabbrica salvata dagli operai
13 Maggio 2012
Milano
L’area dismessa ex Innocenti, dagli operai sul tetto della INNSE a esame di riparazione per l’urbanistica. La Repubblica Milano, 13 maggio 2012 (f.b.)

L´anno scorso era rifugio di rom, nel 2015 potrebbe diventare il nuovo polo cittadino del cibo, una grande piazza coperta dove produttori e consumatori si incontrano secondo la filosofia del chilometro zero per abbattere i costi di distribuzione. Ma anche un centro di intrattenimento e cultura con un cinema multisala, uno spazio per la musica dal vivo e spettacoli teatrali, e un impianto sportivo con piscina, palestra, campi da gioco all´aperto e una scenografica pista di atletica di quasi mille metri che si snoda fra pilastri di ferro battuto. Eccolo il futuro del Palazzo di Cristallo, l´ex stabilimento della Lambretta di via Rubattino che ha preso il nome dall´edificio in ferro e vetro costruito a Londra nel 1851 in occasione della prima Esposizione universale della storia.

Un gioiello di architettura industriale di 20 mila metri quadrati di cui oggi resta solo lo scheletro, con una facciata composta da tre grandi arcate di 25 metri ciascuna, che la Aedes, società immobiliare proprietaria di tutto il terreno dove un tempo si costruivano le automobili e dove ora è rimasto attivo solo un capannone della Innse, deve ristrutturare. Il progetto è pronto: il masterplan dello studio di architettura Chapman Taylor specializzato in centri commerciali è già stato mostrato al Comune e il piano integrato di intervento in via di definizione. Se non ci saranno intoppi, le ruspe potrebbero arrivare l´anno venturo e, nel giro di due anni, si realizzerà «il primo esperimento di queste dimensioni di una grande funzione pubblica gestita interamente dai privati», come spiegano a Palazzo Marino.

Perché l´edificio, che resterà di proprietà privata, ospiterà una serie di attività aperte alla città e non esclusivamente commerciali. La nuova struttura sarà dedicata al cibo e diventerà la casa di consorzi agricoli, associazioni e produttori che operano nel settore alimentare in modo da riunire domanda e offerta in un´unica piazza coperta dove i consumatori potranno acquistare prodotti di qualità risparmiando. «L´idea è partita dalla pista di atletica: un anello soprelevato per il jogging che girerà tutto intorno al palazzo sul modello di quella già realizzata a Londra in un edificio industriale ristrutturato - racconta Filippo Carbonari, nuovo amministratore delegato di Aedes - . Da lì si sono sviluppate le altre parti: quella dedicata allo sport verso via Rubattino, quella per l´intrattenimento all´estremità opposta. Nel centro abbiamo pensato a una funzione che a Milano manca, un grande mercato del cibo: una casa per le 26 cascine che producono all´interno del territorio milanese, per i 4600 consorzi alimentari italiani e tutti i produttori di qualità».

LE RESIDENZE

Siamo in via Rubattino, al confine con il comune di Segrate, dove nell´estate del 2009 andò in scena la protesta dei cinque operai della Innse che si asserragliarono su un carroponte per giorni chiedendo il reintegro immediato dei lavoratori licenziati in vista dello smantellamento della fabbrica. Una protesta che si concluse con la vittoria degli operai, l´acquisto da parte della società bresciana Camozzi dello stabilimento e la firma di un accordo di programma in prefettura che prevedeva alcune modifiche al piano di riqualificazione dell´intera area tra cui la salvaguardia dell´ex Innocenti. Ora il progetto è pronto a partire. La Aedes, società quotata in borsa ma finanziariamente in gravi difficoltà da qualche anno, ha presentato una proposta che piace all´amministrazione e potrebbe sbloccare una delle aree di trasformazione più grandi di Milano, inchiodata da anni. Il piano prevede, oltre alla riqualificazione del Palazzo di Cristallo mantenendone la struttura originale in ferro, la realizzazione di 87.500 metri quadrati di appartamenti - di cui 17.500 a canone convenzionato e 7.500 sociale - in fondo all´area, verso Segrate, dove sono già stati abbattuti due capannoni industriali. Per la progettazione delle nuove case - che si aggiungeranno al quartiere residenziale appena costruito al di qua della tangenziale - verrà bandito un concorso riservato a giovani architetti.

IL PARCO

Non mancherà un´area verde che, insieme a quella già messa in ordine da Palazzo Marino sotto il cavalcavia, sarà grande 300 mila metri quadrati. Il nuovo parco circonderà lo stabilimento Innse, che Camozzi si è impegnato a ristrutturare, il Palazzo di Cristallo e le nuove abitazioni. Nel verde Aedes vorrebbe anche costruire un percorso benessere con attrezzature sportive da esterno disponibili a tutti. In contemporanea il Comune ristrutturerà l´edificio all´inizio di via Rubattino, che un tempo ospitava la mensa e gli uffici dell´Innocenti, per farne un complesso scolastico - dal nido alle medie - che il nuovo quartiere aspetta da anni. Il tutto corredato da interventi infrastrutturali che prevedono tra l´altro la trasformazione di via Rubattino in un boulevard alberato secondo il modello dei viali di Milano.

«Rubattino è uno dei progetti incompiuti della città - commenta Ada Lucia De Cesaris, assessore all´Urbanistica - . Il quartiere soffre una grave carenza di servizi e ha diritto a un progetto che riqualifichi l´intero comparto. L´intervento sul Palazzo di Cristallo è essenziale per la riqualificazione, per questo abbiamo avviato un confronto tra l´operatore e la zona, al fine di definire le funzioni e le attività più idonee per garantirne la massima fruibilità». Il progetto è complesso e richiede un investimento di almeno 350 milioni di euro. Soldi ancora da trovare. Il timore del Comune è che l´immobiliare realizzi solo le residenze abbandonando la parte pubblica, ma Carbonari assicura: «Vendere case in questo momento è difficile, lo sanno tutti. Per noi ora è più importante avviare il Palazzo anche perché ci aiuterà a mettere sul mercato gli appartamenti».

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