Nel clima che si sta creando attorno al problema della sicurezza in Italia dopo le ultime sortite del ministro dell'Interno Giuliano Amato, tutto è possibile e non può sorprendere. Malgrado ciò, le richieste avanzate dai sindaci di Bologna e Firenze mi hanno lasciato di stucco. Sergio Cofferati: «Che ai sindaci e alla polizia municipale possano essere assegnati funzioni di polizia giudiziaria è, in determinate situazioni, di qualche utilità». Leonardo Domenici: «Si potrebbe consentire ai vigili urbani, ad esempio, di arrestare gli scippatori».
Domanda: conoscono i due sindaci la legge quadro n° 65 del maggio 1986, che stabilisce le competenze attribuite ai Comuni? Conoscono i due sindaci gli articoli 55, 56 e 57 del Codice di procedura penale?
Quello che con tanta enfasi e titoloni sui giornali viene da loro richiesto per garantire maggiore sicurezza ai cittadini è già previsto dalle leggi vigenti. I Vigili urbani sono dotati di pistola da oltre vent'anni (infatti percepiscono un'indennità speciale di Ps), di manette e di una mazzetta bianca per le segnalazioni. Nelle sedi centrali dei singoli corpi di polizia municipale è previsto un «Ufficio trattazione arrestati e fermati». Tutti i vigili urbani (da non confondersi con i messi comunali) hanno non solo l'autorità ma il dovere di procedere all'arresto di persone sorprese in flagranza di reato, quindi anche gli scippatori. Tutti i vigili urbani sono abilitati a svolgere, alla pari dei carabinieri, le guardie di finanza, gli agenti di custodia, le guardie forestali, come prescrive il paragrafo B del comma 2 dell'articolo 57 del Cpp., compiti di polizia giudiziaria su richiesta della Magistratura. Ma cosa vogliono, i compagni Cofferati e Domenici: la stella da sceriffo da mostrare ai nipoti quando li vanno a trovare in Municipio?