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Maristella Iervasi
Campidoglio, sulle foibe a sinistra contro il Pd
28 Dicembre 2007
Articoli del 2007
Dal Campidoglio un atro brutto episodio di uso politichese di una storia nella quale gli italiani non furono certo innocenti. Da l’Unità del 27 dicembre 2007

Nell’aula Giulio Cesare del Campidoglio occhi puntati sul bilancio di previsione 2008 del Comune. Ma nella manovra è passata in secondo piano un’accesa discussione: per il finanziamento di 55mila euro per un progetto di memoria sulle foibe. Cos’era successo? Alleanza Nazionale tempo fa aveva presentato un emendamento a favore dei viaggi di studio per conoscere la tragica storia delle Foibe. Progetto sulla memoria che, a sorpresa, quel venerdì precedente il Natale, fu inserito nel maxi-emendamento presentato dalla Giunta capitolina, comprendente anche altri progetti, come la notte bianca della solidarietà, sempre proposta da Alemanno di An e il museo della Shoa. Immediate le proteste della sinistra. Il Consiglio comunale alla fine ha comunque approvato il maxi emendamento con 45 voti a favore, 5 contrari (3 di Rifondazione, uno del Pdci e uno di Sinistra democratica) e un astenuto.

Come è ovvio, la sinistra si è arrabbiata non appena ha letto il testo del maxi emendamento, scatenando un’accesa polemica. «Abbiamo fatto tante riunioni maggioranza e non siamo mai stati avvertiti: né nel merito e né nel metodo», replica ora Adriana Spera di Rifondazione comunista. Ma andiamo con ordine. Dopo lo stupore in aula, un pezzo della maggioranza ha chiesto il voto per parti separate, ovvero ha votato contro la parte riguardante le foibe.

«È inaccettabile - ha detto il capogruppo del Pdci Fabio Nobile - che all’interno del maxi-emendamento della giunta si finanzino espressamente iniziative di propaganda della destra. È il solito tentativo di dar vita a un’iniziativa che dà una lettura distorta e revisionista della storia». E prontamente gli ha fatto subito eco il capogruppo di Sinistra democratica Roberto Giulioli: «La parte relativa alle foibe - ha sottolineato l’esponente di Sd - non c’era quando abbiamo concordato il maxi emendamento. Non è detto che la maggioranza debba approvare tutti i passaggi. La destra si è contrattata il proprio voto di bilancio sulla base di alcuni finanziamenti che ha ricevuto». Di tutt’altro avviso il capogruppo del Pd, Pino Battaglia, che ha tentato di fare da paciere: «Facciamo parte della maggioranza - ha ricordato ai colleghi - e ci siamo impegnati a votare il maxi emendamento», ha precisato. E sul merito ha aggiunto: «Sarebbe ora di fare un dibattito sereno sulla memoria. Le vittime delle violenze sono tutte uguali. Poi, chi vuole usare eccidi per bilanciarne altri commette un grave errore».

Ma Adriana Spera è irremovibile. Ancora oggi dice: «Non si possono portare gli studenti a visitare le foibe - sottolinea il capogruppo del Prc - e non spiegargli che in quei luoghi i fascisti organizzarono i primi campi di concentramento. E poi vorrei proprio sapere come avvengono questi viaggi-studio». Non si da pace la capogruppo: «Avrei preferito più sedute di Consiglio che mettere le istanze della destra in giunta. Invece...». E racconta che nelle diverse riunioni di maggioranza avevano concordato la manovra: «Abbiamo chiesto di non aumentare le spese e abbiamo proposto di definanziare l’intervento di restauro al Flaminio e quei soldi spenderli per bonificare gli argini del Tevere e dell’Aniene ma anche in opere di manutenzione usufruibili dai cittadini, come strade, marciapiedi e corridoi della mobilità. L’assessore Causi ci rispose che ci avrebbe pensato se fare o meno lo storno al Flaminio. Non ci ha detto, però, che nel frattempo aveva recuperato risorse per accontentare An. Per lealtà, dovevamo essere informati. Poi potevamo condividere o meno. E invece ecco che hanno messo sullo stesso piano chi ha combattuto contro la dittatura e chi l’ha sostenuta».

Furono solo i "titini jugoslavi" a gettare i loro avversari politici nelle foibe? La storia dice che furono preceduti dai fascisti italiani. Sull’argomento, e sul ruolo degli italiani nell’assassinio di sloveni e di altri jugoslavi, vedi i materiali nella cartella Italiani brava gente, in particolare gli scritti di Corrado Stajano, Claudia Cernigoi, Enzo Collotti e Giacomo Scotti

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