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Maria L. La Ganga
Siete Qui (almeno ... ci sembra)
22 Maggio 2006
Articoli del 2005
Suburbio dilagante, e sindrome Pollicino. Dal Los Angeles Times, 21 agosto 2005 (m.c.g.)

Titolo originale: Tou Are Here (We Think ...) – Traduzione per Eddyburg di Fabrizio Bottini

ELK GROVE, California – Mai dire mai, se si tratta di Nevers Way.

No la si trova da nessuna parte nell’edizione 2005 della Thomas Guide di Sacramento County. Non perdete tempo a cercarla su MapQuest.com o Yahoo Maps. E non importa quanto stiate a scrutare Google, ne verrete via ancora a mani vuote.

Ma questo non significa che non esista. È qui – davvero – piccola striscia a forma di “L” di case in costruzione e polvere da cantiere, nella seconda città d’America per velocità di sviluppo. La Nevers va da Canadeo Circle (non perdete il vostro tempo a cercarlo) a Canadeo Way (idem), e alla fine troverà anche la sua strada per la pubblicazione nelle carte.

Soltanto, ciò non avverrà abbastanza in fretta da dare indicazioni alla prossima ondata di residenti in questa grossa lottizzazione della Central Valley mentre lottano per guidare furgoni e camion di mobili, o alle consegne di pizza, o agli architetti dei giardini, verso le case che si sa essere lì, anche se è tanto difficile provarlo.

”La gente chiama, e vuole una piscina. Gli chiediamo nome, indirizzo e qualche informazione” dice Tina Long, coordinatrice delle costruzioni per la McCauley Pool & Spa. “Poi vengono i progettisti [della piscina] guardano sulla Thomas Guide e non riescono a trovare il posto. Mi è capitato anche di ispettori del comune che chiedono: come ci si arriva in quel posto?”.

La costruzione dei fiorenti suburbi nazionali avviene ad un ritmo tanto incandescente da superare la capacità dei cartografi di rilevare i nuovi insediamenti in posti come Elk Grove, Mountain House o Moreno Valley, in California; o a Reno e Las Vegas; a Phoenix; o nella Florida centrale.

I cartografi lottano per descrivere un mondo in trasformazione da più di quattromila anni, da quando i babilonesi incidevano mappe su tavolette d’argilla. Ma di questi tempi, le carte dei suburbi in crescita d’America stanno rimanendo tristemente arretrate, proprio mentre crescono le aspettative del viaggiatore per gli avanzamenti tecnologici, per la possibilità di andare dal punto “A” al punto “B” senza perdersi.

Anche le mappe offerte dai servizi online, che in genere rinnovano le proprie banche dati ogni tre mesi, o quei piccoli aggeggi per l’orientamento globale sulle nuove auto di lusso o quelle a noleggio di fascia superiore, non sono tanto più aggiornati di molte di quelle cacciate nel cassetto del cruscotto.

”È difficile ora, con questa crescita, fornire al mercato un prodotto completamente aggiornato” dice Edward Sweet, direttore per la cartografia, sistemi di informazione geografica e ricerca alla Compass Maps Inc. di Modesto. “La ricerca sul campo è ancora molto difficile … Ci basiamo sugli uffici tecnici comunali, sulle agenzie governative, e anche loro sono nella nostra stessa situazione. Sono parecchio indietro, con i tagli di bilancio e i costi per impostare il lavoro giorno per giorno”.

Solo a Modesto, la Compass raccoglie informazioni su 10-20 nuove strade e due o tre nuove lottizzazioni ogni mese, da aggiungere alla propria carta stradale della città, in corso di aggiornamento per il 2006. La California State Automobile Association sta aggiornando la carta di Reno per la prima volta in 18 mesi, e i tecnici hanno aggiunto 700 strade.

”Abbiamo una persona incaricata per Las Vegas, e a quanto pare è il lavoro di una vita” dice Jonathan Lawton, cartografo anziano alla CSAA di San Francisco. “Ad un certo punto, più o meno cinque anni fa, Las Vegas aveva addirittura una crescita del 400%, e così è difficile tenere il passo”.

Si calcola che la Thomas Guide riporti 4.000 nuove strade nella guida che comprende le contee di Riverside e San Bernardino, in corso di aggiornamento per il 2006. Negli ultimi cinque anni, nella regione si sono realizzate annualmente una media di 2.500 nuove strade, dice Nancy Yoho, vice presidente per i sistemi informativi geografici alla Rand McNally, proprietaria del venerabile antico produttore di mappe.

”Credo che l’unica zona in crescita rapida che abbiamo sia Phoenix, che aggiunge circa 3.000-3.500 nuove strade l’anno” racconta Yoho. “Il nostro bilancio per l’aggiornamento di tutti i prodotti è di 4,5 milioni di dollari … sia per la Thomas che per Rand McNally. Questo solo per i prodotti locali, senza comprendere le edizioni nazionali come gli atlanti stradali”.

La rapida crescita sta mettendo in difficoltà i produttori tradizionali di mappe anche in un altro modo: sono obbligati a concentrare più informazioni che mai dentro alle pagine delle carte, che non possono crescere più di tanto in dimensione, altrimenti diventano inutilizzabili. Il risultato è che bisogna affidarsi a una stampa più piccola, anche se gli occhi dei cinquantenni si fanno più deboli.

Molti editori di atlanti stradali nazionali ora propongono pubblicazioni più grandi, come “risposta ai nostri occhi che invecchiano” dice Stuart Allan, proprietario della Allan Cartography di Medford, Oregon. Il problema, però, è che queste edizioni “gonfiano la carta di uno stato al 200% così che si possano leggere i nomi, ma contengono meno dettagli di quanti se ne potrebbero aspettare”.

Una delle soluzioni possibili, è quella di coprire con due mappe una regione che prima era contenuta in una sola. La Compass Maps, che stampa più di 6 milioni di carte l’anno, ci ha provato qualche tempo fa con la Silicon Valley. Ma i consumatori si sono ribellati, all’obbligo di comprare una mappa per il nord, e un’altra per il sud, anche se erano molto più facili da leggere.

”Le vendite sono calate quasi del 40%” racconta Sweet. “La gente non voleva comprare due carte distinte. [Poi] abbiamo rivisto il lavoro, abbiamo tentato con un foglio di dimensioni maggiori, e le vendite sono schizzate in alto … Di recente abbiamo iniziato anche a vendere lenti di ingrandimento”.

Mountain House, una cittadina in corso di costruzione dove l’area della Baia incrocia la Central Valley, è un esempio di come la crescita sia una sfida alle mappe di carta e alle corrispondenti in formati digitali.

L’insediamento, della Trimark Communities LLC, ha un proprio codice postale è ha avuto sanzione ufficiale da parte dello U.S. Board on Geographic Names. I primi abitanti si sono trasferiti lì due anni fa e oggi ci sono quasi mille abitazioni occupate. Altre cinquecento sono in qualche fase di realizzazione, e se ne prevedono 16.000 a opera ultimata.

Ma Lawton della CSAA ha cominciato a riportare la cittadina sulla mappa per la prima volta solo il mese scorso. L’edizione 2005 della Thomas Guide per la San Joaquin Valley settentrionale comprende circa un terzo delle strade ultimate, e mostra l’insediamento sotto il nome di “Bethany”.

Yahoo e Google riportano qualche strada in più, rispetto alla Thomas Guide. MapQuest, la più aggiornata di tutte, mostra solo due terzi della realtà. MapQuest e Google, comunque, collocano i nomi delle vie di Mountain House nella vicina città di Tracy.

Quando Eric Teed-Bose, direttore alla Trimark per le realizzazioni urbanistiche, si è trasferito con la moglie in questa cittadina in rapida crescita, ha acceso lo schermo GPS sul suo minivan Honda del 2001 ... solo per scoprire che la loro casa non esisteva. Anche dopo aver aggiornato il sistema, risultava inserito solo un terzo dell’abitato di Mountain House.

”Quelli della MapQuest probabilmente sono in ritardo di circa nove mesi sulla tabella di marcia” dice Teed-Bose. “Abbiamo registrato i progetti esecutivi finali che definivano queste strade locali alla fine dell’anno ... È curioso, in qualche modo le attività insediate se ne accorgeranno ... [ma] c’è stato sicuramente qualche intoppo”.

La MapQuest, più di 45,7 milioni venduti al mese, aggiorna le proprie banche dati quattro volte l’anno. Ma i servizi cartografici gratuiti di internet non svolgono direttamente le proprie ricerche.

Hanno invece contratti con imprese come Tele Atlas o NAVTEQ, che prendono le informazioni da costruttori e uffici governativi, e mandano propri rappresentanti sulle strade a verificare e migliorare la precisione.

La MapQuest “dipende da quando i nostri associati ricevono ed elaborano le nove informazioni” dice Tommy McGloin, vicepresidente anziano e direttore generale.

”Riceviamo molte informazioni dirette da singoli utenti di MapQuest.com …. [ma] non è possibile entrare nella banca dati e fare aggiornamenti pezzo per pezzo” conclude.

Anche la NAVTEQ aggiorna le sue banche dati ogni tre mesi, mandando più di 500 analisti sul campo su veicoli equipaggiati di GPS, alla ricerca di nuove informazioni su strade e corsie, dossi di rallentamento e sensi unici.

Un rovente venerdì mattina di luglio, Shawn Smith e Spencer Walker sono saliti sulla loro Ford Escape con antenna di localizzazione satellitare a forma di fungo, e hanno cominciato ad aggiornare le espansioni a sud-est di Elk Grove.

”Quando sono venuto la prima volta, qui era tutta campagna su questo lato della strada” dice Smith guidando lungo case che spuntano dappertutto e cartelli di: “ Prossimamente: Raley’s Center”, “ Vendiamo a partire da 200.000 dollari”. Sta a Elk Grove da abbastanza tempo da aver segnato sulla mappa la nuova strada dove abita sua cognata, e compiacersi quando ha aperto il negozio di alimentari Trader Joe; dice che sta ancora aspettando un Noah’s Bagels.

Quel giorno, Smith e Walker stavano accertando che i nomi delle strade fossero riportati con la grafia esatta nel database, compilando gli indirizzi dove mesi fa non c’erano case. Hanno incontrato un fattorino della UPS che cercava una strada non riportata sulla mappa nel furgone. E hanno registrato tre nuove avenues che non avevano nessun nome l’ultima volta che sono passati: Battles Court, Canadeo Circle e Nevers Way.

Costruire la mappa di un sobborgo come Elk Grove è “un po’ come dipingere il Golden Gate Bridge” dice John MacLeod, vice presidente esecutivo alla NAVTEQ per il marketing e strategie generali. “Non si finisce mai”.

”Ogni volta che si aggiungono una strada o una lottizzazione, bisogna uscire, trovarla, e aggiungerla al data-base” dice. “Aiuta la nostra attività, il fatto che queste cose cambino. La mappa è una cosa viva, che respira”.

Nota: il testo integrale e originale dal Los Angeles Times è riportato anche dal sito KLA (f.b.)

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