loader
menu
© 2024 Eddyburg
AA.VV.
Seconde case e questione delle abitazioni
22 Maggio 2006
Articoli del 2005
Vari temi urbanistici di attualità, come il dibattito sulla città densa, nelle lettere a The Guardian, 8 agosto 2005 (f.b.)

Titolo originale: Second homes and the housing crisis– Traduzione per Eddyburg di Fabrizio Bottini

Un giorno apprendiamo della crisi nella disponibilità di abitazioni, e quello successivo che ci sono in Inghilterra 300.000 seconde case ( Guardian 5 agosto: Surge in second property ownership). È ora di smetterla col mito che la domanda supera sempre l’offerta. La quantità totale delle case a disposizione è sempre maggiore delle famiglie, e di recente è aumentata a livelli che non si vedevano dai primi anni ‘90.

I ricchi hanno investito i propri redditi crescenti in seconde case e abitazione da affittare.

I poveri hanno visto i prezzi crescere oltre le loro possibilità, e devono pagare l’affitto ai ricchi.

Il governo dovrebbe intervenire per fermare questo trasferimento di ricchezza verso i ricchi. Non può affermare di essere contro un intervento nel mercato edilizio, come dimostrano le iniziative per le “case a prezzi accessibili”.

Gavin Bailey, Londra

La difesa che fa Tristram Hunt delle green belt ha poco senso ( Guardian 5 agosto: Act now to save the green belt). Se l’obiettivo era quello di concentrare l’edificazione entro le aree urbane, allora perché poco dopo l’approvazione della legge nel 1955, si è assistito a un netto spopolamento di Londra, Liverpool, Manchester ecc?

Ciò significa fallimento per la politica della green-belt. Peggio ancora, la gran parte di questo spostamento di popolazione avvenne verso spazi oltre la green belt, in insediamenti a bassa densità di tipo pendolare. La green belt ha avuto come conseguenza la diffusione, anziché la concentrazione, dello sviluppo urbano.

Dr. Richard Williams, Università di Edinburgo

L’obiettivo di Jeremy Paxton, di trasformare un sito industriale in un nuovo insediamento ( Guardian 1 agosto: On the Waterfront) è condivisibile. Ma è un errore paragonare il fatto di affidare progetti ad architetti superstar, per promuovere delle seconde case, con gli obiettivi del Principe Carlo di una mixed community a Poundbury in Dorset.

Poundbury comprende fabbriche, uffici, un asilo, un pub e un negozio di alimentari, tutti raggiungibili a piedi da residenze miste, delle quali il 20% è a prezzi accessibili. L’approccio tradizionale utilizza materiali naturali per edifici ben progettati e realizzati, rivolti a persone con molti livelli di reddito.

Hank Dittmar

Responsabile della Foundation for the Built Environment

Nota: Il testo originale al sito del Guardian Di seguito gli articoli citati nelle lettere: On the Waterfront (1 agosto) Surge in second home ownership (5 agosto); Act now to save the green belt (5 agosto) (f.b.)

ARTICOLI CORRELATI
19 Ottobre 2016
31 Dicembre 2008
6 Dicembre 2007

© 2024 Eddyburg