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Alberto Asor Rosa
Se è inutile non si faccia e questo vale anche per l’aeroporto
4 Luglio 2016
Grandi opere
«TAV Firenze. Il presidente onorario della rete dei comitati Alberto Asor Rosa chiede di di riaprire un confronto con i cittadini»

«TAV Firenze. Il presidente onorario della rete dei comitati Alberto Asor Rosa chiede di di riaprire un confronto con i cittadini». La Repubblica, ed. Firenze, 4 luglio 2016 (c.m.c.)

Ho seguito con attenzione e, da un certo momento in poi, con appassionata partecipazione le vicende più recenti del sottoattraversamento ferroviario di Firenze. Per sintetizzare al massimo: titolo dell’articolo apparso su La Repubblica del 1 luglio: “Retromarcia sulla Tav. Foster e tunnel addio”. Ne ho ricavato pretesto per queste tre buone notizie.

1) La prima è che il sindaco Nardella ha parlato chiaro e forte per giudicare il progetto Tav inutile e dannoso. Ci vuole un buono e gran coraggio per confessare apertis verbis un così colossale fallimento! Qualche premonizione ce n’era stata già in passato (incontro Renzi-Nardella a Firenze di qualche mese fa). E però oggi, dopo le coraggiose dichiarazioni del sindaco, mi pare non ci sia più spazio per ripensamenti. L’idea che si debba fare il calcolo delle penali, e poi su questo decidere, non sta né in cielo né in terra. Se l’opera è gravemente inutile e dannosa, si paghino le penali e il discorso è chiuso.

2) La seconda buona notizia riguarda tutti i cittadini italiani, fiorentini e no, che in questi lunghi anni si sono fieramente battuti contro la Tav di Firenze. Facciamo finta di dimenticare che a Firenze opera fin dall’inizio, e cioè dalla fase di progettazione dell’impresa (quando non ci sarebbero state penali da pagare), un Comitato No Tav, parte integrante della Rete dei Comitati per la difesa del territorio, il quale ha condotto una lotta dura, tenace, seria, molto responsabile, e per converso vilipesa, contrastata e qualche volta minacciata, per affermare l’inutilità e la dannosità dell’impresa? Questo Comitato, e i suoi qualificatissimi esperti, pronunciarono giudizi che ritroviamo oggi tali e quali sulla bocca del sindaco Nardella. Non era più semplice fermarsi ad ascoltare allora?

3) Infine... No, infine non è corretto. Più corretto è pensare, e scrivere, “per continuare”. E cioè: se la Tav fiorentina è risultata alla fine una così colossale bufala, non diventa legittimo pensare la medesima cosa per altre grandi imprese della stessa ispirazione e natura?

Intendo, quasi ovviamente, il progetto di ampliamento e potenziamento dell’aeroporto di Peretola. Anche qui: una miriade di comitati avversi, molti Comuni della Piana risolutamente contrari, il Parco della Piana in pericolo, la sostanziale inutilità dell’impresa (Bologna e Pisa ad un passo), ecc. ecc. Non sarebbe il caso di fermarsi e ripensare la cosa in un rapporto di confronto e reciproco scambio con i cittadini e le istituzioni interessati, prima di accumulare le ingenti penali da pagare domani?

Se poi c’è chi pensa di barattare l’abbandono dell’impresa Tav con la pacifica e indiscussa realizzazione dell’impresa aeroporto, si sbaglia. Le due cose se mai si connettono, stanno dentro la stessa logica, vanno giudicate e decise con i medesimi rigorosi criteri.

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