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Rosa Serrano
Scudo, il 20% dei capitali rientrati sarà investito nel "mattone di lusso"
28 Novembre 2009
Articoli del 2009
“Privilegiati centri storici e località turistiche. Verranno spesi tra i 12 e i 18 miliardi di euro”. La Repubblica, 28 novembre 2009

Sul mercato immobiliare è in arrivo una nuova ondata di liquidità. Secondo gli esperti, infatti, circa un 20% dei soldi che rientreranno con lo scudo fiscale verrà investito nell´acquisto di case. Una somma che oscilla tra i 12 e i 18 miliardi di euro. Denaro che torna in Italia e che verrà speso soprattutto nell´acquisto di immobili di pregio. Chi ha deciso di mettersi in regola con il fisco rivolgerà la propria attenzione ai centri storici e alle migliori località turistiche. Una quota più piccola sarà destinata agli immobili commerciali e alle società di "real estate" quotate in Borsa.

Nuovi potenziali acquirenti, dunque, con una disponibilità di almeno 500mila euro. Dove andranno questi soldi? Roma, Milano, Venezia, Cortina, Forte dei Marmi. Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, prevede anche un flusso verso la Costa Smeralda per chi ha somme più alte a disposizione (fra 1 e 3 milioni di euro). Chi avrà tra i 3 e i 10 milioni di euro si concentrerà, invece, nell´acquisto di palazzine "cielo-terra" con appartamenti da affittare. Un osservatorio privilegiato per rilevare le mosse dei potenziali acquirenti "liquidi" è Milano. «Il segmento degli immobili di livello medio alto - spiega Alessandro Ghisolfi, responsabile ufficio studi Ubh - con valori compresi fra i 500 mila euro e il milione (e oltre) è oggetto oggi di maggiore interesse da parte della domanda rispetto a pochi mesi fa». Si tratta di appartamenti del valore minimo di 7-8mila euro al metro quadrato.

La potenziale domanda potrebbe contribuire al rafforzamento delle quotazioni degli immobili signorili e di pregio. «Il mancato sgonfiamento delle quotazioni delle case - spiega Luca Dondi, analista di Nomisma - che invece si è verificato in altri paesi, rappresenta per l´Italia un elemento penalizzante che impedisce di cogliere appieno i benefici derivanti dall´improvviso ritorno di capitale». Una sorta di «colpo in canna» da usare non appena il mercato si rimetterà in moto, aggiunge Briglia. Che il mercato immobiliare residenziale abbia bisogno di una forte "scossa" viene confermato dai dati resi noti ieri da Nomisma. Continua la flessione delle compravendite. Dopo il crollo del primo trimestre di quest´anno (-18,3%), il calo del secondo trimestre (-12,9%), l´emorragia nel terzo si è fermata a un -11%. E continua anche la lenta discesa dei prezzi delle case che, su base annua segnerebbe un meno -4,1%, mentre continuano ad aumentare gli sconti concessi dai venditori rispetto all´iniziale richiesta per concludere l´affare. Nomisma, inoltre, evidenzia un ulteriore peggioramento della qualità del credito nel primo semestre 2009, come testimonia l´aumento delle insolvenze nei mutui: erano l´1-1,1% fino alla primavera 2008, dopo un anno sono raddoppiate.

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