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Fulvio Scarlata
Salerno: Bohigas riordina il PRG
19 Febbraio 2010
Salerno
“Ricominciare e poi…che senso ha”. Di nuovo il bravo urbanista catalano, per rimettere a posto le varianti, che ”anticipavano” il PRG ma che in realtà lo hanno cambiato. Da il Mattino del 27 gennaio 2005. In calce una intervista del dicembre scorso: il sindaco è orgoglioso dei grattacieli; chi ce l’ha più alto?

Bohigas rimette mano al piano regolatore

di Fulvio Scarlata

Tutto nelle mani di Bohigas. Di nuovo. Complice la nuova legge regionale, ma anche le discussioni in commissione urbanistica e le varianti, quelle già decise e quella ancora da completare, le carte tornano a Barcellona per un ridisegno complessivo della città. Lo ha deciso la Giunta precisando: «L’attività professionale non comporta spesa in quanto svolta d’ufficio sotto la guida di Bohigas la cui attività risulta ricompresa nella convenzione del 1995».

La delibera è passata con il voto all’unanimità di tutti gli assessori. Partendo dalla nuova legge urbanistica approvata dalla Regione alla fine dello scorso anno e tenendo presente tutti gli interventi che si sono moltiplicati da quando Oriol Bohigas consegnò la stesura definitiva del piano regolatore nell’ormai lontano 30 aprile 2003, l’Amministrazione De Biase riconsegna le carte all’architetto catalano e all’ufficio di Piano per rimodulare il Puc (così si chiamerà il Prg) «non solo rispetto alla nuova normativa - è scritto nella delibera - ma anche viste le osservazioni della commissione urbanistica e l’elenco dei provvedimenti di natura urbanistica approvati o in corso di approvazione». A Bohigas toccherà dunque adeguare i disegni «con elaborati grafici e descrittivi in ottemperanza della nuova legge», cioé bisognerà perimetrare di insediamenti abusivi più importanti, per esempio quelli di Giovi, «perimetrare i comparti continui e discontinui e relativi strumenti di attuazione» e la valutazione ambientale dei piani.

Ma soprattutto dovrà integrare il Puc con tutte le varianti che sono state approvate in questi anni, dall’edilizia sovvenzionata a Mariconda e Cappelle ai programmi integrati per le Mcm, la Salid, i Fonditori salernitani, la Gds di via Della Monica, l’albergo Alifin, il Play Garden, fino alla piazza di Giovi e alla nuova strada di Ogliara. Anzi sul fronte dei piani integrati l’indicazione dell’Amministrazione è a prendere in considerazione anche le varianti ancora non approvate dal consiglio comunale, in particolare quella per la fabbrica Marzotto, per il pastificio Amato, per le fonderie Pisano e per l’ex Enpas.

«È vero che le varianti approvate erano anticipazione del Prg e dunque già previste - spiega l’assessore all’Urbanistica Mimmo De Maio - ma adesso ci sono anche gli indici. Il Piano aveva individuato gli ambiti per i programmi attuativi che ora si sono conclusi e dunque il Piano può essere più preciso. E anche gli ultimi quattro interventi, non ancora votati, sono compatibili con il Piano. Con questa delibera abbiamo inoltre valorizzato il lavoro della commissione urbanistica che dovrebbe essere recepito dal Puc con tutti i suggerimenti. Per esempio verificare se servano 30mila metri quadrati per costruire una casa colonica, visto che per la legge regionale ne bastano poco più della metà».

La Giunta Comunale ha anche deciso all’unanimità di arrivare alla pubblicazione del Programma urbanistico comunale entro giugno 2005. Dopo la pubblicazione, il Puc diventerà per sessanta giorni oggetto di osservazioni e pareri da parte dei cittadini oltre che del consiglio comunale e delle forze sociali, economiche, culturali ed imprenditoriali. A quel punto il documento dovrà essere adottata dal consiglio comunale per poi esser trasmesso alla Provincia per il parere di conformità alle norme vigenti che l'ente dovrà rilasciare entro 90 giorni. «Con questa delibera - dice Mario De Biase - compiamo un decisivo passo verso la definitiva approvazione del Programma Urbanistico Comunale la fine di questa consiliatura. Nonostante la nuova normativa regionale assegni competenza esclusiva alla Giunta per la pubblicazione del Puc, abbiamo anche deciso di tener conto del prezioso lavoro svolto dalla commissione urbanistica e di coinvolgere i consiglieri comunali per assicurare la massima partecipazione alla procedura di approvazione del nuovo strumento urbanistico. Ancora una volta il Comune si conferma all'avanguardia in materia urbanistica e si propone al Presidente della Regione Antonio Bassolino ed all'assessore regionale all'Urbanistica Marco Di Lello come laboratorio urbanistico per la nuova normativa regionale che proprio nella nostra città trova per la prima volta concreta attuazione».

il Mattino, 1 dicembre 2004

“Con due grandi torri cambio il volto alla città”

Intervista di Carla Barbieri al Sindaco De Biase

Alla città che governa vuol «cambiare lo skyline»: un palazzo alto quaranta piani lì dov’è oggi il Jolly e possibilmente una seconda torre svettante sul porto, due ”twin towers” in salsa salernitana che nel profilo-immagine prendano «il posto del castello d’Arechi». Al partito dei Ds di cui è uomo-immagine e leader alter ego con Vincenzo De Luca, vuol rifare il look in vista delle elezioni regionali, una rivoluzione politica parallela a quella urbanistica, in cui si spinge a minacciare «il congelamento del congresso provinciale» se non sarà dato più spazio e maggior peso «a Salerno e alla sua classe dirigente». Sfoggia gran dinamismo su più fronti, Mario De Biase. Al punto di svolta di una stagione amministrativa tribolata e con la prospettiva di una campagna elettorale che si apre alla Regione per chiudersi tra un anno e mezzo alla scadenza del suo mandato al Comune, il sindaco ci tiene a mostrare un profilo da primattore per se stesso e per la sua ”squadra” politica.

Cominciamo dall’urbanistica, sindaco. Si procede ancora a colpi di varianti? «Sulle varianti abbiamo trovato una condivisione politica. Il metodo è quello acquisito nell’ultimo consiglio: mentre si procede per il Prg, si procede anche per le trasformazioni reali con gli interventi privati di interesse pubblico. Eccoli, i progetti per cui l’istruttoria è completata, vuol vedere?

Vediamo. «Questo è il programma integrato per l’area dell’ex Marzotto. Qui è previsto un grande auditorium con un museo privato d’arte moderna. Purtroppo, i privati spesso mostrano di non riuscire a tenere il passo con la velocità dell’amministrazione comunale. C’è una guerra interna alla società proponente, storia di vecchie ruggini tra Pastore e Schiavo. Se si mettessero d’accordo, potremmo portare l’intervento già nel prossimo consiglio. Insieme con quello che riguarda il pastificio Amato. Eccolo: anche qui parcheggi interrati, case uffici e negozi, ma soprattutto la scuola nuova per il quartiere Mercatello».

Amato e Marzotto: le due varianti sollecitate da Vincenzo De Luca nell’ultima esternazione televisiva. Anche stavolta ha dettato lui l’agenda del Comune? «Semmai è il contrario. Lui assume notizie dal Comune per trovare materia di cui parlare il venerdì in tv. No, la verità è che mai come in questa fase c’è piena e totale sinergia con De Luca».

Ma non con la magistratura, che ha sequestrato gli atti delle ex Mcm. «Ben vengano i controlli, ma non possiamo farci interdire. Il guaio è se finiscono per farsi intimidire i funzionari che hanno la responsabilità dei procedimenti. Il rischio c’è. Ma l’importante è non bloccare i processi di sviluppo e trasformazione della città.

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